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POLITICA

CAIVANO. Angela Carini abbandona la boxe per gestire il Delphinia. Strategia politica della Meloni con l’avallo del prete Patriciello

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CAIVANO – Se si dovesse verificare l’ipotesi sollevata dal collega di Ciro Pellegrino di Fanpage (leggi qui), a Caivano si avrebbe un ulteriore conferma di quello che predico attraverso i miei editoriali dal 31 Agosto del 2023.

Il collega nel suo articolo parla di un eventuale accordo, neanche tanto velato, tra la Premier Giorgia Meloni e la pugile Angela Carini laddove fosse salita sul ring e avesse platealmente rifiutato di gareggiare con la sua antagonista Iman Khelif, che è giusto ribadire erroneamente etichettata dalla stampa come un transgender, in realtà si tratterebbe di una donna nata tale ma che presenta una disfunzione ormonale chiamata iperandrogenia.

Alla base dell’accordo pare ci sia la volontà di far veicolare- strumentalizzando la scelta del CIO di far gareggiare quelle che una volta venivano chiamate “ermafroditi” nella competizione femminile – il messaggio, sessista, omofobo, integralista e conservatore della destra nazionale.

Il collega di fanpage anticipa le mosse che da qui a breve dovremmo scoprire veritiere e parla di un futuro da allenatrice/motivatrice per Carini all’interno del neo riqualificato Centro Delphinia, oramai luogo diventanto uno spot per l’azione politica della fiamma tricolore.

Il centro sportivo di Caivano è già gestito dalle fiamme oro e quindi la promozione a testimonial dello sport napoletano per Angela Carini che è nativa di Afragola e già atleta delle fiamme oro è più che praticabile.

Sempre a detta del collega Pellegrino, la questione pugilistica quindi diventa politica e ad avallare la strategia propagandistica è soprattutto il prete Maurizio Patriciello.

Messa così, si giustifica tutto quanto apparisse ignoto. Perché un prete anticamorra, personaggio pubblico, sente il bisogno di esprimersi in materia sportiva, nello specifico su un tema così delicato? Perché un prete che dovrebbe avere un pensiero ecumenico, di inclusione, alza muri e recinti, etichettando e dividendo le persone tra donna e transgender, invitando l’atleta italiana a non battersi?

Una risposta c’è. La questione è divenuta politica, proprio come lui, dalla venuta della Meloni a Caivano, è diventato un personaggio politico che ha spostato, artatamente, il concetto nobile e apartitico della lotta alle mafie verso destra, donando visibilità e propaganda in tal senso a personaggi politici che mai hanno avuto e mai avranno i mezzi necessari per lottare contro le criminalità, proprio perché nei loro ideali non vi è alcun sintomo di ecumenicità, accoglienza e integrazione.

Quindi un prete che diventa personaggio politico, un prete che si presta a tali strategie – ammessa che quest’ultima si riveli tale e che il collega di Fanpage abbia ragione – come già si è prestato sulle bugie dette nel caso degli stupri accaduti al Centro Delphinia, fatto salvo poi che si è scoperto che non si fosse trattato di stupri ma di abusi sessuali e che non fossero stati consumati al Centro Delphinia bensì in un capannone abbandonato del rione IACP cd Bronx, a mio modesto avviso diventa fuorviante per la verità e per il vero risanamento di un territorio che già di per sé appare di difficile attuazione.

Così, se tutto si dovesse verificare, ancora una volta i caivanesi potranno dire di averci rimesso la faccia a loro insaputa, nel nome di una propaganda fascista, sessista, omofoba, gretta e antiprogressista, e tutto questo per colpa del suo miglior testimonial, il prete Maurizio Patriciello.

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POLITICA

Nomine Ue, il Pd: “Auguri a Raffaele Fitto, ma noi mai con i nazionalisti”

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Il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano, nell’Aula della Camera ha augurato buon lavoro a Raffaele Fitto in Ue rimarcando al contempo che “nessuna apertura politica ci potrà essere per noi in quella commissione a nazionalismi in Ue”.

Provenzano ha quindi invitato ad un “approfondimento” politico su quanto affermato da Fitto, sostenendo che “i toni trionfalistici di Foti (il capogruppo di FdI alla Camera che aveva parlato di vittoria dell’Italia e di Meloni, ndr) sono “smentiti”.

“In audizione Fitto ha contraddetto tutte le posizioni politiche portate avanti da questa maggioranza” affermando “l’impegno a perseguire l’interesse europeo non solo secondo i trattati ma anche secondo le linee guida presentate a luglio da von der Leyen” per esempio nella “difesa del green deal da possibili arretramenti”, ha aggiunto.

“Nell augurare buon lavoro a Fitto con l’auspicio che” faccia “il commissario europeo” in modo “migliore” di come ha fatto “il ministro, ritengo che tutti insieme – e il Pd lo farà – dovremo impegnarci pertanto a provare a portare avanti un processo di integrazione”, ha affermato il dem. 

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Dal Mondo

Corte penale internazionale: mandato di arresto internazionale per Netanyahu per ‘crimini di guerra’

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La Camera preliminare I della Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per il premier israeliano Benyamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant nell’ambito della guerra a Gaza “per crimini contro l’umanità e crimini di guerra” commessi almeno dall’8 ottobre 2023 fino ad almeno il 20 maggio 2024, giorno in cui la Procura ha depositato le domande di mandato di arresto”, riferisce una nota parlando di “un attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile di Gaza”.

La Camera preliminare I della Corte penale internazionale “ha emesso all’unanimità un mandato di arresto per Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri, comunemente noto come Deif”, il capo militare di Hamas che Israele ritiene di aver ucciso in un bombardamento sulla Striscia di Gaza lo scorso luglio.

Lo si legge in una nota della Corte la quale spiega che, dopo ulteriori richieste di informazioni a Israele e Palestina, la Camera preliminare “non è in grado di stabilire se Deif sia stato ucciso e sia ancora in vita”. Pertanto, ha emesso il presente mandato d’arresto contro Deif “per presunti crimini contro l’umanità e crimini di guerra commessi sul territorio dello Stato di Israele e dello Stato di Palestina almeno dal 7 ottobre 2023”. La nota ricorda inoltre che la Procura aveva chiesto anche l’arresto di “altri due importanti leader di Hamas, vale a dire Ismail Haniyeh e Yahya Sinwar”, ma le richieste sono state ritirate “dopo la conferma della loro morte”. “L’accusa – prosegue la nota – continua a indagare sui crimini nel conflitto in corso e prevede che verranno presentate ulteriori domande di mandato d’arresto”.

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Attualità

Il nuovo Codice della strada è legge: come cambiano regole e sanzioni

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Il nuovo Codice della Strada è legge. Entrerà in vigore nelle prossime settimane, dopo la promulgazione del Presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Ma intanto il testo ottiene il via libera del Senato, dopo quello della Camera del 27 marzo scorso.

Cavallo di battaglia del vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, il rinnovato CdS aggiorna le regole approvate nel 1992 con una serie di novità, che vanno dalla stretta alla guida sotto effetto di alcol e droghe a quella sull’uso dei telefoni in auto, passando per i nuovi limiti di velocità o ai neopatentati, ma non solo.

GUIDA IN STATO DI EBREZZA:
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,5 e 0,8 g/l si riceve una sanzione tra 573 e 2170 euro, con la sospensione della patente da 3 a 6 mesi.
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,8 e 1,5 g/l si è puniti con la doppia sanzione, detentiva e pecuniaria, con la sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno.
– se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 g/l la contravvenzione è punita con una sanzione detentiva e pecuniaria e sospensione della patente da 1 a 2 anni.

CELLULARI:
– la sanzione per chi guida con lo smartphone andrà da un minimo di 250 euro a un massimo di 1000 euro.
– la sospensione della patente può arrivare a tre mesi e si aggiunge la decurtazione da 8 a 10 punti.
– mini sospensione automatica della patente per chi viene sorpreso al volante con lo smartphone in mano.

DROGHE, VELOCITÀ E ANIMALI:
– per chi risulterà positivo ai test anti-droga scatterà la revoca della patente e la sospensione di tre anni
– sanzione da 173 a 694 euro a chiunque superi di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti massimi di velocità
– revoca e sospensione della patente da sei mesi ad un anno per chi abbandona gli animali in strada. Inoltre si rischiano fino a sette anni di carcere se questo causa un incidente con morti e feriti.

MONOPATTINI:
devono essere dotati di assicurazione, targa e frecce, ed è obbligatorio l’uso del casco. Inoltre, si potrà circolare con i monopattini solo sulle strade urbane con limiti sotto i 50 km/h e non più sulle piste ciclabili e nelle isole pedonali.

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