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Pozzuoli, flop asilo nido da 108 posti: l’Amministrazione manda indietro il finanziamento dei fondi PNRR

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A dicembre 2023 l’amministrazione guidata dal sindaco Manzoni aveva presentato un progetto per un asilo nido da 108 posti, al complesso “Santa Lucia”, della scuola Artiaco, da finanziare attraverso la redistribuzione dei fondi PNRR. A progetto approvato però, dopo fumose esternazioni condivise a mezzo social, la stessa amministrazione ha deciso di cestinare l’idea dell’asilo nido e mandare, di fatto, indietro il finanziamento. 

«Quello che è accaduto ha dell’imbarazzante – dichiarano i consiglieri di opposizione Del Vaglio, Iasiello, Ismeno, Sebastiano e VolpeUna condizione che mette in risalto l’assenza di programmazione da parte di questa amministrazione. Si cestina un progetto di circa due milioni di euro, per 108 minori del nostro territorio, perché la struttura che era stata prevista di punto in bianco non diventa più disponibile e perché, a fronte di un asilo nido di 108 posti, l’amministrazione ha scelto di non prevedere i fondi per la gestione».

L’immobile che doveva ospitare l’asilo nido, infatti, è stato individuato per la redistribuzione dei plessi scolastici, a discapito della struttura educativa che avrebbe ospitato oltre cento bambini. 

Un vero peccato per le famiglie di Pozzuoli, in un momento che richiederebbe tutti gli sforzi possibili per il sostegno alla genitorialità.

«Una condizione che ha del paradossale – continuano i consiglieri di opposizione – considerando anche che una consigliere comunale di maggioranza, presidente della Commissione PNRR, aveva anche annunciato in pompa magna sui social la presunta “vittoria” dell’amministrazione e personale. A fronte di un tale imbarazzo ci sarebbe solo da rassegnare le dimissioni o quantomeno chiedere scusa alla città per aver dato un’informazione così sbagliata. Com’è possibile che all’interno di una maggioranza la mano destra non sappia cosa fa la mano sinistra. Intantoconcludono i Consiglieri Del Vaglio, Iasiello, Ismeno, Sebastiano e Volpe –  la nostra città perde un’altra opportunità per l’incapacità di programmare e governare alcuni processi. Un vero peccato, soprattutto in questa fase storica».

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