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Cronaca

Studentesse violentate dal bidello, parla ex docente dell’istituto: “Avevo dei sospetti, ma non credevo arrivasse a tanto”

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Le forze dell’ordine hanno notificato gli arresti domiciliari per il collaboratore scolastico del Liceo Plinio Seniore di Castellammare di Stabia, accusato di violenza sessuale e tentata violenza sessuale ai danni di due studentesse all’epoca 14enni.

Infatti, gli indizi raccolti vengono definiti gravi dagli inquirenti, poiché le indagini si sono avvalse non solo delle dichiarazioni delle vittime ma anche degli insegnanti, a cui si sono aggiunte la chat dell’indagato, acquisite dalla Polizia giudiziaria e nelle quali sono cristallizzate le conversazioni tra l’indagato, le vittime e altre allieve dello stesso liceo.

Pertanto, a parlare della vicenda è anche Lucia Celotto, ex docente dell’istituto:

“Mi dispiace per le mie ex alunne, ero turbata da certi atteggiamenti. Avevo dei sospetti ma credevo non arrivasse a tanto. Mi turbava certa intimità. Molto grave che un collaboratore scolastico possa avere certi atteggiamenti ed instaurare legami così intimi e confidenziali con alunne, tra l’altro minorenni molto giovani. Certo è ancora tutto da verificare ed appurare, ma i sospetti crescono sempre di più. Tra l’altro si tratta dello stesso bidello che non mosse un dito quando la prof. Celotto venne aggredita, cosa per la quale manifestammo e chiedemmo provvedimenti”.

Ecco le parole del deputato Francesco Emilio Borrelli sulla vicenda:

“Si dovrà far luce quanto prima su quest’orrida vicenda ed adottare le giuste misure. Bene hanno fatto le vittime a denunciare. Apprezziamo molto il loro coraggio”.

Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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