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Cronaca

Terra dei Fuochi, servizi di controllo in tutta l’area metropolitana

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Proseguono gli specifici servizi di vigilanza e prevenzione in Terra dei fuochi, ulteriormente intensificati nell’attuale periodo estivo, su disposizione del Prefetto di Napoli, Michele di Bari.
I controlli congiunti degli uomini e dei mezzi del contingente “Strade sicure” dell’Esercito italiano, delle Polizie locali e della Polizia Metropolitana sono stati concentrati su tutte le aree del territorio, dal nolano al litorale domizio, e in particolare intorno ai territori dei comuni di Giugliano, Mugnano, Caivano, Acerra, Afragola, Brusciano, Saviano e nel capoluogo.

Sono stati sequestrati 6 veicoli, effettuate 2 le denunce nonché comminate sanzioni amministrative per circa 180000 euro.
Inoltre sono state poste sotto sequestro 2 attività e aree dell’estensione di 1000 mq.

Le Forze dell’ordine sono altresì impegnate in un vasto monitoraggio per verificare nuovi siti di sversamento di rifiuti e/o l’incremento di quelli già censiti, al duplice fine di orientare i controlli lungo le direttrici del trasporto illecito e di segnalare agli enti territoriali gli accumuli di materiali per la rimozione.

Le pattuglie sul territorio sono mobilitate anche nel rafforzamento della cooperazione con i Vigili del fuoco e ciò ha consentito, in diversi casi – ad Acerra, Nola, Caivano e presso il campo nomade adiacente l’Asi di Giugliano – di segnalare tempestivamente situazioni di principio di incendio e garantire la messa in sicurezza delle aree nonchè un pronto intervento degli operatori per lo spegnimento delle fiamme, limitando le emissioni di fumi.

Nel corso dei controlli attivi sul perimetro del sito di via Carrafiello, a Giugliano, una pattuglia dell’Esercito Italiano è anche intervenuta per un’emergenza sanitaria riguardante una bimba rom che lamentava problemi respiratori, attivando prontamente i necessari soccorsi.

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Cronaca

Milano, spara il fratello alla gamba durante una lite: 46enne in manette

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La Polizia di Milano ha eseguito un’ordinanza cautelare applicativa degli arresti domiciliari con adozione dei mezzi elettronici nei confronti di un cittadino italiano, 46 anni, accusato dei reati di lesioni personali gravi pluriaggravate e porto abusivo in luogo aperto al pubblico di arma comune da sparo. 

Era lo scorso 7 maggio quando l’uomo avrebbe estratto una pistola e ferito il fratello 32enne al culmine di una lite, avvenuta all’interno del cortile condominiale. Pertanto il ferito fu portato d’urgenza all’ospedale San Carlo di Milano, dove è stato ricoverato in codice rosso riscontrando la frattura del femore. L’uomo, difatti, è stato sottoposto a un intervento chirurgico ed è rimasto ricoverato per circa 40 giorni.

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Cronaca

Perù, bus di turisti si schianta durante un’escursione: ferite 30 persone

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Attimi di paura in Perù, dove stamane un autobus si è schiantato mentre scendeva dall’antica cittadella Inca di Machu Picchu. In particolare, sono rimasti gravemente feriti tredici italiani e altri turisti a bordo del mezzo.

Stando alle prime informazioni, l’autista avrebbe perso il controllo del veicolo precipitando dalla strada di montagna a zigzag, che collega il sito storico con la città turistica di Aguas Calientes, scivolando per circa 15 metri. In totale ci sono 30 turisti feriti. 

Ecco quanto riferito dalla Farnesina in una nota:

“L’ambasciata d’Italia a Lima, in stretto raccordo con la Farnesina, si è attivata per fornire la massima assistenza consolare ai connazionali ed è in contatto con i familiari”.

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Cronaca

Concorso in corruzione, la Procura chiede 4 anni e mezzo per il patron della Salernitana Iervolino

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Guai seri per il patron della Salernitana, Danilo Iervolino, accusato di corruzione in relazione ad un accordo per favorire la scissione di un patronato.

Contestualmente, il Pm di Napoli Henry John Woodcock ha chiesto cinque anni di reclusione per Francesco Cavallaro, segretario generale Cisal, e quattro anni e mezzo proprio per Danilo Iervolino. Chiesta invece l’assoluzione per l’avvocato Fimmanò.

Secondo l’accusa, nel 2019, in cambio del parere favorevole del ministero del Lavoro alla scissione del patronato Encal-Inpal, Cavallaro avrebbe ottenuto l’assunzione del figlio presso l’Università telematica Pegaso, allora di proprietà di Iervolino. Dalle indagini è peraltro risultata una serie di favori scambiati tra i due.

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