Cronaca

Blitz antidroga a Napoli e Torre Annunziata: 15 arresti

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Nel corso della mattinata odierna, gli agenti della Polizia di Stato e i Militari del Nucleo Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza hanno eseguito ben 15 arresti.

Pertanto, le forze dell’ordine hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere nei confronti di 15 soggetti, gravemente indiziati dei reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti, ricettazione, accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti, detenzione e porto abusivo in luogo pubblico di arma da fuoco, accensioni ed esplosioni pericolose e trasferimento fraudolento di valori.

Le indagini hanno consentito di accertare l’esistenza di due sodalizi criminali, uno satellite dell’altro, operanti a Napoli e a Torre Annunziata. In particolare, il primo sodalizio con base logistica nel quartiere Arenaccia, commercializzava all’ingrosso lo stupefacente nei mercati clandestini partenopei attraverso corrieri che utilizzavano veicoli dotati di doppifondi occulti, appositamente realizzati da un carrozziere di fiducia completamente sconosciuto al fisco.

Il secondo sodalizio invece, con base operativa nel comune oplontino, si riforniva stabilmente dalla prima organizzazione e distribuiva ingenti partite di narcotico ad acquirenti che lo destinavano alle piazze di spaccio di Torre Annunziata, del suo hinterland, fino a Salerno e provincia.

Inoltre, nel corso dell’attività investigativa sono stati arrestati in flagranza di reato ben 7 soggetti, ed è stato sottoposto a sequestro quasi un quintale di sostanza stupefacente nonché una pistola con matricola abrasa, due caricatori, 33 cartucce e somme di denaro contante per oltre 820 mila euro.

Contestualmente alle misure cautelari personali è stato eseguito il sequestro preventivo di due attività commerciali (un bar e una pizzeria) site a Napoli e fittiziamente intestate a soggetti incensurati, dove gli indagati si incontravano abitualmente per pianificare i traffici illeciti e per ricevere gli ordinativi dei clienti, nonché un motoveicolo e un autoveicolo nella disponibilità del promotore del sodalizio napoletano.

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