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Cronaca

Blitz contro i gruppi ultras di Inter e Milan: scattano arresti e perquisizioni

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Blitz degli agenti del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, della Squadra Mobile e della S.I.SCO di Milano, che nel corso della mattinata odierna hanno eseguito decine di misure cautelari e decreti di perquisizione nei confronti di persone indagate a vario titolo per associazione per delinquere aggravata dal metodo mafioso, estorsione, lesioni ed altri gravi reati.

In particolare gli indagati sono quasi tutti riconducibili alle tifoserie ultras di Inter e Milan, mentre i reati sono connessi al giro d’affari legato al contesto calcistico. Tra i destinatari delle 19 misure cautelari, tra carcere e domiciliari, ci sono Luca Lucci e Renato Bossetti, il primo è il capo della curva milanista e il secondo è il neo capo della curva nord interista dopo l’arresto di Andrea Beretta per l’omicidio di Antonio Bellocco.

Pertanto essi sono destinatari di ordinanza in carcere, così come Marco Ferdico, altro capo ultras interista. Inoltre è stata elevata un’ordinanza anche per Beretta, già in carcere per omicidio, e per Christian Rosiello, noto come il bodyguard di Fedez. Infatti, dall’inchiesta è emerso il rapporto tra Fedez, che non risulta indagato, e Luca Lucci, capo ultrà milanista destinatario del provvedimento, e con il gruppo di tifosi a questo facenti capo.

Dall’ordinanza del Gip Domenico Santoro vengono a galla intercettazioni su una richiesta di Fedez a Lucci su un suo intervento per avere la possibilità di somministrare una bevanda sponsorizzata dal cantante all’interno dello stadio Meazza. Tra gli episodi contestati ad ultrà milanisti, vi è la nota aggressione ai danni di Cristiano Iovino dell’aprile scorso.

Infine, tra gli indagati dell’inchiesta c’è anche Manfredi Palmeri, consigliere regionale lombardo eletto con la lista Letizia Moratti nonché consigliere comunale a Milano in una lista di centrodestra. Egli è accusato di corruzione tra privati per i suoi rapporti con un imprenditore interessato a “garantirsi l’aggiudicazione dell’appalto” per i parcheggi dello stadio di San Siro.

Cronaca

Omicidio Francesco Pio Maimone, il pm chiede l’ergastolo per l’omicida Valda

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Richiesta di ergastolo per Francesco Pio Valda, ritenuto responsabile dell’omicidio del giovane aspirante pizzaiolo Francesco Pio Maimone, la notte del 20 marzo del 2023, all’esterno degli chalet di Mergellina.

È stato il pm Antonella Fratello a chiedere il massimo della pena per il ventenne di Barra che, appena quindici giorni fa, aveva ammesso di aver fatto fuoco, ma aveva anche spiegato di aver sparato mentre scappava nel corso di una rissa.

Difeso dal penalista napoletano Antonio Iavarone, Valda aveva dichiarato di aver ascoltato la detonazione di colpi esplosi da un’altra pistola, insinuando il dubbio che ad uccidere Kekko potesse essere stato anche qualcun altro dei partecipanti alla rissa.
Una ricostruzione che al momento non troverebbe riscontri, come emerge dal fatto che oggi il pm della Procura di Napol Procura di Napol Antonella Fratello chiede il massimo della pena per il ventenne di Barra. 

(fonte: ilMattino.it)

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Cronaca

San Benedetto del Tronto, ragazza violentata e abbandonata in strada: 24enne in manette

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Orrore a San Benedetto del Tronto, in provincia di Ascoli-Piceno, dove un uomo ha violentato una minorenne per poi abbandonarla in strada.

Era metà settembre quando la vittima era in giro con un’amica con la quale aveva da poco litigato. A quel punto un uomo le si è avvicinato per consolarla e proponendole di accompagnarla a casa, ricevendo la risposta affermativa della ragazza.

Tuttavia, di lì a poco, egli l’avrebbe portata in un luogo appartato dove avrebbe abusato di lei. In seguito l’ha abbandonata in strada, e una donna che l’ha trovata in uno stato catatonico ha subito allertato il 112, che una volta sul posto ha raccolto la testimonianza della vittima ancora sotto shock.

Pertanto i carabinieri hanno rintracciato e arrestato il responsabile: si tratta di un 24enne egiziano senza fissa dimora, accusato di violenza sessuale aggravata.

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Cronaca

Pozzuoli: indagato compagno dell’assessora Zazzaro

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POZZUOLI – Qualcuno lo definisce l’eminenza grigia dell’amministrazione Manzoni, altri il prossimo candidato sindaco di Pozzuoli, proprio contro il primo cittadino in carica.

È Lino Tricone, imprenditore nel settore dei rifiuti, che è stato indagato nell’inchiesta che sta facendo tremare i comuni di Marano e Giugliano. L’imprenditore, che spesso presenzia senza nessun titolo riunioni ed incontri istituzionali, è il compagno dell’Assessore al Commercio, Titti Zazzaro (non indagata) ed uno dei maggiori sponsor dell’attuale amministrazione.

Attualmente sotto l’occhio del ciclone per una discussa discarica che dovrebbe sorgere in pieno centro storico, accanto al cimitero di Pozzuoli. Per quest’ultima i consiglieri comunali di opposizione hanno già chiesto tutte le carte e sollecitato gli uffici competenti affinché vedano correttamente la compatibilità con le norme urbanistiche della zona.

È impensabile, infatti, che una discarica possa sorgere a qualche metro da un cimitero, un asilo nido e vicino al famosissimo comprensorio Olivetti di Pozzuoli. Anche se il deus ex machina della società sostiene di voler riciclare solo carta, il progetto parla chiaro: ci sono numerosi altri codici di rifiuti che quel sito di stoccaggio è pronto ad accogliere.

Ma il potente consigliere segreto della maggioranza guidata dal sindaco Gigi Manzoni, non ha solo questo interesse sul territorio. In passato ha acquisito il così detto centro commerciale di Monteruscello, una struttura di migliaia di metri quadri, pagata comodamente a rate (spesso scadute), che sta ristrutturando per fare un centro commerciale.

Anche su questo insistenti voci parlano di una possibile lottizzazione: acquisto a prezzo vantaggioso dal comune per poi rivendere piccoli box in modo da speculare. Nei suoi numerosi discorsi il Trincone parla delle sue idee come le migliori del mondo, si fregia di essere un pensatore all’avanguardia. Al momento però si trova in una condizione non proprio uguale a quella che vuole far percepire: indagato per la questione rifiuti di Marano e Giugliano; discusso per una possibile lottizazione di un bene in periferia; contestato per l’apertura di una nuova discarica nel centro storico della città.

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