Il procuratore capo di Napoli, Nicola Gratteri, ha incontrato la stampa dopo un’operazione condotta dai carabinieri del Comando Provinciale di Caserta sotto il coordinamento della Dda di Napoli. Ecco le sue parole:
“Non penso che questo governo possa permettersi sul piano del consenso popolare ed elettorale di pensare a un indulto. C’è un problema di esecuzione penale che andrebbe rivista, ma non è un argomento tanto di moda, tanto che sento parlare anche a livello parlamentare di indulti e amnistie. Sono argomenti molto pericolosi ed io penso che uno dei motivi delle rivolte che ci sono quasi quotidianamente nelle carceri è proprio questo, ovvero annunciare cose che poi non si realizzeranno”.
Poi prosegue: “Bisognerebbe accelerare le procedure per spostare dalle carceri i giovani tossicodipendenti che hanno commesso reati a causa della loro tossicodipendenza. Poi bisognerebbe costruire nuove Rems, prendendo le strutture nella disponibilità dell’Agenzia dei beni confiscati che stanno cadendo a pezzi e ristrutturarle per metterci i malati di mente. In questo modo, con i tossicodipendenti nelle comunità terapeutiche e i malati di mente nelle Rems, si risolverebbe in parte il problema, nell’attesa che qualcuno decida di costruire nuove carceri”.
Infine conclude: “Ogni volta che si chiedono nuove carceri la risposta è sempre che ci vogliono sette anni per ultimarle, ma se non si inizia i tempi non si accorceranno mai”.