Il caso Boccia-Sangiuliano ha monopolizzato l’opinione pubblica nell’ultima settimana, visto che l’ormai ex ministro della Cultura ha prima tentato di scusarsi pubblicamente con la moglie tramite uno spazio in Rai a lui dedicato e poi ha deciso di dimettersi, poiché la situazione stava diventando fin troppo scomoda.
Tuttavia c’è chi ha colto l’ironia di questa vicenda, e altro non poteva essere che il popolo napoletano, da sempre noto per il folklore e per la capacità di vivere in maniera gioviale ogni tipo di situazione, anche quella dai contorni più grotteschi.
Infatti, su alcune bancarelle poste tra i vicoli della città è comparsa la bottiglia con le ‘lacrime di Sangiuliano’, riferita al momento in cui l’ex ministro ha pianto in diretta nazionale. A molti quelle lacrime sono parse una sorta di escamotage per accattivarsi il consenso e se volete la pietà degli italiani, con lui nei panni della vittima e Boccia quale artefice delle sue sventure, visto che la versione data in un primo momento da Sangiuliano è stata sconfessata dalle successive dichiarazioni della donna, che lo anno messo con le spalle al muro costringendolo a fare un passo indietro.
Ora non sappiamo come andrà a finire, visto che siamo solo alle battute iniziali di una vicenda che avrà ripercussioni nelle vite dei protagonisti, ma una cosa è certa: ancora una volta, gli unici vincitori sono i napoletani, capaci di cogliere l’essenza dei fatti con una bottiglia d’acqua spacciata per lacrime, quelle del falso pentimento dell’uomo, del costume sempre più tipicamente italiano di raggirare il prossimo con il vittimismo e il pianto.
Ad ogni modo la maniera più divertente per trattare una pagina poco onorevole della nostra storia recente.