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Attualità

Napoli, Antonio scomparso da due giorni: l’appello della famiglia

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Sono trascorsi due giorni da quando Antonio Turchi Boccalà ha il telefono spento e risulta quindi irraggiungibile per la sua famiglia. L’uomo è un 33enne napoletano che era all’estero per lavoro e che aveva anticipato il rientro a Napoli per le sue precarie condizioni di salute.

In particolare egli era arrivato dall’America a Parigi, ma non avrebbe mai preso l’aereo che avrebbe dovuto riportarlo a casa. Pertanto sua cugina Rita ha lanciato un appello per ritrovarlo:

“Ragazzi fate girare, è mio cugino. Era di rientro in Italia ma non stava molto bene, non era in sé. Non abbiamo più notizie da sabato, e già sono state allertate le autorità sia francese che italiana: aiutateci a diffondere la notizia”.

Ambiente

Lo scioglimento dei ghiacciai ha spostato il confine tra Italia e Svizzera

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Lo scioglimento dei ghiacciai è uno dei segnali più evidenti e preoccupanti del cambiamento climatico.

Nel 2023, i ghiacciai svizzeri hanno perso il 4% del loro volume, segnando il secondo più grande declino mai registrato.

Anche la Marmolada, uno dei più noti ghiacciai italiani, è in pericolo: si prevede infatti che entro il 2040 sarà completamente sciolta.

La ritirata dei ghiacciai europei è strettamente legata all’aumento delle temperature, causato principalmente dall’attività umana. Oltre alle tragiche conseguenze per la sicurezza delle persone, lo scioglimento dei ghiacciai sta modificando i confini geografici.

Un esempio è il cambiamento del confine tra Svizzera e Italia, nei pressi del MonteCervino. Il confine, definito da linee di spartiacque, creste glaciali e nevi perenni, si sta spostando a causa proprio del ritiro dei ghiacci.

Questo ha portato i due Paesi a un accordo per ridisegnare il confine, coinvolgendo località come Zermatt in Svizzera e la Valled’Aosta in Italia. La Svizzera ha già approvato l’intesa, mentre l’Italia deve ancora firmare.

La disputa sulla vetta è durata anni, ma questo accordo sembra essere un passo verso una soluzione diplomatica definitiva, sottolineando come il cambiamento climatico non influisca solo sull’ambiente, ma anche sulle relazioni internazionali. 

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Attualità

Fano, accertati 102 casi di dengue: la situazione

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Ansia ed apprensione a Fano, in provincia di Pesaro-Urbino, dove sono stati accertati 102 casi di dengue. Da oggi nelle farmacie comunali è in distribuzione il kit con 10 larvicidi, uno spray repellente e una pennetta disinfettante al prezzo di 15 euro.

Ecco la nota della Regione Marche:

“La situazione è monitorata costantemente. Oggi è previsto un incontro di aggiornamento con il ministero e l’Istituto superiore di sanità, al quale parteciperanno rappresentanti regionali e territoriali. Inoltre, giovedì tornerà a riunirsi il Gruppo operativo regionale per le emergenze sanitarie (Gores), un gruppo tecnico formato da esperti di varie discipline che si occupa anche di eventi sanitari epidemici, che aveva già effettuato un primo incontro nei giorni scorsi”.

Si ricorda inoltre che “per prevenire la malattia, trasmessa unicamente dalle zanzare, sono state messe in atto tutte le misure di Sanità pubblica previste. Come da indicazione del Dipartimento di prevenzione della Ast, il Comune di Fano ha effettuato la disinfestazione su tutta l’area urbana di Fano ed avviato un intervento per eliminare le larve. Inoltre è partita una campagna informativa per sensibilizzare la popolazione residente su come eliminare le zanzare nei giardini e nelle aree private: va eliminata l’acqua stagnante dei vasi e delle ciotole degli animali; è consigliato indossare maniche e pantaloni lunghi di colore chiaro, utilizzare le zanzariere alle finestre e usare repellenti efficaci. Sono state posizionate nel territorio alcune trappole per zanzare, utili per definire la consistenza della popolazione in grado di trasmettere il virus e l’eventuale infettività. Le zanzare catturate verranno esaminate dal laboratorio per le malattie trasmesse da vettori dell’Istituto zooprofilattico sperimentale Umbria e Marche”.

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Attualità

Report Legambiente, in Campania 9 scuole su 10 senza collaudi

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In Campania solo un edificio su dieci dispone del certificato di collaudo statico e quello di agibilità, nettamente migliore la situazione per la prevenzione incendi con sei edifici su dieci che ne sono in possesso.

A fronte di 470 edifici posti in zona sismica 1 o 2, solo 71 (il 15,%) risultano progettati o adeguati alla normativa tecnica di costruzione antisismica.

Sul fronte manutenzione straordinaria gli edifici in cui si è intervenuti negli ultimi 5 anni sono il 69,3%, tuttavia non si è riusciti a soddisfare tutte le necessità visto che ben il 71% necessitano ancora di interventi urgenti. Inoltre solo nel 33% degli edifici sono stati effettuate indagini diagnostiche sui solai. La sicurezza non abita ancora nelle scuole campane. E a dirlo è il nuovo report nazionale Ecosistema Scuola di Legambiente.

Giunto alla XXIV edizione è stato presentato oggi a Napoli, presso la chiesa dei Cristallini, nel rione Sanità. Il report Ecosistema Scuola, che raccoglie i dati 2023 dei cinque capoluoghi della Campania riguardano 470 edifici scolastici di loro competenza, tra scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, frequentati da una popolazione di oltre 107 mila studenti.

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