Cronaca

Caso Puff Daddy, parla una delle vittime: “Ricordo un sacco di erba e donne nude in piscina, io volevo solo tuffarmi”

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Tiene banco negli Stati Uniti d’America il caso riguardante i famosi ‘White Party’ di Puff Daddy, ora in carcere per presunto traffico sessuale in attesa del processo del prossimo 9 ottobre.

Pertanto, su questa vicenda si susseguono innumerevoli indiscrezioni, l’ultima delle quali è relativa al fatto che sono emerse 120 testimonianze pronte a cadere sull’indagato. Tra questi, c’è chi sostiene fosse minorenne all’epoca dei fatti, con una testimonianza che è pronta a giurare di aver avuto sei anni quando è entrato in contatto con il mondo di Daddy.

In particolare Justin Litovsky, oggi 30enne, ha dichiarato di essersi recato ad un barbecue pomeridiano con il magnate dell’hip pop:

“Ricordo un sacco di erba e un mucchio di donne in topless in piscina e intorno alla piscina. Io volevo solo nuotare. Non sapevo se le tette fossero una cosa buona o una cosa cattiva. Ma speravo di tuffarmi”.

La madre di Litovsky ha aggiunto: “C’erano bottiglie ovunque e donne nude. Non ero sicura se fosse appropriato o normale. Mi chiedevo come mai i bambini fossero ammessi alla festa. Ce ne siamo andati via alle 21.30, dopo aver trascorso il pomeriggio evitando il fumo di marijuana e le donne in topless”.

A questi party erano presenti ospiti illustri tra cui Jay Z, Jennifer Lopez, Billy Zane e Sarah Jessica Parker. Inoltre, in eventi successivi, Sean ‘Diddy’ Combs avrebbe introdotto un coprifuoco per bambini.

Daddy è rinchiuso nel Metropolitan Detention Center di Brooklyn dal 17 settembre, pur dichiarandosi innocente di fronte alle accuse federali di aver usato il suo potere e prestigio per indurre vittime di sesso femminile a esibizioni sessuali sotto l’effetto di droghe con escort maschili.

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