Resta sintonizzato

Cronaca

Inchiesta per corruzione, perquisite le sedi Anas

Pubblicato

il

Il Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Milano sta effettuando perquisizioni presso sedi Anas, la società che si occupa di infrastrutture stradali, nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Milano che ipotizza corruzione e turbativa d’asta.

I reati ipotizzati nell’inchiesta dell’aggiunto Tiziana Siciliano e dei pm Giovanni Polizzi e Giovanna Cavalleri sono corruzione, turbativa d’asta e rivelazione e utilizzazione di segreto d’ufficio.

L’ipotesi è che appalti per la realizzazione di strade siano stati pilotati in cambio di mazzette. Si ipotizzano mazzette in cambio di appalti sui lavori stradali che riguardano la Lombardia e il Nord-Est Italia. Nelle perquisizioni e acquisizioni documentali sono coinvolti manager e funzionari (risultano nove indagati), società Anas-Struttura territoriale Lombardia e Consorzio Stabile Sis a Torino. Perquisite sedi Anas anche a Milano e Roma.

Tra gli indagati ci sono almeno due funzionari di Anas. Da quanto si è saputo, sono in corso acquisizioni e perquisizioni nelle sedi Anas di Roma e Milano e anche presso tre società di esecuzione lavori, tra cui il Consorzio Stabile Sis che ha sede a Torino, e nei confronti di nove persone fisiche.

(fonte: Ansa)

Continua a leggere
Pubblicità

Cronaca

Corruzione e concussione, indagato il Consigliere Regionale Giovanni Zannini del gruppo ‘De Luca presidente’

Pubblicato

il

I Carabinieri del Comando provinciale di Caserta e della compagnia di Aversa hanno effettuato questa mattina alcune perquisizioni nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.

Tra i destinatari del provvedimento c’è il consigliere regionale Giovanni Zannini, iscritto al gruppo consiliare ‘De Luca Presidente’, che si è visto perquisire la propria abitazione e i suoi uffici all’isola F13 del Centro Direzionale di Napoli.

I militari dell’Arma sono alla ricerca di documenti e dispositivi informatici utili alle indagini. Perquisizioni sono scattate anche per altre sei persone, tra queste da quanto trapela ci sarebbe il nome dell’imprenditore Alfredo Campoli. Le accuse contestate dalla Procura sammaritana guidata dal Procuratore Pierpaolo Bruni sono a vario titolo di corruzione, concussione, riciclaggio e uso di fatture per operazioni inesistenti.

Continua a leggere

Cronaca

Follia al centro commerciale, due ragazze prendono a morsi le cassiere dopo il furto: arrestate

Pubblicato

il

Momenti di ordinaria follia all’interno di un centro commerciale di Formia, in provincia di Latina, dove due ragazze hanno aggredito le cassiere di un supermercato a morsi.

Stando alle prime informazioni si tratta di una 23enne e di una 19enne, rispettivamente di Cassino e Pietramelara, che hanno dato in escandescenze dopo essere state sorprese a rubare. Infatti, approfittando della fila di clienti, erano riuscite a nascondere dei piccoli elettrodomestici nei loro carrelli per un valore totale di circa 1000 euro.

A quel punto però, il loro atteggiamento ha destato sospetto nelle cassiere, le quali hanno provato a fermare le due ragazze ma venendo aggredite con morsi, calci e pugni. Pertanto è stato necessario l’intervento dei carabinieri per sedare gli animi delle due ragazze, arrestate e associate al carcere di Rebibbia a Roma.

Continua a leggere

Cronaca

Scoperta una discarica abusiva di rifiuti altamente pericolosi nel Casertano

Pubblicato

il

Continua incessante l’azione delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Caserta a tutela e difesa del patrimonio ambientale nell’ambito del territorio provinciale.

L’intervento dei finanzieri della Tenenza di Piedimonte Matese ha infatti consentito di individuare e sottoporre a sequestro un capannone industriale di mq. 600 e l’area ad esso adiacente di circa 3000 mq nel Comune di Alife, su cui era stata scaricata un’imponente quantità di rifiuti accumulati nel tempo, parte dei quali già occultati dalla vegetazione.
Oltre 200 i metri cubi di rifiuti speciali pericolosi rinvenuti, in parte abbandonati a diretto contatto con il suolo e in parte nascosti all’interno del capannone, consistenti in lastre di eternit, vernici, ricambi per auto, grandi elettrodomestici, pneumatici e guaine in catrame.

L’intera area è stata sottoposta a sequestro preventivo nonché debitamente delimitata e segnalata, così da prevenire contatti tra eventuali passanti e i rifiuti speciali rinvenuti, poiché, data anche la presenza di grossi quantitativi di amianto, essi costituiscono un pericolo sia per la salute dell’uomo sia per l’ambiente.

L’attività investigativa svolta nell’immediato ha consentito di individuare la società proprietaria del sito in questione e di denunciare a piede libero il suo rappresentante legale per il reato di attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

Si precisa, comunque, che i destinatari del provvedimento di sequestro sono da ritenersi presunti innocenti fino a sentenza definitiva e in ogni caso la misura è stata adottata senza il contraddittorio con le parti e le difese che avverrà innanzi al Giudice terzo che potrà valutare l’assenza di ogni forma di responsabilità in capo agli indagati.

Continua a leggere
Pubblicità
Pubblicità

Popolari

Copyright © 2020 Minformo - Testata giornalistica reg. 20/2016 Tribunale Napoli Nord - Direttore Responsabile Mario Abenante - info@minformo.com - Privacy Policy