Cultura e spettacolo

Il primo Museo Ambulatorio d’Italia “Cur’Arti” al CTO di Napoli

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E’ stato inaugurato il 17 luglio 2024, presso il CTO di Napoli, in viale Colli Aminei 21, il primo Museo Ambulatorio d’Italia, “Cur’Arti” dall’Ombra alla Luce. Si tratta di un progetto della dottoressa Francesca Barrella, medico internista, che ha trasformato “un’idea” in realtà, dimostrando l’efficacia dell’arte come terapia riabilitativa.

Cur’Arti è una rete italiana che unisce arte e cultura, coinvolgendo luoghi di cura come aziende ospedaliere e istituti di cultura quali musei e scuole. Il suo obiettivo è l’inclusione sociale, l’accessibilità all’arte e la riabilitazione tramite l’arteterapia per persone fragili, ad esempio con autismo, oppure adolescenti e giovani in disagio, disabili e malati di Alzheimer.

La creazione del primo Museo Ambulatorio Cur’Arti in Italia – spiega la dottoressa Barrella – rappresenta un museo inteso come luogo di cultura inclusiva all’interno di un luogo di cura. Si tratta di una “democratizzazione” della cultura che la rende accessibile a tutti. L’allestimento del Museo Cur’Arti offre un’esperienza artistica che trasforma gli ambienti di cura in luoghi di “cultura che cura”. Nell’armonia tra spazi artistici e architettura, si vive un’esperienza di benessere e supporto psicologico.”

“Il museo che inauguriamo è il frutto di un’intensa collaborazione multidisciplinare – afferma Anna Iervolino, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli -. Non è solo un luogo di esposizione artistica, ma un ambiente terapeutico progettato per stimolare i sensi e promuovere il benessere dei pazienti che necessitano di percorsi riabilitativi. Gli studi scientifici hanno dimostrato che l’arte migliora la qualità della vita e il processo di riabilitazione di pazienti affetti da patologie neurologiche. Con questo innovativo progetto pilota confermiamo il nostro impegno nel mettere il paziente al centro attraverso percorsi di cura personalizzati che includono anche la cura del bello e dell’arte.”


(fonte: artemagazine.it)

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