Ha lottato con tutte le sue forze, ma alla fine non ce l’ha fatta. Stiamo parlando di Ettore Crò, biker di 53 anni e padre di due figli, morto 20 giorni dopo il ricovero seguito alla sparatoria nella quale è rimasto ferito al Festival Internazionale del Sordo.
L’episodio si consumò il 14 luglio scorso a Capaccio Paestum, in provincia di Salerno, e nel corso del raid fu colpito da 5 proiettili calibro 9 di cui tre al torace, uno alla clavicola e uno all’addome. Nonostante gli immediati soccorsi e il trasporto all’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno, le sue condizioni sono parse subito disperate.
Pertanto la Procura della Repubblica di Salerno ha aperto un’inchiesta, con le forze dell’ordine che hanno individuato e fermato i presunti responsabili: si tratta di due fratelli non udenti e originari di Qualiano, G.C. e R.C., che dopo essersi resi irreperibili dopo i fatti, si sono presentati stanotte dai carabinieri della Tenenza di Scafati per costituirsi.
Al momento i due fratelli sono stati arrestati per tentato omicidio plurimo e detenzione e porto abusivo di armi da sparo. Ecco il cordoglio dell’intera comunità, con l’ENS di Napoli che ha così scritto in una nota:
“Esprimiamo profondo dolore per la prematura scomparsa del nostro socio Ettore Cro’. Il nostro pensiero va alla famiglia Cro’ in questo momento di grande tristezza. Siamo vicini a voi con affetto e solidarietà, condividendo il dolore per una perdita così grave”.