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Caso Boccia, Sangiuliano risponde alle accuse: “Non mi dimetto, io come Salvini e Franceschini”

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Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha rilasciato alcune dichiarazioni a La Stampa, tornando a parlare del caso Boccia. Ecco le sue parole:

“Non capisco come si possano chiedere le mie dimissioni, non ho fatto nulla di male, né a livello giuridico, né a livello istituzionale. Nelle trasferte tra giugno, luglio e agosto ho pagato tutto io con la mia carta di credito personale. Pubblico tutto, ricevute ed estratti conto relativi a tutti i posti in cui siamo stati insieme, da Taormina a Polignano, da Sanremo a Milano. Solo a Riva Ligure il sindaco ha insistito per pagare tutto lui e siamo stati suoi ospiti. In alcuni casi poi, a saldare l’hotel sono state le società organizzatrici dei vari festival letterari in cui il ministro è stato invitato”.

Poi, prosegue: “Le prenotazioni non le ha fatte la segreteria del ministero, ma io direttamente dal pc o dall’Ipad. Per quanto riguarda l’utilizzo dell’auto blu, che è un’auto con tutela dei carabinieri, che devo usare per ogni spostamento per ragioni di sicurezza, lei ci è salita sempre e solo con me, mai da sola. Sempre per brevi tragitti, magari verso la stazione. Cosa credete che facesse Salvini con la Isoardi? E poi con la Verdini, anche prima di stabilizzare la loro relazione? E Franceschini con la De Biase, prima che diventasse sua moglie?”.

Tuttavia, come sottolinea lo stesso quotidiano, questo paragone suona come l’ammissione di un rapporto privato tra lui e Maria Rosaria Boccia, al quale Sangiuliano così risponde:

“È il motivo per cui abbiamo bloccato la sua nomina come consigliera per i grandi eventi. Aveva il curriculum e le carte in regola per svolgere quel ruolo, ma quando la nostra reciproca stima professionale è diventata un fatto privato, io per primo ho ritenuto di dover fermare tutto. Dovrebbero applaudirmi per questo. Escludo che abbia ricevuto materiale sensibile o legato ai dispositivi di sicurezza del G7, le cose che ha pubblicato sui social erano già uscite sui giornali e non hanno carattere di riservatezza. Del resto, la gestione della sicurezza non spetta al ministero della Cultura, ma a quello dell’Interno e, in questo caso, alla prefettura di Napoli. Nella mail inviata dal direttore del Parco archeologico di Pompei non c’è nulla che metta a rischio la sicurezza, ma Zuchtriegel, che ha fatto un ottimo lavoro, ha interpretato male, è stato più realista del re, non era necessario mettere Boccia in copia. Il G7 si farà regolarmente a Napoli e a Pompei e io parteciperò senza imbarazzi. Se faranno domande, risponderò che siamo lì per parlare di cultura e amen”.

Infine, alla domanda se sia sicuro che sui social della donna non apparirà nulla di compromettente, egli replica:

“Nessun documento sensibile, nessun video, al massimo qualche foto privata, ma nulla di più o qualche messaggio della chat di WhatsApp con i cuoricini, non c’è altro”. A Meloni dice: “Io sono una persona perbene, non ho fatto nulla di sbagliato, non ho infranto regole. Mi chiedo come si faccia a chiedere le mie dimissioni per questa vicenda costruita sul gossip quando ci sono altri ministri o membri del governo che hanno situazioni molto più complicate della mia. La cosa si è interrotta e basta, non c’è altro da dire”.

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Caivano, i cittadini chiedono il rifacimento delle strade: la situazione

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Sono mesi ormai che il comune di Caivano è abbandonato al proprio destino, con segnalazioni sempre più frequenti da parte dei cittadini riguardo lo stato in cui versano molte strade della cittadina.

Al momento la situazione più delicata riguarda via Cuoco incrocio via Mario Pagano, dove sono circa tre mesi che l’asfalto presenta buche a cui nessuno mette una toppa, con il pericolo che prima o poi ci scappi il morto.

Infatti, come testimoniano le immagini, la strada della suddetta via appare alquanto dissestata e andrebbe chiusa per iniziare i lavori di rifacimento del manto stradale. Tuttavia ad oggi, non sono stati presi provvedimenti di alcun tipo da parte degli organi competenti, con Caivano che resta in balia di un’amministrazione assente per quanto concerne i bisogni della comunità, con la speranza che tale situazione si risolvi al più presto.

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“Operazione San Gennaro”, il Santo Patrono in tre “miracoli” con workshop e una mostra fotografica

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“Operazione San Gennaro”: richiama il famoso film di Dino Risi con Totò e Nino Manfredi il progetto pensato dal fotoreporter Stefano Renna e da lui curato in collaborazione con l’associazione culturale Kaos 48, che prevede tre “miracoli” dedicati al santo patrono di Napoli con workshop e una mostra fotografica.

Il progetto – che partirà il 19 settembre, giorno in cui si celebra il culto di San Gennaro – ha lo scopo di far sperimentare ai partecipanti le proprie capacità sul campo guidati da esperti fotografi. Il primo appuntamento (che si svolgerà, come gli altri, presso AreaLab35, in via Giovanni Porzio, 4 al Centro direzionale) sarà dal 18 al 22 settembre con San Gennaro “Pensaci su”, dedicato al secondo miracolo – quello tanto atteso dai napoletani – con il prodigio dello scioglimento del sangue (il 19) custodito nell’ampolla che viene mostrata ai fedeli tre volte l’anno.
Dal 13 al 17 dicembre sarà la volta di San Gennaro “Aiutaci tu”, che riguarderà invece il terzo miracolo, che cade ogni anno il 16 dicembre (a ricordare quando il sangue del martire si sciolse e la città fu salvata dall’eruzione del Vesuvio del 1631). Terza ed ultima tappa, dal 2 al 6 maggio, con “Il sangue in mostra”, un’esposizione che si riferisce al miracolo della prima domenica di maggio, che quest’anno sarà il 4, con la storica processione delle statue dei santi compatroni.
I workshop (che avranno una durata di due giorni di teoria e uno di pratica, oltre a due giorni di incontro liberi) sono destinati a fotografi semi professionisti, professionisti o semplici curiosi con una preparazione base nella fase di ripresa. Al termine una giuria qualificata di giornalisti, tecnici e professionisti della fotografia e dell’arte selezionerà i lavori più meritevoli, che verranno poi esposti presso il centro culturale e laboratorio AreaLab35 e Kaos 48 per la creazione di una mostra-evento, che sarà oggetto di una manifestazione pubblica a completamento delle attività.

«Napoli è una città ricca di figure di riferimento che la “proteggono” – spiegano Fabrizio Scomparin e Stefano Nasti, fondatori di Kaos 48 – Tra queste San Gennaro è senza dubbio la più importante. Il santo patrono dei napoletani è al centro di tre miracoli annuali, eventi che suscitano gioia o preoccupazione a seconda del loro esito. Per questo abbiamo deciso di abbracciare immediatamente il progetto quando Stefano Renna ce lo ha proposto. Kaos 48 desidera celebrare questo fenomeno esplorandolo non solo dal punto di vista religioso, ma anche sociale e artistico. L’obiettivo è continuare a intrecciare i frammenti della città, collegando via Duomo con la sua imponente cattedrale al Centro direzionale, sede della nostra associazione. Un percorso che riflette il nostro impegno nella “rigenerazione urbana”, unendo tradizione e modernità per creare una Napoli sempre più viva e inclusiva».

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Pompei confermata come tappa del prossimo G7 della Cultura: l’annuncio

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Il sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio, ha annunciato all’ANSA la tappa nel comune vesuviano del G7 della Cultura.

Pertanto, il primo cittadino si dice “molto soddisfatto” e quindi, salvo condizioni meteo avverse, le delegazioni del G7 visiteranno il 20 settembre gli scavi, dove si terrà anche il concerto della Nuova Orchestra Scarlatti e la cena nella Palestra Grande. Da confermare, invece, il concerto di Andrea Bocelli.

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