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Cronaca

Camorra, maxi operazione dei carabinieri nel Casertano: 14 arresti

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I carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caserta hanno eseguito questa mattina un’ordinanza applicativa di misura cautelare nei confronti di 14 persone, ritenute gravemente indiziate a vario titolo di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, incendio, detenzione di armi e ricettazione.

Le indagini partite nel settembre 2022 e terminate nel giugno 2023, hanno consentito di documentare dinamiche e definire condotte che hanno riguardato vicende relativamente recenti, che hanno coinvolto affiliati al Clan dei Casalesi, di diverso spessore, attualmente attivi nei territori di Grazzanise, Santa Maria La Fossa, Vitulazio, Capua, San Tammaro, Santa Maria Capua Vetere, Casal di Principe e comuni limitrofi.

Pertanto, tra i destinatari dell’ordinanza spicca la figura di uno storico sodale del gruppo Schiavone, che nonostante fosse stato scarcerato recentemente, si è subito dato da fare per riorganizzare il gruppo criminale e affermare la propria egemonia sul territorio.

Infatti, avvalendosi di persone di fiducia, hanno praticato estorsioni in danno di imprenditori, una tentata estorsione in danno di una giovane coppia per risolvere una controversia abitativa connessa con la resistenza opposta dai due nel liberare l’appartamento in cui erano in affitto, realizzata mediante minaccia e violenza e culminata nell’incendio dell’autovettura di proprietà dei predetti. 

Infine, le investigazioni hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati in ordine al tentativo di accaparrarsi la gestione di attività commerciali, tramite le quali avrebbero reimpiegato proventi illeciti del valore di oltre 1 milione di euro.

Cronaca

Omicidio Giulia Tramontano, Impagnatiello era “capace di intendere e di volere”: il risultato della perizia psichiatrica

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La Corte d’Assise di Milano ha giudicato Alessandro Impagnatiello “capace di intendere e di volere” quando il 27 maggio dello scorso anno ha ucciso la compagna Giulia Tramontano mentre era incinta di sette mesi.

Questo l’esito della perizia psichiatrica cui è stato sottoposto l’assassino, nell’ambito del processo per l’omicidio di Giulia, perpetrato con 37 coltellate. Secondo la difesa l’ex barman era affetto da disturbo della personalità di tipo paranoide, una tesi smentita dalla perizia.

Ecco uno dei passaggi fondamentali della perizia, affidata dalla presidente della Corte d’Assise meneghina Antonella Bertoja allo psichiatra forense Pietro Ciliberti e al medico legale Gabriele Rocca:

“Non vi sono elementi per ritenere che al momento del fatto trovino applicazione i requisiti psichiatrici per ritenere un vizio di mente parziale o totale”.

Contestualmente a tale esito, Impagnatiello rischia ora l’ergastolo, poiché accusato di omicidio aggravato dalla premeditazione.

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Cronaca

Roma, litiga con un cliente e lo colpisce con delle forbici

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Attimi di follia a Roma, all’interno del negozio di barbiere su via di Torrevecchia, dove ieri pomeriggio un dipendente ha colpito un cliente a seguito di una lite.

Secondo le prime informazioni la vittima era in attesa del proprio turno, quando è stato colpito con un paio di forbici da uno dei dipendenti del salone, dopo un’accesa discussione tra i due. Pertanto la vittima è stata accompagnata d’urgenza al Pronto Soccorso del Policlinico Gemelli di Roma, ma non è in pericolo di vita.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Nucleo Radiomobile, che stanno ora indagando sull’accaduto per risalire anche all’identità del responsabile.

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Cronaca

Mamma 42enne di tre figli muore in ospedale nel Casertano: il marito presenta denuncia

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Chiede sia fatta luce sul decesso della moglie 42enne, madre di tre figli di 18, 13 e 10 anni, morta ieri in una struttura sanitaria del Casertano.

Assistito dal suo avvocato, il marito, Luigi Correale, 45 anni, ha presentato una denuncia alla Procura di Santa Maria Capua Vetere con la quale chiede il sequestro della salma della moglie, Carmen Coppola, e l’esecuzione dell’esame autoptico.

Nelle due pagine depositate nell’ufficio inquirente casertano viene anche ricordato che Carmen è stata sottoposta a un intervento chirurgico il 20 giugno scorso in una struttura sanitaria pubblica del Napoletano dove due giorni dopo, a causa di una emorragia, fu nuovamente sottoposta a un’operazione.
Le dimissioni sono giunte a distanza di sei giorni dal secondo intervento chirurgico e le successive visite di controllo avevano evidenziato un decorso post operatorio regolare.
Ciononostante Carmen soffriva di frequenti svenimenti e il 30 settembre si rese necessaria una corsa a un Pronto Soccorso del Napoletano e poi anche il ricovero in una clinica casertana.
Ed è stato qui che le condizioni di Carmen sono state definite gravissime dai medici determinati a intervenire per dirimere una infezione già estremamente avanzata.
Da quel momento però il continuo peggioramento, fino al decesso avvenuto ieri.

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