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Salute

‘Estate in salute’, i consigli del Cardarelli di Napoli su allergie e infezioni

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Seconda puntata della miniserie “Estate in salute – consigli per stare bene” pensata dal Cardarelli di Napoli per tutelare le persone più fragili in questo particolare periodo dell’anno, in cui temperature e sovraffollamento rappresentano un’insidia per tanti.

L’ospedale partenopeo dedica una video pillola al tema delle allergie e delle infezioni, accessibile a tutti attraverso il proprio canale YouTube (https://youtu.be/FpNos1YXi3g).

Dopo il focus su caldo e anziani con Maria D’Avino, direttrice dell’Uoc “Medicina ad indirizzo geriatrico”, a parlare è Andrea Del Mastro, allergologo ed immunologo, responsabile dell’Uos Immunologia e Malattie Disreattive dell’ospedale partenopeo, che fa capo all’Uoc di Medicina Interna 1.
“In caso di allergia a polline e muffe – spiega Del Mastro – il consiglio è cercare di seguire i calendari pollinici, evitare di soggiornare all’aperto per troppo tempo in occasione di giornate molto ventilate ed indossare sempre mascherine nelle attività di giardinaggio”. Se la minaccia proviene invece dagli ambienti interni, con allergeni come gli acari della polvere, allora è importante “dotarsi di condizionatori che consentano un mantenimento della temperatura tra il quaranta e il cinquanta per cento” e che soprattutto abbiano “il filtro antiallergico Hepa”. Da non sottovalutare poi l’allergia al veleno di imenotteri come vespe e calabroni. “E’ fondamentale in questo caso portare sempre con sé i farmaci d’urgenza prescritti dallo specialista e seguire le istruzioni date al momento della visita”.
Per chi soffre di allergie alimentari, il suggerimento è duplice: “In valigia non deve mancare un elenco degli allergeni diagnosticati al momento della visita ma bisogna anche dotarsi dei farmaci d’urgenza prescritti dall’allergologo in caso di necessità”. E per coloro che sono in vacanza all’estero? “Può essere utile una copia tradotta dell’elenco di allergeni – sottolinea lo specialista -, così come è opportuno informare i compagni di viaggio riguardo le misure da adottare in caso di emergenza”. Ma è importante anche la prevenzione. Per Del Mastro “occorre evitare una serie di comportamenti che possono favorire il precipitare di fenomeni di anafilassi, come ad esempio l’ingestione di alimenti ricchi di stamina”. Su tutti, frutta di stagione e cioccolata. E, naturalmente, “evitare l’abuso di alcolici”.
Ci sono, infine, le infezioni: che non vanno mai in vacanza.
Anzi. “In estate, per il clima caldo umido e le condizioni di sovraffollamento, possono aumentare”, evidenzia l’allergologo immunologo del Cardarelli. E’ il caso dell’Herpes zoster, responsabile del Fuoco di Sant’Antonio, che “presenta una maggiore incidenza proprio in estate”. “Può dare manifestazioni anche gravi – evidenzia Del Mastro -, soprattutto in soggetti con la compromissione del sistema immunitario o patologie debilitanti predisponenti. Per tutti questi casi – conclude – è disponibile al giorno d’oggi un vaccino efficace e sicuro che consente, fatto per tempo, di ridurre questo rischio”.


(fonte: Ansa)

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Attualità

In Campania 1.800 morti l’anno per cirrosi e tumore al fegato

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Dalla programmazione sanitaria all’importanza dell’alimentazione, dagli effetti dell’alcol nei giovani alle terapie in essere.

Le malattie epatiche rappresentano una sfida cruciale per la salute pubblica e possono essere prevenute attraverso interventi mirati fin dalla giovane età.
Di questo e altro si parlerà durante il corso di aggiornamento “L’epatologia nel terzo millennio”, la cui dodicesima edizione è in programma all’Archivio di Stato di Napoli il 29 e 30 novembre.

L’evento è promosso dall’ospedale evangelico Betania, responsabile scientifico il dottor Ernesto Claar (direttore dell’unità operativa di Epatologia del nosocomio).

La Campania, da ciò che spiegano i promotori, paga storicamente un prezzo altissimo alle malattie del fegato: 1.800 decessi l’anno per cirrosi epatica o tumore al fegato, 1.200 nuovi casi di tumore al fegato nel solo 2021 e 73 milioni di euro spesi per l’assistenza ospedaliera, sono alcuni dei dati più significativi che riguardano la regione.
“Il focus di quest’anno è ancor più multidisciplinare – chiarisce Claar – sempre nell’ottica di divulgare il progresso scientifico e l’avanzamento tecnologico in epatologia e far comprendere quanto le malattie epatiche rappresentino una sfida cruciale per la salute pubblica e possono essere oggetto di prevenzione fin dalla giovane età”.
La vera epidemia del terzo millennio è inoltre la malattia da fegato grasso (steatosi epatica) associata alla sindrome metabolica (obesità, diabete, alterato assetto lipidico); il 65% dei diabetici e l’80% degli obesi ha “malattia da fegato grasso” che, troppe volte, evolve inconsapevolmente in cirrosi epatica oppure in tumore al fegato. Il soggetto affetto da steatosi epatica con infiammazione (steatoepatite) ha un rischio cardiovascolare ed un rischio di sviluppare tumore al fegato enormemente più alto. La mancata consapevolezza dei danni procurati dall’alcol rischia di produrre danni irreparabili.

Emanuele Scafato, direttore dell’osservatorio nazionale alcol-centro Oms per la ricerca sull’alcol spiega che “l’impatto dell’uso di alcolici in Italia determina costi sociali e sanitari che sono il frutto della diffusa disinformazione sui danni che l’uso di vino, birra, superalcolici, amari, qualunque bevanda alcolica causa in vaste fasce di consumatori, prevalentemente le più vulnerabili come i minori e gli adolescenti, i giovani, le donne e gli anziani”.

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Salute

Avellino, l’equipe del Moscati festeggia i 350 interventi di chirurgia robotica eseguiti in Urologia

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L’Unità operativa di Urologia dell’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino festeggia i 350 interventi eseguiti con l’ausilio del robot da Vinci.

Infatti, a distanza di due anni dall’introduzione nelle sale operatorie della città ospedaliera del top della chirurgia mininvasiva, il Direttore dell’Unità operativa di UrologiaVittorio Imperatore, ha brindato ieri con la sua equipe al termine del 350esimo intervento effettuato.

Ecco il commento del primario Imperatore:

“Un traguardo significativo che ho voluto condividere con tutta la squadra dell’Urologia, un reparto che sta crescendo ogni giorno, grazie alla professionalità di chi vi lavora a tutti i livelli, e alla disponibilità della Direzione strategica che riesce a metterci a disposizione strumentazioni all’avanguardia e macchinari di alta tecnologia. Un impegno comune che sta avendo un diffuso riconoscimento, tant’è che nel nuovo Programma Nazionale Esiti l’Unità operativa di Urologia dell’Azienda Moscati è risultata quarta in Campania per diverse aree di intervento chirurgico e quinta per gli interventi alla prostata”.

Rincara la dose il Direttore generale Renato Pizzuti, che ha così dichiarato:

“L’introduzione della robotica nella nostra Azienda si conferma una scelta appropriata, visti i riscontri in termini di numero di interventi effettuati non solo dall’Urologia, ma anche dalla Chirurgia Generale, Toracica e Oncologica e, da qualche tempo, dalla Ginecologia. Ma soprattutto per i vantaggi che porta ai pazienti, che devono essere sempre posti al centro di ogni azione che implica cambiamenti e dai quali non va mai distolto lo sguardo”.

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Attualità

Forum Napoli, intelligenza artificiale nuova frontiera della biologia

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La relazione di Mario Plebani, docente emerito di biochimica clinica e biologia molecolare presso l’Università di Padova, ha chiuso i lavori del convegno promosso dalla Federazione Nazionale dell’Ordine dei Biologi dal titolo “Il laboratorio del futuro-tecniche ed innovazioni” che si è svolto il 23 e 24 ottobre alla Mostra d’Oltremare.

Il tema è stato l’evoluzione della figura del biologo e dei laboratori che nel 2024 riescono a offrire maggiori risposte nel campo della diagnostica, della prevenzione di malattie come il cancro, e della ricerca.

Ad aprire i lavori del convegno Vincenzo D’Anna, presidente Fnob.
L’evento organizzato dalla biologa Antonietta Foggiano si è articolato in varie sessioni della laboratoristica: genetica, microbiologia, patologia, gestione della patologia, sistemi di qualità. Una sessione è stata dedicata alla virologia, alla microbiologia e in particolare ai microorganismi farmaco resistenti. Nella prima giornata si è discusso tra gli altri dei poct, i dispositivi di autoanalisi.
Nella giornata conclusiva protagonista il dna, in particolare si è parlato di genetica ed epigenetica, la scienza che si occupa dello studio di tutte quelle modificazioni ereditabili che portano a variazioni dell’espressione genica senza però alterare la sequenza del dna.
Tema centrale del convegno l’ Intelligenza Artificiale, il cui impiego ha già segnato la svolta nelle varie branche della medicina e della biologia.
 Tra i relatori Antonio Novelli, direttore Uoc Lab di genetica medica presso l’ospedale Bambino Gesù di Roma, Mariarosaria Capobianchi docente Unicamillus di Roma, Marcello Meledandri, direttore del dipartimento dei Laboratori Asl Roma 1, Pierangelo Clerici, presidente Fismelab.


(fonte: Ansa)

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