Lo scioglimento dei ghiacciai è uno dei segnali più evidenti e preoccupanti del cambiamento climatico.
Nel 2023, i ghiacciai svizzeri hanno perso il 4% del loro volume, segnando il secondo più grande declino mai registrato.
Anche la Marmolada, uno dei più noti ghiacciai italiani, è in pericolo: si prevede infatti che entro il 2040 sarà completamente sciolta.
La ritirata dei ghiacciai europei è strettamente legata all’aumento delle temperature, causato principalmente dall’attività umana. Oltre alle tragiche conseguenze per la sicurezza delle persone, lo scioglimento dei ghiacciai sta modificando i confini geografici.
Un esempio è il cambiamento del confine tra Svizzera e Italia, nei pressi del MonteCervino. Il confine, definito da linee di spartiacque, creste glaciali e nevi perenni, si sta spostando a causa proprio del ritiro dei ghiacci.
Questo ha portato i due Paesi a un accordo per ridisegnare il confine, coinvolgendo località come Zermatt in Svizzera e la Valled’Aosta in Italia. La Svizzera ha già approvato l’intesa, mentre l’Italia deve ancora firmare.
La disputa sulla vetta è durata anni, ma questo accordo sembra essere un passo verso una soluzione diplomatica definitiva, sottolineando come il cambiamento climatico non influisca solo sull’ambiente, ma anche sulle relazioni internazionali.