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Politica

Vincenzo De Luca: “in Campania manifestazione per la pace a dicembre”

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Una manifestazione per la pace da organizzare per inizio dicembre è l’idea annunciata oggi dal Governatore campano Vincenzo De Luca nel corso del suo settimanale appuntamento sui social.

“La Regione Campania – ha ricordato – è stata l’unica istituzione a promuovere una manifestazione per la pace il 28 ottobre di due anni fa. Ora vorremmo preparare una manifestazione a inizio dicembre invitando esponenti del popolo palestinese e israeliano, di quello ucraino e quello russo cercando di presentare il volto di una umanità che non ha dimenticato i valori umani fondamentali. L’unica cosa che possiamo fare è creare un movimento d’opinione per il cessate il fuoco”.

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Politica

Mozione delle opposizioni su Stellantis: testo unitario di Pd, M5s, Avs e Azione

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Le opposizioni presentano la loro mozione su Stellantis.

“Il Governo in questi mesi non ha avuto il coraggio di avanzare a Stellantis alcune richieste semplici e chiare. Nella nostra mozione chiediamo”, tra le altre cose, “la predisposizione di un pacchetto di iniziative a supporto della filiera produttiva automotive; l’interruzione del processo di spinta alla delocalizzazione degli investimenti dei fornitori; la cessazione del ricorso al lavoro somministrato; un piano di assunzioni per determinare un necessario cambio generazionale; il mantenimento in Italia dei settori della progettazione”.
Così i leader di Pd, 5s, Avs e Azione, secondo cui “è il momento di cambiare atteggiamento”.

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Caivano

CAIVANO. Altra vittoria del Dir. Abenante. Il Garante dei dati personali gli dà ragione. L’audio di Pippo Ponticelli poteva essere diffuso.

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CAIVANO – Non ho mai tifato o proteso per una parte politica o un’altra anche se sono consapevole che mostrare le proprie opinioni mi avrebbe messo in una posizione scomoda, divisiva e contestualmente affibbiato l’etichetta del prezzolato, a seconda se le mie riflessioni potessero pendere dall’una o dall’altra parte ma questo è lo scotto che pagano i cronisti della politica. Poi, fortunatamente a smentire le malelingue, i diffamatori e i calunniatori ci pensano i fatti.

A Caivano sono stato l’unico cronista politico che non avendo mai avuto candidature e cercato di mantenere una linea editoriale libera e indipendente ha sempre tentato di scrivere la verità e sempre scritto la propria verità, senza mai difendere nessuno, né appartenenti alla maggioranza né alla minoranza né tanto meno gli organi commissariali e questo chi mi legge lo sa benissimo.

E come ho criticato l’operato della gestione Falco, così sono stato il primo a parlare di ingerenze criminali nel settore Lavori Pubblici e Ambiente e allo stesso modo sono stato ancora il primo cronista a denunciare assunzioni di parenti e affini del boss Angelino nella ditta Green Line e l’unico ad aver diffuso, un anno e mezzo fa, ancor prima dello scioglimento per dimissioni dei Consiglieri comunali, attraverso le pagine di questa testata, l’audio whatsapp che girava sullo stesso social dell’ex Consigliere Pippo Ponticelli quando denunciava al suo interlocutore ingerenze criminali e velate minacce nel settore Lavori Pubblici (leggi qui).

All’indomani di quest’articolo l’ex Consigliere e Avvocato Pippo Ponticelli al posto di recarsi in Procura e denunciare le minacce ricevute comprese le proprie sensazioni di ingerenze criminali – sensazioni che poi la storia e la magistratura e non certo l’ex consigliere hanno dimostrato di corrispondere alla realtà – da uomo di legge pensò bene di intimare, a mezzo pec, il sottoscritto a togliere l’articolo dal web minacciandolo di querel – cosa che già ebbi modo di scrivere (leggi qui) – e subito dopo fece regolare esposto al Garante per la Protezione dei dati Personali. Esposto da cui il sottoscritto il 7 gennaio scorso si è dovuto difendere con una risposta al Garante, fornendogli tutti gli elementi utili per una giusta valutazione del caso.

Stamattina con enorme piacere e con tantissimo orgoglio sulla mia PEC ricevo l’esito delle valutazioni del Garante che asserisce: “Il trattamento effettuato dal titolare successivamente alla raccolta dei dati è avvenuto nell’esercizio della funzione giornalistica – che, in quanto tale, non richiede il consenso dell’interessato per poter essere legittimamente svolta – e nel rispetto del limiti del principio di essenzialità dell’informazione tenuto conto della rilevanza della vicenda, del ruolo svolto dall’interessato e dell’oggetto della conversazione che non
riguardava fatti personali del medesimo, ma vicende che coinvolgevano il Comune del
quale rivestiva la carica di Consigliere. Tali circostanze, come rilevato dal titolare del trattamento e desumibile anche dalla presenza di diversi articoli presenti in rete, hanno costituito oggetto di indagine da parte della Direzione distrettuale antimafia ed hanno altresì contribuito a determinare lo scioglimento del Consiglio comunale di Caivano. Ciò considerato, ai sensi del combinato disposto degli artt. 14, comma 5, e 11, comma 1, lett. b), del regolamento n. 1/2019 (in www.garanteprivacy.it), allo stato non si ravvisano i presupposti per promuovere l’adozione di provvedimenti da parte dell’Autorità e pertanto si dispone la chiusura del procedimento”.

E dopo l’assoluzione ricevuta all’indomani di un processo durato 7 anni contro l’ex Consigliere Gaetano Ponticelli – anch’egli indagato nel processo sulle infiltrazioni criminali nel Comune di Caivano – queste parole scritte dal Garante per la protezione dei dati personali cristallizzano ancora di più lo scenario dell’informazione e della libertà di Stampa sul territorio caivanese e contestulamente mi conferiscono ulteriore autostima nel proseguire nel senso giusto, ossia nel compito che mi sono prefissato di lasciare ed instillare nel tessuto sociale le opinioni corrette affinché a Caivano si possa intraprendere un nuovo percorso di vita pubblica derivante dalla formazione di una nuova e autentica classe dirigente che come prerequisito presenti il vero senso della legalità.

Poiché Caivano ne ha abbastanza di politici – come l’ex Consigliere Ponticelli – che invece di denunciare illecite e pericolose pressioni e/o intimidazioni preferisce fare reclamo per chiudere la bocca alla Stampa Libera.

Nessuno chiuderà la bocca a Mario Abenante perché quello che è stato scritto sin dal 2016 è stata, è e sara sempre la pura verità. La stessa verità che in questi anni, tanti, hanno tentato di nascondere come si fa con la polvere sotto il tappeto.

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Casoria

CASORIA. Cinema Sotto le Stelle: primo evento, prime polemiche sul Festival

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La prima edizione del festival del cinema all’aperto “Cinema sotto le stelle”, tenutosi a Casoria, nel mese di settembre sembra aver sollevato più polemiche che entusiasmo. L’iniziativa, organizzata presso la villa comunale di via Pio XII e quella di via Enrico Toti, prevedeva sette proiezioni cinematografiche all’aperto, un evento che avrebbe potuto arricchire l’offerta culturale della città. Tuttavia, la spesa di 9.000 euro per l’organizzazione dell’evento e il metodo di assegnazione dei fondi hanno suscitato più di un sospetto, sollevando interrogativi su eventuali anomalie.

Il cuore della questione: Affidamento Dubbio

L’organizzazione del festival è stata affidata a seguito di una manifestazione d’interesse indetta dal Comune di Casoria. Qui è emersa la prima perplessità. L’evento è stato assegnato a una APS (Associazione di Promozione Sociale) la Proloco di Casoria (ente non commerciale) anziché a un operatore economico, come previsto dalla stessa manifestazione d’interesse. Questo cambiamento ha immediatamente sollevato dubbi circa la regolarità della procedura, e molti si chiedono se una proloco APS possa essere considerata idonea a partecipare a un bando destinato a operatori economici.

A partecipare alla manifestazione d’interesse sarebbero stati tre “operatori”, secondo la determina di affidamento che si evince dal portale del comune di Casoria, ma la commissione ha scelto la Proloco APS di Casoria, associazione che negli ultimi anni non aveva intrattenuto rapporti significativi con il Comune di Casoria. La decisione solleva ancor più interrogativi se si considera che il presidente della proloco è un amico personale del consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Stefano Balestrieri. Balestrieri, insieme al presidente della proloco, gestiscono da anni l’associazione culturale Frammenti d’Arte, un legame che accresce i sospetti su possibili favoritismi.

Coincidenze o Conflitto d’Interessi?

La decisione di affidare un evento così significativo proprio a una Proloco il cui presidente ha legami stretti con un consigliere comunale del M5S appare quantomeno curiosa. Tra i volti più visibili dell’evento c’era anche il vicesindaco di Casoria, Gaetano Palumbo, che si è fatto fotografare divertito durante la rassegna cinematografica insieme a Balestrieri e al presidente della Proloco. La stessa proloco che, stranamente, è stata scelta per gestire questo primo evento di rilievo, nonostante la scarsissima collaborazione con il comune negli ultimi anni.

Al di là del rapporto amichevole tra il consigliere del M5S e il presidente della Proloco, emergono ulteriori interrogativi sull’opportunità di affidare eventi pubblici a soggetti legati a figure politiche. Non si tratta solo di una questione formale o amministrativa, ma di trasparenza e correttezza nell’uso di fondi pubblici. Inoltre, l’evento già programmato sarebbe stato completamente stravolto e il comune di Casoria rischia anche di perdere i fondi stanziati per gli eventi della città metropolitana di Napoli. Cercheremo di approfondire anche questa questione, se è possibile una cosa del genere e dare un appalto “chiavi in mano” così recita la manifestazione d’interesse pubblicata sul portale del comune di Casoria.

È lecito che una proloco APS partecipi e vinca una manifestazione d’interesse destinata a operatori economici? La risposta a questa domanda sarà cruciale per chiarire se la procedura adottata dal Comune di Casoria sia conforme alle normative vigenti.

Prime Ombre sull’Assessorato alla Cultura

Quello che doveva essere il battesimo culturale del vicesindaco Gaetano Palumbo si sta invece trasformando in un campo minato di polemiche e sospetti. Il festival “Cinema sotto le stelle” avrebbe potuto essere un punto di partenza per una rinascita culturale della città, ma invece lascia una scia di dubbi e perplessità.

Resta da capire se il Comune deciderà di chiarire pubblicamente le dinamiche di questa assegnazione. L’assessorato alla cultura, appena agli inizi, dovrà dimostrare di operare con trasparenza e imparzialità, qualità fondamentali per un’amministrazione che vuole porsi come esempio di correttezza e buona gestione dei fondi pubblici. I cittadini di Casoria meritano chiarezza e fiducia nelle istituzioni, specialmente in un settore cruciale come la cultura.

Il futuro di questa nuova amministrazione, e in particolare dell’assessorato alla cultura, sarà probabilmente giudicato anche dalla capacità di gestire situazioni come questa.

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