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POLITICA

Vesuvio, il Presidente Raffaele De Luca chiede aiuto ai sindaci per la tutela del Parco

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La richiesta ai sindaci della zona di rafforzare i controlli sul territorio, salvaguardando così le aree protette.

È quella inviata dal presidente dell’ente parco nazionale del Vesuvio, Raffaele De Luca, ai primi cittadini dei tredici comuni che compongono la struttura.

“In qualità di presidente – dice De Luca – ho ritenuto indispensabile inviare una comunicazione ufficiale ai sindaci dei comuni del Parco e ai commissariati di polizia per richiedere un rafforzamento immediato delle attività di controllo, già in corso grazie all’impegno del reparto carabinieri parco nazionale del Vesuvio. Il mio appello è volto a garantire una vigilanza rigorosa su tutte le attività commerciali, di intrattenimento e di ristorazione che si svolgono lungo la via Provinciale che conduce al gran cono e lungo la rete sentieristica del parco”.

A spingere De Luca sono state, come si legge in una nota diramata dall’ufficio stampa dell’ente, “le recenti segnalazioni pervenute, insieme a diverse denunce pubblicate sui social media, che evidenziano con forza l’urgenza di intervenire per assicurare che tutte le attività svolte all’interno del parco rispettino scrupolosamente le normative vigenti e contribuiscano alla salvaguardia di questo prezioso territorio”.

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Caivano

Caivano, la palestra dell’I.C. “Milani” torna in sicurezza ad Ottobre ma l’inizio del campionato di Pallavolo forse slitta

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Dopo la tempesta torna il sereno. All’indomani delle tante proteste delle associazioni sportive indoor del territorio, supportate anche dalla nostra testata, finalmente l’Amministrazione comunale, capeggiata dalla terna commissariale prefettizia, si decide a rispondere alle esigenze della comunità, infatti sembra che il problema, almeno quello legato alla pallavolo, sia stato risolto. Queste le parole della dirgenza della Phoenix Volley Caivano:

“Il giorno 10/09/2024 si è tenuto un incontro con le Istituzioni Comunali sul tema sicurezza palestre scolastiche; un confronto schietto, durante il quale abbiamo fatto presente tutte le nostre preoccupazioni riguardo questa situazione di incertezza sull’utilizzo delle strutture comunali e con nostro sommo compiacimento abbiamo riscontrato molta sensibilità sull’argomento. Non sappiamo se effettivamente riusciremo a non compromettere l’inizio della stagione sportiva agonistica, ma di certo possiamo affermare che Il Prefetto Filippo Dispenza, il sovraordinato Ing. Giuseppe Russo e tutta la struttura Comunale si sono impegnati affinché si possa cominciare ad utilizzare in sicurezza la palestra della I.C. “Milani” per gli inizi di Ottobre e soprattutto per fare in modo che in futuro non vi siano più problematiche del genere.
Noi saremo a completa disposizione per una proficua collaborazione affinché nessun dettaglio
venga trascurato per la sicurezza di tutti. Nel nostro piccolo non possiamo che essere soddisfatti della quadra raggiunta, speriamo di poter riprendere presto le nostre sfide sul taraflex della Don Milani con l’auspicio di poter portare alla ribalta il nome di Caivano per meriti sportivi”.

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POLITICA

Giorgia Meloni rimuove la Polizia dal suo ufficio, teme la presenza di spie e complottisti

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È diventato un caso la sicurezza interna a Palazzo Chigi, e in particolare al piano della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Il caso è nato da un articolo pubblicato ieri mattina dal quotidiano La Stampa, che ha scritto di una nuova disposizione, disposizione che allontanerebbe gli ufficiali di polizia dal piano o dalle stanze attigue a quella della stessa Presidente. Mai era accaduta una cosa simile nell’intera storia Repubblicana.

All’ora di pranzo è arrivata la smentita dell’ufficio stampa di Chigi: «Non è cambiato nulla. La polizia rimane al primo piano. Non cambia il dispositivo di sicurezza», ha detto il capo ufficio stampa, Fabrizio Alfano. «L’unica variazione che potrebbe aver innescato questa assurda ricostruzione è il fatto che la premier ha fatto presente al direttore dell’Ispettorato di Palazzo Chigi di rivalutare la presenza di un agente di polizia destinato esclusivamente agli accompagnamenti in ascensore».

In seguito alla smentita però Pietro Colapietro, segretario generale del sindacato di polizia Silp Cgil, ha affermato di aver «verificato che le poliziotte e i poliziotti in servizio a Palazzo Chigi sono stati allontanati dal piano dove si trovano gli uffici della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, probabilmente per mancanza di fiducia, smentendo in questo modo lo stesso ufficio stampa della Premier. Meloni sul suo piano vorrebbe soltanto la scorta, ma non può essere lei a decidere chi e come deve garantire la propria sicurezza. Si tratta di una cosa gravissima».

L’opposizione chiede chiarezza sulla vicenda. Per Debora Serracchiani (Pd) la Premier considera «spioni» gli agenti e li «allontana dal primo piano perché non si fida, ma forse le andrebbe spiegato meglio il ruolo che svolge la Polizia».

«Togliere gli agenti di polizia dall’ascensore dedicato del premier è un atto gravissimo».– attacca Matteo Renzi -. Dura anche una nota dei Cinque Stelle: «Dopo il complotto della magistratura denunciato da Crosetto, dopo quello estivo made in Sallusti contro Arianna Meloni, dopo quello contro Sangiuliano, oggi è il turno del complottismo contro i poliziotti. Meloni non può governare nell’ossessione dei nemici immaginari».


(fonte: thegap_media)

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POLITICA

Il neo Ministro della Cultura Alessandro Giuli: “Per nulla offeso dall’atto di Sangiuliano sulle nomine”

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“Non mi sento affatto offeso dalle scelte fatte dell’ex ministro Sangiuliano che mi ha preceduto”.

Così il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, alla Camera rispondendo a una interrogazione di Iv sulla recente nomina dei componenti della Commissione Ministeriale per la concessione di contributi per progetti cinematografici da parte dell’ex ministro Sangiuliano.

“Giova evidenziare a noi tutti alcune imprecisioni contenute nel quesito degli interroganti: con il decreto ministeriale del 6 settembre 2024 è stata infatti disposta la nomina di 15 personalità, e non 18, della commissione di esperti” ha sottolineato Giuli in Aula alla Camera. Inoltre, ha aggiunto, “occorre evidenziare come l’individuazione dei 15 esperti sia stata naturalmente ispirata dalla ricerca di una variegata e comprovata qualificazione professionale nel settore, così come richiesto dalla normativa. Tra i 15 esperti con profilo curriculare di alto livello cito ad esempio uno, e primo fra tutti, quello di Paolo Mereghetti, autore del più celebre dizionario dei film realizzato in lingua italiana, tutt’altro che identificabile come un cliente del ministro Sangiuliano”.

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