Orrore nel carcere di Bellizzi Irpino, in provincia di Avellino, dove nella serata di ieri due agenti sono stati sequestrati e picchiati da alcuni detenuti.
Inoltre, poco dopo, un detenuto vittima di una missione punitiva è stato aggredito dagli altri carcerati che gli hanno tagliato il lobo dell’orecchio e rotto un braccio, costringendolo alle cure in ospedale.
A diffondere la notizia ci ha pensato Maurizio De Falco, sindacalista dell’USPP Campania, che ha trovato seguito nelle parole di Ciro Auricchio e Giuseppe Moretti, rispettivamente segretario regionale e presidente dell’USPP:
“Ad Avellino si registra un deficit di personale di 60 unità, bisogna dunque che il DAP disponga da subito l’invio dell’unità speciale GOM presso la struttura irpina, per ristabilire l’ordine e la sicurezza interna. Solidarietà, infine, ai colleghi aggrediti da parte del sindacato”.
Anche Tiziana Guacci, segretario per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, si è così espressa sull’accaduto:
“Questi episodi sono diventati sempre più frequenti o meglio sono all’ordine del giorno. La sicurezza interna è completamente saltata e con essa l’incolumità fisica e psicologica del personale di Polizia penitenziaria che ancora, nonostante tutto, adempie i propri compiti istituzionali. Quella avvenuta ieri è stata una vera e propria spedizione punitiva, da tempo annunciata. E sono mesi che il SAPPE denuncia il mancato trasferimento dei detenuti, che pare sia arrivato per alcuni di loro solo nel tardo pomeriggio ma che non è stato possibile eseguire per mancanza di unità presso il Nucleo Traduzioni e Piantonamenti”.
Poi la sindacalista prosegue, precisando: “Sembrerebbe che il personale di Polizia penitenziaria sia stato aggredito e sequestrato per non aver ceduto alle continue minacce di aprire i cancelli di sbarramento. Il SAPPE chiede per questi colleghi la giusta ricompensa. Ed ancora, per l’ennesima volta chiediamo interventi fattivi, ovvero l’invio immediato del gruppo operativo mobile che possa essere di ausilio al personale in servizio presso il carcere avellinese, il trasferimento immediato di tutti i detenuti responsabili di questi episodi, nonché l’invio di personale di polizia penitenziaria nell’ambito regionale in maniera stabile e non saltuaria”.
Infine arriva anche il commento del segretario generale del SAPPE, Donato Capece:
“Questo è l’inaccettabile scenario quotidiano in cui opera il Corpo di Polizia Penitenziaria. Così non si può andare più avanti: è uno stillicidio continuo e quotidiano. Le carceri sono in mano ai delinquenti. Nelle carceri della Nazione e della Campania in particolare, serve forte ed evidente la presenza dello Stato, che non può tollerare questa diffusa impunità, e servono provvedimenti urgenti ed efficaci!”.
Poi il leader del SAPPE si appella direttamente al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni:
“Io chiedo al presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni ed al Guardasigilli Carlo Nordio di assumere con urgenza tutele concrete per gli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria di fronte ai problemi sempre più complessi del sistema penitenziario della Nazione. Servono tutele, garanzie funzionali e nuovi strumenti che migliorino il nostro servizio, come le body-cam ed il teaser per potersi difendere dai detenuti violenti nonché nuove tutele legali”.