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Cronaca

Attacchi hacker al Ministero della Giustizia: preso un 24enne

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È più volte entrato nei sistemi informatici del Ministero della Giustizia e di altri importanti società e aveva le competenze per bloccarli l’hacker di 24 anni a cui è stato notificato un arresto da parte della polizia postale al termine di una indagine coordinata dalla Direzione Nazionale Antimafia e dal pool reati informatici della Procura di Napoli.

L’hacker, originario di Gela ma impiegato informatico a Roma, è riuscito ad acquisire anche fascicoli di indagine coperti da segreto investigativo. L’inchiesta durata diversi anni, ha coinvolto diverse procure. Tra i sistemi informatici violati anche quelli della Guardia di Finanza, di Tim e di Telespazio. 

“E’ stata una minaccia grave e ha provocato danni alla sicurezza”, afferma il Procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo.
Secondo quanto si è appreso tra i fascicoli coperti da segreto investigativo non compaiono quelli relativi a indagini antiterrorismo, ma l’hacker, un vero e proprio mago dell’informatica, utilizzando cinque identità fittizie si è appropriato di dati sensibili riguardanti la criminalità organizzata. Le prime violazioni sono state scoperte a Napoli.

I dettagli dell’inchiesta sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte il Procuratore di Napoli Nicola Gratteri e il coordinatore del pool reati informatici Vincenzo Piscitelli. Nella notte la polizia giudiziaria ha eseguito una perquisizione durante la quale è stata scoperta una ingente mole di dati.

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Cronaca

Bimba di 2 mesi muore soffocata: un rigurgito la possibile causa

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Tragedia a Lioni, in provincia di Avellino, dove una bimba di soli due mesi è morta soffocata.

A causare il decesso potrebbe essere stato un rigurgito. In casa si trovavano la giovane madre, agli arresti domiciliari per droga e il compagno.

È stata la coppia a lanciare l’allarme ma quando in casa sono arrivati i sanitari del 118 per la bambina non c’era più nulla da fare. Sul posto anche il medico legale.
I carabinieri hanno aperto un fascicolo che sta per essere inviato in Procura ad Avellino: il magistrato verosimilmente disporrà l’autopsia per accertare le cause della morte.

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Cronaca

Ex modella trovata morta nel bagno di un birrificio: indagini in corso

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Tragico ritrovamento avvenuto lo scorso 25 settembre a Sidney, dove è stato rinvenuto il cadavere di una donna nel bagno di un birrificio.

Si tratta della 27enne Savana Calvo, ex modella che secondo il padre Daniel avrebbe ricevuto minacce ed era stata vittima di molestie pochi giorni prima della tragica scomparsa. Ecco le sue dichiarazioni:

“Come padre sapevo molto bene che veniva molestata e perseguitata, e ho cercato di intervenire. Frequentava delle persone sbagliate e credo che avesse dei debiti”.

Intanto la Polizia del Nuovo Galles indaga sull’accaduto e ha raccolto le parole di un amico di famiglia, tale John Foti, che ha così dichiarato:

“Savana era una figlia, una sorella e amica. Ha portato luce e tanto amore nelle vite di tutti noi. Mancherà profondamente a tutti coloro che l’hanno conosciuta. Apprezziamo i vostri pensieri, preghiere e messaggi di sostegno in questo momento difficile”.

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Cronaca

Caivano, maxi operazione dei carabinieri: 50 arresti all’alba

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Maxi operazione dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, che all’alba di stamane sono intervenuti presso il Parco Verde di Caivano dove hanno tratto in arresto 50 persone.

In particolare essi sono tutti indiziati, a vario titolo, dei reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti nonché di detenzione ai fini di spaccio di droga, delitti aggravati dalla finalità di agevolare il clan Angelino-Gallo, egemone a Caivano e territori limitrofi.

Pertanto tale associazione si sarebbe occupata dell’approvvigionamento all’ingrosso di vari tipi di droga, pianificando anche i tempi e i luoghi oltre alle modalità di trasporto e vendita degli stupefacenti per il rifornimento delle singole piazze di spaccio di Caivano e del Parco Verde.

Le indagini hanno consentito di scoprire che i capi di ben 25 piazze di spaccio, sarebbero stati autorizzati a svolgere le proprie illecite attività con obbligo di rifornirsi dal sodalizio criminale. Il giro d’affari ammonterebbe a circa 500mila euro mensili.

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