Cronaca

Ischia, ucraina trovata morta in una scarpata: il compagno resta in carcere

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Dovrà restare in carcere Ilia Batrakov, accusato di maltrattamenti alla compagna ucraina morta dopo una notte di stenti ad Ischia lo scorso 14 luglio (leggi qui).
Il Tribunale del Riesame di Napoli – Sezione XII feriale – ha confermato la misura della custodia in carcere per il 40enne cittadino russo nei cui confronti, la mattina del 15 luglio scorso, i Carabinieri della Compagnia di Ischia diedero esecuzione al decreto di fermo di iniziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica di Napoli nell’ambito delle indagini condotte dalla IV Sezione “Tutela delle fasce deboli della popolazione”; al russo viene anche contestata l’aggravante di aver commesso il fatto in danno di persona con problematiche psichiatriche e con crudeltà.
Marta Maria Ohryzko fu ritrovata senza vita in una scarpata nel comune di Barano, su segnalazione di Batrakov che raccontò che la donna dopo un litigio si era allontanata dalla roulotte in cui vivevano insieme.
I carabinieri accertarono che la 33enne ucraina si era fratturata una caviglia nella caduta ed aveva più volte chiesto aiuto al suo compagno col telefonino; la donna, dopo una nottata di sofferenze, è probabilmente deceduta per le conseguenze di un attacco di epilessia, di cui soffriva.
Le indagini sul caso sono tuttora in corso, in attesa degli esiti completi dell’esame autoptico.

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