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Attualità

Il paradosso sportivo del ‘Modello Caivano’: il comunicato

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Le Associazioni sportive Caivanesi sedotte e abbandonate, costrette a lasciare la città perché le scuole non sono sicure. Questo è il paradosso sportivo del ‘modello’ Caivano, con il ritorno dalle vacanze estive che diventa subito un incubo per le associazioni sportive locali e per i caivanesi, poiché le istituzioni hanno ucciso lo sport.

In particolare centinaia di atleti saranno costretti ad emigrare in altre città per praticare la propria disciplina sportiva, con la speranza di non doverlo fare anche per studiare. E’ notizia di questi giorni infatti, che tutti gli edifici scolastici del territorio di Caivano sono stati messi sotto i riflettori per valutarne la sicurezza e l’agibilità, il tutto a pochi giorni dall’ inizio delle attività scolastiche.

Pertanto il Paradosso del modello sportivo Caivano è molto più complesso di quello che si possa pensare, visto che è ormai un anno che sono stati nominati gli attuali Commissari in carica, stavolta addirittura tre, e nessuno di loro in 365 giorni si è preoccupato di andare a verificare in che condizione andavano a scuola gli studenti caivanesi. A farne le spese ovviamente sono state le Associazioni Sportive, che sul territorio utilizzano le palestre scolastiche, la Phoenix Volley Caivano (400 Atleti),  che quest’anno per poco non ha ottenuto la promozione in B2 femminile e la Jirafa Basket Caivano (150 Atleti).

Tuttavia nonostante i ripetuti appelli e le richieste di intervento, dal 1 luglio 2024 le palestre comunali non sono più utilizzabili perché potenzialmente non sicure, il primo paradosso è proprio questo. Strutture utilizzate fino al 30 Giugno, con regolare convenzione, e che qualche mese prima hanno ospitato anche Ministri ed Istituzioni Nazionali, improvvisamente sono diventate ruderi dai quali fuggire. Così alle Associazioni è stato consigliato di cercare altrove un posto sicuro dove fare sport, mentre per le attività scolastiche si è disposti a chiudere un occhio con la fantomatica giustificazione che sarebbero i Presidi degli Istituti ad assumersene la responsabilità.

Il secondo paradosso è ancora più complesso e beffardo, visto che pochi mesi fa Caivano sembrava al centro di una vera e propria rivoluzione, con tutti i Caivanesi impazienti di scoprire la meraviglia di vivere in un posto sano e sicuro. Inoltre il Ministro dello Sport presenta il modello in conferenza nazionale, precisando che sarà il Centro Sportivo dei Caivanesi e non per i Caivanesi, addirittura gratuito per i bambini delle scuole elementari di Caivano con tanto di bozza già preparata con il Ministro dell’Istruzione.

Una meravigliosa illusione dalla quale i cittadini di Caivano si sono ben presto svegliati, poiché il centro Pino Daniele costato milioni di euro non è gratuito per nessuno, e non è a disposizione delle associazioni di Caivano né delle scuole. Allora il Modello Caivano in cosa consiste? Non lo abbiamo ancora capito, credevamo in un modello da seguire e replicare, ma dopo un anno ci siamo resi conto che non può essere così. Qualcuno ci spieghi cos’è il modello Caivano e perché i giovani  Caivanesi oggi, hanno ancora più problemi di prima.

Quest’anno le realtà sportive Caivanesi non potranno utilizzare né il Centro sportivo ‘Pino Daniele’, né le palestre scolastiche. Non si tratta solo di un ‘paradosso’, ma di un vero e proprio ‘diritto negato’. Noi vogliamo fare sport, semplicemente. Chiediamo solo di metterci in condizione di poterlo praticare.
 
Caivano, lì 5 settembre 2024
 
Phoenix Volley Caivano
Presidente Luigi Dell’Aversano

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Guerra in Ucraina, Putin apre alla possibilità di un cessate il fuoco con Trump

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Secondo l’agenzia di stampa Reuters, Vladimir Putin sarebbe disponibile a discutere di un accordo di cessate il fuoco in Ucraina con Donald Trump, pur escludendo di fare importanti concessioni territoriali e insistendo affinché Kiev abbandoni le ambizioni di entrare nella Nato.

Secondo tali fonti, il Cremlino potrebbe ampiamente accettare di congelare il conflitto lungo le linee del fronte. Infatti potrebbero esserci spazio per una trattativa sulla precisa spartizione delle quattro regioni orientali di Donetsk, Luhansk, Zaporizhia e Kherson, parzialmente occupate dalla Russia.

Contestualmente ecco quanto dichiarato dal portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov:

“Il presidente ha ripetutamente e coerentemente dichiarato la sua disponibilità al contatto e ai negoziati, ma nessuno scenario di congelamento del conflitto in Ucraina ci andrebbe bene. Per noi è importante raggiungere i nostri obiettivi, che sono ben noti a tutti”.

Tuttavia, sempre secondo Peskov, il presidente americano uscente Joe Biden “sta facendo di tutto” per continuare la guerra in Ucraina. Invece la Cina invita alla calma e alla moderazione, a seguito del decreto firmato da Putin riguardo l’abbassamento della soglia per l’uso di armi nucleari.

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Bacoli, il sindaco Della Ragione annuncia: “La nuova stazione della Cumana sarà presto realtà”

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Il sindaco di Bacoli, Gerardo ‘Josi’ Della Ragione, ha annunciato sui social che la nuova stazione di Baia della Cumana aprirà i battenti a giugno 2025, in concomitanza con l’inizio del periodo che richiama tanti turisti e bagnanti della zona.

Ecco quanto ha scritto il primo cittadino:

“Sarà finita a giugno! È quasi pronta la nuova stazione di Baia. La prima fermata archeologica della linea Cumana. Nelle ultime ore un nuovo sopralluogo che ha definito la data per la fine dei cantieri. A giugno 2025. Sembra un sogno. Ma invece è sempre più realtà. I lavori continuano velocemente. L’area dei lavori è sempre piena di operai. Una svolta enorme per la viabilità, per il turismo, per la vivibilità di Bacoli e dei Campi Flegrei. La stazione sorge proprio nel cuore del nostro patrimonio culturale. A due passi dal Parco archeologico sommerso, accanto al Palazzo Imperiale, di fronte al Tempio di Diana. Dietro la piazza Enzo Rigatti e il porto, pochi metri dal Tempio di Venere”.

Poi, conclude: “Bacoli tornerà ad avere tre stazioni dopo più di 25 anni, insieme a Torregaveta e Fusaro. Ringrazio il presidente EAV, Umberto De Gregorio, che anche stavolta è venuto in visita al cantiere. Ringrazio la Regione Campania e il presidente Vincenzo De Luca. Lavoriamo giorno e notte per trasformare questo sogno collettivo in realtà. Insieme ci riusciremo. Vi continueremo a raccontare cosa accade lì sotto. Perché questa fermata è un tesoro di tutta la città. Una vittoria di tutti”.

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La Bottega del Nonno, una storia di passione e tradizione nel cuore di Afragola

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La Bottega del Nonno è una storica associazione sita nel comune di Afragola, nata dalla passione della famiglia Castiello, in particolare di Giuseppe, che faceva anche parte della scuola d’arte presepiale.

Oggi l’attività di famiglia è portata avanti con successo dai figli Mariangela, Vittoria, Eva e Mario Castiello, che si dedicano alla costruzione e ai restauri dei Presepi ad incastro in pareti e in lanterne.

La Bottega del Nonno è simbolo di creatività, passione e tradizione, tramandata da padre in figlio e in nipote, continuando a costruire sogni per poi raccontarli attraverso l’arte presepiale onorando la memoria del suo fondatore Peppe, scomparso tre anni fa.

Questi ragazzi non solo riescono a creare, ma hanno ereditato anche il dono del restauro di presepi danneggiati dal tempo, presepi che dopo aver accettato e riconosciuto le proprie fragilità diventano piu forti piu belli e anche piu preziosi di prima. Perchè La tua casa dovrebbe raccontare la storia della tua famighlia ed essere una collezione delle cose che ami.

Questi presepi sono la versione delle persone che amiamo e in essi è racchiusa tutta la loro bellezza.

Quest’anno potrete avere l’occasione di aggiudicarvi il presepe scelto da questi creatori di sogni, grazie alla lotteria sostenibile per La Bottega del Nonno attraverso l’estrazione del 14 Dicembre.

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