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Scandalo sessuale ad Afragola, spuntano le chat sulle violenze dei frati: “Mai avrei voluto si giungesse a questo”

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Si infittisce lo scandalo a sfondo sessuale in quel di Afragola, in provincia di Napoli.
Nella mattinata di ieri, 1 agosto, due frati così come altre 4 persone sono stati arrestati (leggi qui) dai carabinieri di Afragola, nell’ambito di indagini condotte dalla Procura di Napoli Nord.

I quattro, insieme ad uno dei religiosi, sono ritenuti coinvolti in una rapina in abitazione (con tanto di porta sfondata e inquilini presi a colpi di mazze da baseball) avvenuta lo scorso 26 aprile nel comune afragolese. Secondo quanto accertato dai militari, le due vittime della rapina erano due collaboratori dei frati, tra cui un migrante, che sarebbero stati costretti “a subire atti sessuali”. Durante la rapina, ed è questo che ha innescato dubbi sul movente, sono stati presi di mira solo i cellulari, uno dei quali sottratto e l’altro rimasto nelle mani del proprietario, che ha opposto resistenza.

Il carcere è stato disposto per il parroco della Basilica Pontificia di Sant’Antonio da Padova di Afragola (Napoli), padre Domenico Silvestro, accusato di violenza sessuale, e per padre Nicola Gildi, 55 anni, all’epoca dei fatti ad Afragola, a quest’ultimo vi si contesta la rapina aggravata in concorso e anche la violenza sessuale.

Il timore dei due religiosi di poter essere denunciati scaturisce da una lettera redatta dai legali delle due vittime e indirizzata proprio a loro. Nella lettera si evidenziavano gli abusi sessuali ai quali erano stati costretti dai due francescani in cambio di assistenza di carattere sociale.

Il racconto di una delle due vittime, in sede di querela, ha dell’inquietante: “Era il 2016 quando ho incontrato padre Gildi in una chat per incontri“, da lì una serie di rapporti sessuali con il parroco in cambio di genere alimentari, sigarette, etc. “Il frate non si limitava ad avere rapporti sessuali con me, ma chiedeva di trovare altri ragazzi disponibili”.
“Sono cose che avvenivano almeno una volta al mese – continua una delle vittime -, i ragazzi che venivano a queste orge venivano invitati tramite app di incontri. Pagavo di tasca mia questi ragazzi, prelevando il denaro proprio dalla paga che ricevevo dai frati”.

I due autori materiali del raid sono: Danilo Bottino, 20 anni, e Biagio Cirillo, che ne ha compiuto proprio ieri 19, il primo con precedenti, l’altro incensurato. Antonio Di Maso, imprenditore 43enne, è invece accusato di avere fatto da intermediario tra il frate mandante e l’organizzatore della rapina che sarebbe Giuseppe Castaldo, 52 anni, come Di Maso imprenditore di Afragola, ma, secondo gli inquirenti, in contatto con la criminalità organizzata di Marigliano.
A Castaldo, a ridosso degli eventi criminali, padre Gildi scrive: “Carissimo Giuseppe ti ringrazio per questo tuo impegno nei confronti dei frati, io sono mortificato, perché mai avrei voluto che si giungesse a questo. Ti chiedo perdono e ti assicuro la mia preghiera per te e per la tua famiglia. Un abbraccio e una benedizione”. Poco dopo la risposta: “Nicola, io sono devoto a sant’Antonio e alla Chiesa, ma soprattutto mi avevano detto che sei una brava persona e di cuore…”.

Il procurato di Napoli Nord, Maria Antonietta Troncone, ha parlato dell’inchiesta come di una “vicenda amara, sulla quale, come sempre le indagini sono state rigorose e precise”, poi aggiunge: “Abbiamo lavorato come consuetudine con meticolosità, cercando solidi riscontri alle dichiarazioni rese dalle parti offese. Non abbiamo fatto sconti”.

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Afragola

AFRAOGLA. Processo SEAN. I PM della Corte di Appello chiedono la conferma della pena di primo grado. 8 anni di reclusione per Nespoli

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AFRAGOLA – In queste ore si è conclusa l’udienza di Appello al Processo “SEAN” che vede coinvolti l’ex Senatore Vincenzo Nespoli e il commercialista Maurizio Matacena accusati in relazione alla vicenda della bancarotta fraudolenta e riciclaggio. In riferimento al complesso residenziale in Afragola al rione San Marco.

I PM hanno chiesto la conferma delle condanne di primo grado, che per Nespoli prevedevano una pena di otto anni di reclusione e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, mentre per Maurizio Matacena la condanna ad anni quattro di reclusione e interdizione di 5 anni dai pubblici uffici.

Questa vicenda giudiziaria non è solo che la punta dell’iceberg che vede il vero dominus dell’Amministrazione afragolese coinvolto in altri procedimenti.

Infatti solo pochi mesi fa la stessa Corte di Appello conferma e condanna l’ex Senatore a 9 anni di reclusione in merito al processo “La Gazzella” accusato, anche in questo caso di bancarotta fraudolenta, riguardante il fallimento della società di vigilanza La Gazzella di Afragola, che presentava un passivo di 25 milioni di euro.

Per gli stessi fatti a Luglio scorso Nespoli è stato condannato dalla Corte di Appello di Napoli, quinta sezione civile, a risarcire il Curatore del fallimento de La Gazzella S.R.L. per i danni arrecati alla società e ai suoi creditori. La somma complessiva, aggiornata alla data della decisione, ammontava a € 16.231.428,71. Inoltre, Nespoli si dovette farsi carico anche delle spese legali dei due gradi di giudizio relative alla controversia, quantificate in € 127.729,00.

A dicembre è stata fissata la data per le arringhe difensive degli avvocati di Nespoli e Matacena. Una volta concluse le arringhe, si attende la sentenza entro la fine dell’anno o, al limite, nel primo bimestre del nuovo anno.

Tempi duri per il deus ex machina dell’Amministrazione afragolese. Per lui l’anno prossimo sarà un anno molto intenso che si spera, lo vedrà un po’ più occupato nelle sue faccende personali e un po’ più lontano dalla vita pubblica afragolese.

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Afragola

AFRAGOLA. Il Parco residenziale che doveva sostituire il Cinema Splendido non sarà più costruito. Annullato in autotutela il PDC.

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AFRAGOLA – Sono passati cinque mesi da quando l’Ufficio Tecnico del Comune di Afragola rilascia il Permesso di Costruire legato ad una Convenzione Urbanistica che vedeva la monetizzazione degli standard urbanistici nel lotto di terreno dove una volta sorgeva il Cinema Splendido.

Rilasciato il Permesso, iniziano i lavori di abbattimento di quello che fino a poco tempo fa rappresentava un luogo di aggregazione e di cultura. La ditta firmataria della Convenzione e richiedente del PDC nonché esecutrice dei lavori di abbattimento e ricostruzione è la Ditta Gralise Costruzioni srl di Afragola.

All’indomani di questo provvedimento amministrativo si è messa in moto una macchina investigativa che ha perfino interessato gli alti piani della Procura della Repubblica di Napoli, infatti tante sono state le visite delle Forze dell’Ordine delegate che in questi cinque mesi hanno raccolto documenti ed escusso quasi tutti i funzionari comunali coinvolti nell’iter burocratico inerente la Convenzione di cui sopra, fino ad arrivare alle ore 14:42 di oggi pomeriggio quando al protocollo compare la determinazione della sospensione dei lavori e di avvio del procedimento di annullamento in autotutela del Permesso di Costruire sopra citato.

Ma cosa è successo di così tanto grave al punto da scomodare la Procura della Repubblica? A un certo punto si è messa in moto una imponente azione info investigativa e in pochi giorni sono stati escussi dalla caserma dei carabinieri di Afragola funzionari e dirigenti comunali, l’ingegnere dell’urbanistica Valerio Esposito, Maria Pedalino e quattro responsabili dell’ufficio Gare e Appalti.

L’oggetto delle investigazioni era quello di verificare se prima del rilascio della Convenzione e della relativa produzione edilizia si è provveduto a fare le verifiche preliminari e quello che è emerso è che le verifiche preliminari sono state fatte in maniera tardiva e soprattutto sono state effettuate sulla base di autocertificazioni ma la cosa più eclatante emersa è che il richiedente del Permesso era detentore di un debito tributario di circa € 130mila nei confronti del Comune di Afragola e per i regolamenti dei tributi e regolamento di contabilità con tale difformità non avrebbe mai potuto firmare quella convenzione.

Allora le domande che ci poniamo sono: Se non si fosse mossa la Procura, per giunta una Sezione non di competenza territoriale dato che Afragola è sotto la giurisdizione di Napoli Nord, quindi non è escluso un interessamento diretto del Procuratore Capo di Napoli e della DDA, il Comune di Afragola nello specifico l’Amministrazione Pannone avrebbe mai sospeso questi lavori? Perchè i controlli non sono stati fatti prima di far firmare la Convenzione e prima dell’abbattimento del Cinema Splendido? Saremmo mai stati messi in grado di sapere tali difformità nell’iter burocratico al netto delle indagini?

A tal proposito, da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, per le stranezze attuate dall’Ufficio Tecnico circa l’andamento burocratico di certi provvedimenti, anche la concessione edilizia di via Ciaramella sarà annullata in autotutela perché, allo stesso modo, dopo aver abbattuto l’immobile pre esistente, dagli uffici competenti si sono accorti che in quella porzione di area nel sottosuolo dovrà sorgere la stazione della Metropolitana. Insomma una sprovvedutezza tale da mettere l’Ufficio Tecnico ancor di più sotto la lente di ingrandimento.

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AFRAGOLA. 134mila euro elargiti a un conoscente di Nespoli, il cui Amministratore è l’aggiudicante degli appalti afragolesi

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AFRAGOLA – Il modus operandi della vecchia politica clientelare e affaristica nell’ultimo periodo è sotto gli occhi degli inquirenti e i metodi rodati e consolidati con cui si affidano gare e appalti per permettere la fuoriuscita di moneta sonante dalle casse degli enti pubblici, in alcuni comuni come Caivano in primis, poi Caserta, Giugliano ed Aversa, sono stati finalmente scoperti e debellati con tanto di arresti e processi in corso.

Un Comune che regala l’impressione di essere diventato una zona franca è il Comune di Afragola dove succedono cose strane, ancora più strane di quanto successo nei comuni sopra citati, eppure qui sembra che vada tutto bene. I processi già in atto che vedono imputati sempre gli stessi soggetti fanno staffetta tra Cassazione e Appello, altri rispettano pedissequamente le lungaggini burocratiche di sempre e gli attori in causa continuano a fare il bello e il cattivo tempo. Non vorremmo che tutta questa protezione non sia dovuta alla presenza in giunta di un’alta carica dello Stato perché se confermato questo dubbio, questo governo, metterebbe in atto un’azione politica gravissima. Ma veniamo ai fatti.

Da sempre su queste pagine abbiamo scritto, illustrato e dimostrato che il vero dominus politico del territorio è l’ex Senatore Nespoli e il Prof. Pannone, persona perbene, acculturata e preparata con questi tre requisiti non colma l’enorme lacuna che da fedelissimo dell’ex Sindaco e Senatore, lo porta ad essere solo il prestanome di quest’Amministrazione.

Dimostrazione di quanto finora scritto è il presunto accordo che molto probabilmente sia stato consumato all’interno degli uffici di via Oberdan sui servizi di supporto specialistico alla Struttura Operativa Stabile del Servizio Appalti e Contratti del Comune di Afragola mediante Accordo Quadro affidati in maniera diretta con cifra sotto soglia comunitaria di € 134.400,00 oltre iva alla ditta ADDWAY ADVISORY srl.

Un appalto che con soldi presi dalle tasche degli afragolesi dovrebbe rinforzare un servizio che tranquillamente potrebbe essere espletato tra le forze interne al Comune ma la stranezza non sta nel fatto che questo tipo di appalto, forse, sia stato deciso a tavolino negli uffici dell’ex Senatore, come dimostrerebbero le foto scattate all’esterno dell’immobile di via Oberdan che ritraggono un incontro tra il Sindaco Pannone, la dirigente agli Affari Generali Alessandra Iroso, il dirigente alle Finanze Marco Chiauzzi e il papà di uno dei soci della ditta Addway Alfonso Setaro, da indiscrezioni pare sia lui a muovere i fili degli affari che riguardano l’azienda del figlio.

Il vero fatto raccapricciante è racchiuso negli intrecci dei vari personaggi in causa e della modalità di affidamento di alcuni appalti fatti alla luce del sole nella consapevolezza della piena e totale impunità che alcuni di questi soggetti nutrono incosciamente.

Alfonso Setaro come dichiara anche il Consigliere Giustino attraverso il suo profilo social è una vecchia conoscenza dell’ex Senatore Nespoli, poichè all’epoca di quando l’ex Senatore era Sindaco della città, svariati sono stati gli appalti e i servizi affidati alla ditta Protom di cui il Setaro ne era il Consulente. Non solo. Alfonso Setaro ha subìto anche provvedimento di custodia cautelare in carcere durante la consiliatura Fuccio a Casoria inerente a fatti di quando egli ricopriva il ruolo Dirigente Responsabile Programma Integrato Urbano e Responsabile del sistema di gestione ed attuazione del PIU Europa per 33 milioni di investimenti in infrastrutture pubbliche; dal settembre 2011 al febbraio 2015.

Secondo quanto all’epoca comunicato della Procura della Repubblica le strutture dirigenziali del Comune di Casoria durante l’Amministrazione Carfora sarebbero state gravemente infiltrate. Il programma “Più Europa” sembra essere stato guidato da un sistema capace di orientare incarichi, appalti e consulenze che hanno visto in Casoria, coinvolti il Prof. Arch. Francesco La Regina con la sua “Archicons Srl” e il responsabile del programma ”Più Europa” Alfonso Setaro, già dirigente al Comune di Casoria durante l’amministrazione Carfora.

Se a tutto questo aggiungiamo che l’Amministratore della ditta Addway Advisory srl è un certo Angelo Gambardella, lo stesso Angelo Gambardella che troviamo inserito in tutte le commissioni aggiudicatarie della CUC di Nola che decide quali ditte devono vincere le gare indette dal Comune di Afragola allora lo scenario comincia a diventare davvero inquietante.

Le gare indette dal Comune di Afragola in cui l’Amministratore della ditta che riceve dallo stesso ente l’appalto per 134mila euro in maniera diretta sono svariate e qui ne riportiamo solo alcune e il relativo importo: L’affidamento In Concessione Del Servizio Di Gestione Ordinaria, Accertamento E Riscossione Coattiva Della Tari, Imu, Dei Canoni Di Locazione E/o Indennita’ Di Occupazione Degli Immobili Di Proprieta’ Del Comune, Canone Servizio Idrico Integrato E Canone Unico Patrimoniale per un importo di € 3.661.667,43 all’unico partecipante GE.SE.T. ITALIA S.p.A. La Progettazione Definitiva, Esecutiva e Coordinamento in fase di Progettazione nonché Realizzazione degli Interventi di Rigenerazione e Riqualificazione di Aree ed Immobili Degradati e Potenziamento delle Infrastrutture e Servizi del Rione Salicelle, grazie ai fondi PNRR per un importo di € 12.371.604,88 affidati a Fenix Consorzio Stabile scarl. L’Affidamento Servizio di Assistenza e Manutenzione Sistema Informativo in uso presso Azienda Consortile Dei Servizi Sociali A.C.C.C. Ambito N19 e Appalto Integrato Per Progettazione e Costruzione Relativi Al “ristrutturazione Edilizia Di Un Immobile Pubblico Per Servizi Culturali, Educativi E Didattici: Castello E Spazi Di Pertinenza”.

Insomma una filiera ben collaudata messa su con tanta maestria da un personaggio scafato di vecchia cultura poltica. Poi se ai componenti della ditta affidataria – papà del socio e Amministratore – ci aggiungiamo anche i profili ben noti alla magistratura come quello di Marco Chiauzzi che insieme a Nespoli è coinvolto in altri processi per turbativa d’asta e la dirigente Alessandra Iroso che è definita dall DDA una dirigente eterodiretta dall’ex Senatore, a considerare la macchina burocratica afragolese, un Sistema di appalti ben congeniato, credo proprio che non si faccia alcun peccato. Perché come diceva il compianto Giulio Andreotti: “a pensar male è peccato ma spesso ci si azzecca”.

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