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Cronaca

Omicidio Bellocco, a Rosarno preparano la vendetta: la situazione

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Antonio Bellocco era il rampollo di una delle famiglie più potenti della ‘ndrangheta calabrese, quella di Rosarno, insediatasi ormai da tempo a Milano per la gestione degli affari.

Tuttavia il suo omicidio dello scorso mercoledì a Cernusco sul Naviglio, fa pensare alla possibile vendetta da parte del suo clan nei confronti del suo carnefice, Andrea Beretta. Quest’ultimo è il capo ultras della Curva Nord dell’Inter, della quale faceva parte anche la vittima, per questo si sono fatte tante ipotesi sui reali motivi del delitto.

In particolare Beretta, daspato per dieci anni da tutti gli stadi e amico di Roberto Manno, legato alla ‘ndrangheta di Pioltello, avrebbe avuto degli interessi comuni con la vittima, tra cui anche la scalata alla Curva Nord. Invece molti pensano che alla base della lite poi sfociata nel sangue, ci siano anche altri affari convergenti, tra cui pestaggi, estorsioni, traffico di droga, controllo di parcheggi e di chi vende panini allo stadio.

Infatti pare che Bellocco fosse diventato il capo occulto della Curva Nord, pronto a prendersi anche altre fette della città per conto della sua famiglia. Invece Beretta avrebbe terminato a breve la sorveglianza speciale e sarebbe stato libero di gestire le sue cose a Milano, togliendo di fatto spazio al rampollo calabrese.

Ora tutti pensano che presto ci sarà la vendetta del clan di Rosarno, e che la vicenda possa arricchirsi di altri sanguinosi particolari.

Cronaca

Napoli, violenza al Pronto Soccorso: uomo aggredisce infermiere e guardia giurata

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Attimi di follia all’ospedale evangelico Betania di Napoli, dove la scorsa notte un uomo in preda ad alcol e droga ha aggredito un infermiere mentre era in attesa di visita al Pronto Soccorso, per poi inveire con violenza anche contro una guardia giurata intervenuta.

A raccontare l’accaduto è stato il direttore generale dell’ospedale, Vincenzo Bottino:

“La misura è colma. Viviamo in uno stato di guerra, la vita dei nostri operatori e la sicurezza dei pazienti è in pericolo. Non possiamo permettere che un luogo di cura diventi teatro di violenza. L’ospedale con propri investimenti si doterà di porte blindate per l’accesso al Pronto Soccorso, ma senza una politica di sicurezza adeguata le aggressioni e le devastazioni non finiranno”.

Poi, aggiunge: “Così come deciso dal Ministero dell’Interno per altri presidi di frontiera della nostra città, chiediamo che anche il nostro Pronto Soccorso sia dotato subito di un drappello di pubblica sicurezza. Chiedo al prefetto di Napoli, Michele Di Bari, un incontro immediato: così avanti l’ospedale evangelico Betania non può andare”. 

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Cronaca

Guerra in Ucraina, la denuncia di Kiev: “La Russia ha lanciato un missile balistico intercontinentale”

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Un missile balistico intercontinentale è stato lanciato dalla regione meridionale di Astrakhan, durante un attacco mattutino contro l’Ucraina. Almeno questo è quanto afferma l’aeronautica militare di Kiev, aggiungendo che è la prima volta che la Russia utilizza un missile così potente e a lungo raggio durante la guerra.

Tale escalation di violenza è dovuta al recente attacco dell’Ucraina all’interno della Russia, con l’utilizzo di missili statunitensi e britannici volti a colpire il nemico. Pertanto la risposta di Mosca non si è fatta attendere, seguendo le dichiarazioni dei giorni scorsi del presidente Putin circa una possibile risposta in tempi brevi.

In particolare, l’attacco russo avrebbe avuto come obiettivo aziende e infrastrutture nella città centro-orientale di Dnipro.

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Cronaca

Omicidio Francesco Pio Maimone, il pm chiede l’ergastolo per l’omicida Valda

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Richiesta di ergastolo per Francesco Pio Valda, ritenuto responsabile dell’omicidio del giovane aspirante pizzaiolo Francesco Pio Maimone, la notte del 20 marzo del 2023, all’esterno degli chalet di Mergellina.

È stato il pm Antonella Fratello a chiedere il massimo della pena per il ventenne di Barra che, appena quindici giorni fa, aveva ammesso di aver fatto fuoco, ma aveva anche spiegato di aver sparato mentre scappava nel corso di una rissa.

Difeso dal penalista napoletano Antonio Iavarone, Valda aveva dichiarato di aver ascoltato la detonazione di colpi esplosi da un’altra pistola, insinuando il dubbio che ad uccidere Kekko potesse essere stato anche qualcun altro dei partecipanti alla rissa.
Una ricostruzione che al momento non troverebbe riscontri, come emerge dal fatto che oggi il pm della Procura di Napol Procura di Napol Antonella Fratello chiede il massimo della pena per il ventenne di Barra. 

(fonte: ilMattino.it)

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