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Caso Boccia-Sangiuliano, a Napoli compaiono le ‘lacrime’ dell’ex ministro

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Il caso Boccia-Sangiuliano ha monopolizzato l’opinione pubblica nell’ultima settimana, visto che l’ormai ex ministro della Cultura ha prima tentato di scusarsi pubblicamente con la moglie tramite uno spazio in Rai a lui dedicato e poi ha deciso di dimettersi, poiché la situazione stava diventando fin troppo scomoda.

Tuttavia c’è chi ha colto l’ironia di questa vicenda, e altro non poteva essere che il popolo napoletano, da sempre noto per il folklore e per la capacità di vivere in maniera gioviale ogni tipo di situazione, anche quella dai contorni più grotteschi.

Infatti, su alcune bancarelle poste tra i vicoli della città è comparsa la bottiglia con le ‘lacrime di Sangiuliano’, riferita al momento in cui l’ex ministro ha pianto in diretta nazionale. A molti quelle lacrime sono parse una sorta di escamotage per accattivarsi il consenso e se volete la pietà degli italiani, con lui nei panni della vittima e Boccia quale artefice delle sue sventure, visto che la versione data in un primo momento da Sangiuliano è stata sconfessata dalle successive dichiarazioni della donna, che lo anno messo con le spalle al muro costringendolo a fare un passo indietro.

Ora non sappiamo come andrà a finire, visto che siamo solo alle battute iniziali di una vicenda che avrà ripercussioni nelle vite dei protagonisti, ma una cosa è certa: ancora una volta, gli unici vincitori sono i napoletani, capaci di cogliere l’essenza dei fatti con una bottiglia d’acqua spacciata per lacrime, quelle del falso pentimento dell’uomo, del costume sempre più tipicamente italiano di raggirare il prossimo con il vittimismo e il pianto.

Ad ogni modo la maniera più divertente per trattare una pagina poco onorevole della nostra storia recente.

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Napoli, parto straordinario al Policlinico: Giovanna dà alla luce 4 gemellini

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Ha dell’incredibile quanto avvenuto al Policlinico Federico II di Napoli, dove Giovanna ha dato alla luce ben 4 gemelli.

Si tratta di un evento rarissimo, stimato nella misura di 1 ogni 6-700mila nascite. In particolare sono tre maschietti e una femminuccia: Francesco, Diego, Manuel e Martina, per la gioia dei genitori Giovanna e Daniele e del loro figlio di 8 anni.

Pertanto sono nati settimini e con un peso tra 1,6 e 1,7 kg, che dopo circa 50 giorni di osservazione nell’incubatrice sono usciti, stanno bene ed ora sono nella loro nuova casa con il resto della famiglia.

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Caivano, i cittadini chiedono il rifacimento delle strade: la situazione

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Sono mesi ormai che il comune di Caivano è abbandonato al proprio destino, con segnalazioni sempre più frequenti da parte dei cittadini riguardo lo stato in cui versano molte strade della cittadina.

Al momento la situazione più delicata riguarda via Cuoco incrocio via Mario Pagano, dove sono circa tre mesi che l’asfalto presenta buche a cui nessuno mette una toppa, con il pericolo che prima o poi ci scappi il morto.

Infatti, come testimoniano le immagini, la strada della suddetta via appare alquanto dissestata e andrebbe chiusa per iniziare i lavori di rifacimento del manto stradale. Tuttavia ad oggi, non sono stati presi provvedimenti di alcun tipo da parte degli organi competenti, con Caivano che resta in balia di un’amministrazione assente per quanto concerne i bisogni della comunità, con la speranza che tale situazione si risolvi al più presto.

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“Operazione San Gennaro”, il Santo Patrono in tre “miracoli” con workshop e una mostra fotografica

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“Operazione San Gennaro”: richiama il famoso film di Dino Risi con Totò e Nino Manfredi il progetto pensato dal fotoreporter Stefano Renna e da lui curato in collaborazione con l’associazione culturale Kaos 48, che prevede tre “miracoli” dedicati al santo patrono di Napoli con workshop e una mostra fotografica.

Il progetto – che partirà il 19 settembre, giorno in cui si celebra il culto di San Gennaro – ha lo scopo di far sperimentare ai partecipanti le proprie capacità sul campo guidati da esperti fotografi. Il primo appuntamento (che si svolgerà, come gli altri, presso AreaLab35, in via Giovanni Porzio, 4 al Centro direzionale) sarà dal 18 al 22 settembre con San Gennaro “Pensaci su”, dedicato al secondo miracolo – quello tanto atteso dai napoletani – con il prodigio dello scioglimento del sangue (il 19) custodito nell’ampolla che viene mostrata ai fedeli tre volte l’anno.
Dal 13 al 17 dicembre sarà la volta di San Gennaro “Aiutaci tu”, che riguarderà invece il terzo miracolo, che cade ogni anno il 16 dicembre (a ricordare quando il sangue del martire si sciolse e la città fu salvata dall’eruzione del Vesuvio del 1631). Terza ed ultima tappa, dal 2 al 6 maggio, con “Il sangue in mostra”, un’esposizione che si riferisce al miracolo della prima domenica di maggio, che quest’anno sarà il 4, con la storica processione delle statue dei santi compatroni.
I workshop (che avranno una durata di due giorni di teoria e uno di pratica, oltre a due giorni di incontro liberi) sono destinati a fotografi semi professionisti, professionisti o semplici curiosi con una preparazione base nella fase di ripresa. Al termine una giuria qualificata di giornalisti, tecnici e professionisti della fotografia e dell’arte selezionerà i lavori più meritevoli, che verranno poi esposti presso il centro culturale e laboratorio AreaLab35 e Kaos 48 per la creazione di una mostra-evento, che sarà oggetto di una manifestazione pubblica a completamento delle attività.

«Napoli è una città ricca di figure di riferimento che la “proteggono” – spiegano Fabrizio Scomparin e Stefano Nasti, fondatori di Kaos 48 – Tra queste San Gennaro è senza dubbio la più importante. Il santo patrono dei napoletani è al centro di tre miracoli annuali, eventi che suscitano gioia o preoccupazione a seconda del loro esito. Per questo abbiamo deciso di abbracciare immediatamente il progetto quando Stefano Renna ce lo ha proposto. Kaos 48 desidera celebrare questo fenomeno esplorandolo non solo dal punto di vista religioso, ma anche sociale e artistico. L’obiettivo è continuare a intrecciare i frammenti della città, collegando via Duomo con la sua imponente cattedrale al Centro direzionale, sede della nostra associazione. Un percorso che riflette il nostro impegno nella “rigenerazione urbana”, unendo tradizione e modernità per creare una Napoli sempre più viva e inclusiva».

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