Jannik Sinner batte Danil Medvedev e accede alle semifinali degli Us Open, riscattando così la sconfitta rimediata allo scorso Wimbledon per mano del russo.
Una vittoria convincente quella del tennista italiano, mai in affanno contro l’avversario, sconfitto per la sesta volta su 13 confronti diretti. Chiude con un perentorio 6-2, 1-6, 6-1, 6-4, strappando il pass per la quarta semifinale slam in carriera, la prima sul cemento americano. Ora in semifinale Jannik dovrà vedersela con l’amico e compagno di doppio Jack Draper, e poi nell’eventuale finale con uno dei due americani Taylor Fritz e Francis Tiafoe.
Ecco le parole dell’altoatesino dopo il match con Medvedev:
“E’ stato un match molto duro. Ovviamente conoscendoci bene sapevamo cosa aspettarci. E’ stata una partita molto tattica, sono riuscito a cambiare molto bene gli equilibri e questa è stata la chiave per vincere. Ci sono sempre tanti episodi quando giochi un match 3 set su 5 con lui; bisogna cambiare spesso la tattica e, quando comincia a non sbagliare più, devi trovare una soluzione. Tutto gira su piccoli dettagli e sono felice di come ho gestito le situazioni. E’ stato un match di qualità alta da parte di tutti e due”.
Poi, sul prosieguo del torneo: “Ma non mi considero il favorito, tutti quelli che sono nei quarti e nelle semifinali di questi tornei meritano di esserci. Nessuna vittoria può essere data per scontata e quando affronti un giocatore devi sempre fare attenzione e trovare le soluzioni. Da questo momento in poi i match daranno delle sensazioni diverse, io sono solo più fortunato ad aver già fatto queste esperienze. A prescindere da quello che accadrà nei prossimi giorni, sono molto soddisfatto della mia stagione; è stata molto costante e ho fatto tanti quarti, semifinali e finali. Per me questa è la cosa che conta di più, vuol dire che sto crescendo e che sto lavorando bene. Tre anni fa facevo ottavi e qualche quarto, poi ho aggiunto qualche semi, quest’anno ho fatto un altro piccolo passo in avanti. Ho fatto progressi importanti e questo è quello per cui sto lavorando”.