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Forum Thea a Cernobbio, parla Mattarella: “Non bisogna aver paura delle riforme, bisogna guardare avanti”

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In occasione del workshop Thea di Cernobbio, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato le recenti lucide scelte dalla Commissione Von Der Leyen a seguito della pandemia. Ecco le sue dichiarazioni:

“L’Europa è incompiuta, non bisogna avere paura delle riforme, di guardare avanti, di immaginare un’Europa sempre più perfezionata nella sua architettura e sempre più inclusiva di quei popoli, come quelli dei Balcani occidentali, che aspirano da tempo di partecipare a quest’avventura”.

Poi, ha proseguito: “Abbattere il debito pubblico è una necessità ineludibile, poiché sul fronte del debito l’Italia ha pagato più interessi di quelli pagati insieme da Francia e Germania, eppure è un pagatore affidabile, e l’andamento dei tassi è un termometro opinabile e l’Italia è un debitore onorabile con una storia trentennale, gli avanzi statali primari annui e con un debito pubblico cresciuto in larga misura dal 1992, principalmente a causa proprio degli interessi”.

Poi, aggiunge: “Una domanda semplice: il vincolo esterno o piuttosto interno, come sarebbe più corretto dire, deriva dalle regole o dal debito? Merita una riflessione che interpella la situazione debitoria dei Paesi dell’Unione e sollecita a mettere a sistema, in termini fiscali ed economici, quanto oggi è affidata alla sola banca centrale europea. Il tema non è puramente finanziario ma costituisce una questione civile, sociale e democratica, intersecando le questioni della libertà economica e dell’eguaglianza dei cittadini e della credibilità internazionale di uno Stato”.

“Molta strada resta da fare per dare razionalità ad un mercato dei titoli pubblici che tenga conto anche della situazione della ricchezza delle famiglie. Una dimensione europea potrebbe costruire verità. Non un invito a trascurare il debito, che è necessario abbattere, ma invito a completare l’edificio finanziario europeo. Invito a riflettere, allargare gli orizzonti e quindi assumere soluzioni per le sfide che il mondo si trova ad affrontare a partire dalla sostenibilità”.

Poi, il Capo dello Stato si sofferma sul futuro che attende l’Italia e l’Europa:

“Nella pubblica opinione si riaffacciano, sono presenti spinte che immaginano, senza motivo, un futuro frutto di nostalgie di un passato che ci ha riservato, invece, spesso, tragedie. Ciascuna generazione viene chiamata a combattere contro fantasmi che sperano nell’oblio per poter riemergere con vesti nuove. Tocca alle forze della società civile, nella loro interezza, essere consapevoli che difendere il quadro della civiltà in cui vivono, e che contribuiscono a definire, è compito che non soltanto li interessa ma li riguarda”.

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