Nove persone, accusate a vario titolo dei reati di usura ed estorsione, per alcuni aggravati dal metodo mafioso, sono stati arrestati dalla Polizia di Stato a Napoli al termine di indagini coordinate dalla Dda.
Per quattro il gip ha disposto l’arresto in carcere mentre per i restanti cinque la misura cautelare comminata è stata i domiciliari.
L’attività investigativa degli agenti della Squadra Mobile e dei Commissariati Scampia e Secondigliano, è partita dalla denuncia presentata lo scorso 3 giugno da due commercianti, gestori di una ditta per la vendita di articoli di carta, i quali hanno denunciato di aver richiesto, a partire dal giugno 2023, a causa delle difficoltà economiche relative alla gestione dell’attività, ingenti prestiti ad alcuni degli indagati, che avrebbero dovuto restituire con interessi usurari. Non riuscendo nel tempo a far fronte a tali debiti, sono stati costretti a richiedere ulteriori prestiti con tassi sempre maggiori ad altri indagati, fino ad arrivare a rivolgersi a soggetti di elevata caratura criminale, appartenenti alla famiglia malavitosa dei Licciardi, componente di rango della federazione mafiosa chiamata “Alleanza di Secondigliano”. Non riuscendo a versare le somme periodicamente richieste dai vari indagati, le due vittime si sono determinate a denunciare per porre fine alle condotte minatorie subite mediante continue vessazioni e minacce.
Le attività investigative, condotte attraverso le escussioni delle persone informate sui fatti, le individuazioni fotografiche e basate anche sulle analisi delle immagini e degli audio forniti dai denuncianti, oltre che dei tabulati telefonici, hanno consentito di riscontrare le dichiarazioni delle vittime, permettendo di raccogliere elementi probatori a carico degli indagati.