Cronaca

Orrore in casa, mamma costringe la figlia a fare sesso telefonico con il suo amante

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La storia che vi stiamo per raccontare ha contorni orribili, visto che riguarda una ragazzina di 13 anni costretta dalla madre a fare sesso telefonico con l’amante.

I fatti risalgono a circa 5 anni fa, quando una 46enne di Lecce ha conosciuto online un 52enne di Milano, usando le foto della figlia. Secondo l’accusa la madre avrebbe reso la figlia una schiava del sesso, obbligandola a soddisfare sia le perversioni dell’uomo che le proprie, dato che era proprio lei a suggerirle cosa dire durante le telefonate, mentre compiva atti di autoerotismo.

In particolare le chiamate avevano orari particolari: la sera tardi o al mattino presto, quando il marito della donna e padre della ragazza dormiva sotto l’effetto dei sonniferi, da lei somministrategli. Inoltre, la donna avrebbe scattato di nascosto foto intime della figlia per poi inviarle al suo amante, che le avrebbe conservate in apposite cartelle sui suoi device, così come le registrazioni delle videochiamate tra lui e la ragazzina. 

Tuttavia, a far emergere la vicenda è stata una compagna di scuola della ragazzina, la cui testimonianza ha fatto scattare le indagini che hanno portato all’arresto dei due lo scorso maggio, con l’emissione del decreto di giudizio immediato.

Pertanto sia la donna che l’uomo sono stati rinviati a giudizio dal Gip di Lecce, e saranno giudicati con rito abbreviato il prossimo 23 ottobre per i reati di maltrattamenti aggravati in famiglia, lui di stalking aggravato, entrambi di pornografia minorile in concorso e tentata violenza sessuale.

Padre e figlia invece, costituitisi quali parti civili, hanno chiesto un risarcimento di un milione di euro.

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