La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha chiesto l’esecuzione di misure cautelari per 29 agenti (15 in servizio a Secondigliano, 13 al carcere di Santa Maria Capua Vetere e uno ad Avellino), ritenuti coinvolti nella vicenda relativa alle violenze commesse dai poliziotti penitenziari ai danni dei detenuti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere il 6 aprile 2020.
Tuttavia la richiesta presentata dagli inquirenti è stata respinta dal Gip Alessia Stadio, con conseguente ricorso degli stessi al Tribunale del Riesame di Napoli. Ecco quanto dichiarato all’Ansa dal presidente dell’USPP Giuseppe Moretti e dal segretario regionale Ciro Auricchio:
“Come sindacato abbiamo sempre creduto nella giustizia; tuttavia i provvedimenti chiesti appaiono incomprensibili, considerato che sono passati 4 anni e mezzo dall’evento in questione e la Polizia penitenziaria destinataria dei provvedimenti, in questo tempo ha lavorato con professionalità e zelo per l’ assolvimento dei propri compiti istituzionali”.