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Cronaca

Operaio scivola da impalcatura nel Salernitano: morto 66enne

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Un 66enne di Nocera Inferiore (Salerno) ha perso la vita a seguito di un incidente sul lavoro avvenuto a Nocera Superiore.

L’uomo, regolarmente assunto dall’impresa edile, è scivolato da un’impalcatura da un’altezza di due metri, impattando con la testa.

Le sue condizioni sono apparse sin da subito critiche. Trasportato d’urgenza in ospedale a Nocera Inferiore, è deceduto. Il cantiere è stato sequestrato, la Procura di Nocera Inferiore dovrà decidere se conferire, o meno, l’incarico per l’autopsia. Le indagini sono state delegate ai carabinieri della Stazione di Nocera Superiore e al personale dello Spresal.

Sul caso sono intervenuti i rappresentanti della Cgil Salerno e della Fillea, Antonio Apadula e Luca Daniele. “A sessantasei anni, un operaio edile dovrebbe già essere in pensione – dichiarano Antonio Apadula e Luca Daniele rispettivamente Segretario Generale della Cgil di Salerno e Segretario Generale della Fillea di Salerno-. La caduta dall’alto continua ad essere la principale causa di decesso. Nei primi otto mesi del 2024 sono morti circa 600 lavoratori sul lavoro. Una sciagura senza fine. Occorrerebbero almeno 10mila nuovi ispettori del lavoro per avere un adeguato numero di visite ispettive, volte a garantire controlli efficienti in quasi la totalità degli ambienti lavorativi. Come Cgil e Fillea chiediamo un piano straordinario di formazione obbligatoria sulla prevenzione che garantisca davvero un immediato stop a queste stragi quotidiane. La patente a punti dal governo Meloni è una ennesima occasione persa, una norma farraginosa che non apporterà alcun miglioramento delle condizioni attuali anzi, tutelerà ulteriormente tutte quelle imprese che già oggi, con superficialità, affrontano il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro”. 

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Cronaca

Tragedia in mare, dodicenne precipita dal 13esimo piano di una nave da crociera: morto sul colpo

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Tragico incidente avvenuto a bordo della ‘Harmony of the Seas’ Royal Caribbean, nave da crociera diretta a Galveston, in Texas.

Secondo le prime informazioni un ragazzino di dodici anni ha perso la vita dopo essere precipitato da un balcone del 13esimo piano, durante l’ultima notte della crociera. In particolare il giovane stava giocando con un gruppo di amici conosciuti a bordo, quando è caduto improvvisamente dal parapetto della cabina nella zona interna della nave.

Alcuni testimoni hanno raccontato che il ragazzo è caduto dalla cabina della sua famiglia sul ponte 14, precipitando nel vuoto per diversi metri prima di schiantarsi nell’atrio di Central Park sul ponte 8. Ecco le parole di una passeggera:

“Eravamo qualche stanza più in basso e stamattina abbiamo visto poliziotti sotto copertura che indagavano nella stanza”.

Pertanto il personale della Royal Caribbean ha tentato invano di rianimare il dodicenne, deceduto prima che la nave potesse attraccare in Texas. Al momento sono in corso le indagini del caso, anche se vi è il massimo riserbo sulla vicenda.

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Cronaca

Lutto nel mondo della tv, addio a Luca Giurato: aveva 84 anni

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Lutto nel mondo della televisione italiana per la scomparsa di Luca Giurato, giornalista e conduttore tv stroncato ieri da un infarto fulminante all’età di 84 anni.

A darne notizia la moglie Daniela Vergara, con queste serafiche parole:

“Eravamo a Santa Marinella, per goderci l’ultimo scorcio d’estate…”.

Giurato era figlio di un diplomatico siciliano che nel Dopoguerra scontò la sua fedeltà al regime fascista, prestando servizio a Porto Alegre in Brasile e a Rosario in Argentina. Lo stesso Giurato parlava così del padre:

“Lo vedevamo per le feste. Il matrimonio tra mamma e papà non era molto riuscito. Quando io avevo 16 anni ci fu un tentativo di riconciliazione. Partimmo tutti quanti per l’Argentina, loro due, noi quattro fratelli e la tata Tonina, ma il tentativo fu un fallimento. Quattro mesi dopo mia madre decise di tornare in Italia con due dei fratelli. Io rimasi con mio padre”.

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Cronaca

Studentessa beve vodka a scuola e si sente male: 14enne in coma etilico

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Attimi di paura in provincia di Lecce, dove una studentessa di 14 anni è stata ricoverata in coma etilico dopo aver bevuto vodka.

In particolare pare che il superalcolico fosse contenuto all’interno di una borraccia, portata dalla giovane al primo giorno di scuola per consumarla insieme alle amiche durante una pausa prima della fine delle lezioni. Non è escluso che possa trattarsi di una sfida social.

Tuttavia la ragazzina è ora fuori pericolo di vita ma sotto osservazione in ospedale, dove è stata trasportata d’urgenza dopo che ha vomitato e collassato nel bagno dell’istituto. A lanciare l’allarme sono state le stesse compagne, mentre sul caso sono in corso le indagini interne alla scuola per stabilire eventuali responsabilità.

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