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Caivano, terribile incidente poco fa: auto si ribalta in corso Umberto I

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Terribile incidente a Caivano, nella provincia di Napoli.

Una collisione tra una Fiat Panda ed una Fiat 500 Abarth si è verificata intorno alle ore 15,30 di oggi, martedì 30 luglio, in corso Umberto I, all’altezza di via Garibaldi.
Com’è possibile vedere dalle foto, ad avere la peggio è stata la 500 che si è capovolta dopo l’impatto evidentemente violento a causa della velocità sostenuta di almeno una delle due autovetture.

Al momento, non si hanno informazioni su eventuali feriti. Sul posto, sono giunti prontamente gli agenti della Polizia Locale per i rilievi del caso.

Indagini in corso.

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Caivano

CAIVANO. È mistero sulla proroga di Ciciliano. Gli addetti stampa diffondono comunicati ma del DPCM neanche l’ombra

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CAIVANO – Diventa un mistero la proroga di Fabio Ciciliano a Commissario Straordinario del Governo per il risanamento del territorio di Caivano.

Il suo mandato come da DPCM del 18 settembre 2023, tecnicamente è scaduto ieri, ad esso non è seguita nessuna comunicazione ufficiale, almeno fino a stamattina subito dopo aver diffuso i nostri dubbi descritti qui (clicca qui per leggere il mio editoriale di stamattina), quando dall’Ufficio Stampa della Presidenza del Consiglio viene diramato il seguente Comunicato Stampa: “Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Alfredo Mantovano, ha firmato il DPCM che proroga per un anno l’incarico di Fabio Ciciliano come Commissario straordinario per il risanamento e la riqualificazione funzionali al territorio del Comune di Caivano. Ciciliano, nel suo ruolo di Capo Dipartimento della Protezione Civile, avrà il compito di portare a termine il Piano deliberato dal Consiglio dei Ministri. Dopo una prima fase di interventi e progettualità avviate, che ha portato tra le altre cose all’apertura nei tempi prestabiliti del nuovo Centro “Pino Daniele”, il Piano si snoda attraverso ulteriori misure strutturali, mirate a sostenere il rilancio dell’economia locale, l’inclusione sociale e il contrasto alla criminalità organizzata. Il Governo Meloni intende replicare il “Modello Caivano” in altri Comuni italiani, ribadendo così l’impegno e la determinazione dello Stato contro ogni forma di degrado e illegalità.”

Per la gioia dei tifosi della Meloni e della stampa asservita, compresa la Rai, viene subito diffusa la notizia e fidandosi, ci mancherebbe altro, delle parole diramate dall’ufficio stampa della Presidenza del Consiglio, danno per certa la proroga a Commissario di Governo di Fabio Ciciliano, ma ad ora, di questo DPCM che lo attesti neanche l’ombra.

Qui lo si può leggere direttamente dal Sito del Governo e ci si può accorgere che alla pagina manca il documento (DPCM) che attesti la nomina (guarda qui)

Il documento che attesti l’ufficialità della proroga del Commissario Straordinario, non è ancora stato reso pubblico, chi dice di averlo non lo tira fuori e i giornalisti che dovrebbero scrivere solo la verità, servendosi di fatti documentati, si allineano al volere del potere sovvertendo l’ordine delle cose e delle procedure.

Perché questo documento non viene reso pubblico? Cosa c’è da nascondere?

Da quanto tempo una notizia è vera, se viene diramata dall’addetto stampa? Premesso che il sottoscritto, dubitando come ha già dimostrato stamattina con l’editoriale, ha chiesto di leggere il DPCM per poter diramare la notizia e gli è stato risposto: “Ciao Mario, i documenti ufficiali sono pubblicati o saranno pubblicati sul sito del Governo. Non capisco la domanda, metti in dubbio un comunicato ufficiale della Presidenza del Consiglio?”.

E premesso che ad ora i documenti non sono stati ancora pubblicati sul sito della Presidenza del Consiglio, ma vi sembra normale rispondere ad un giornalista, che per natura dovrebbe dubitare sempre fino a quando non si hanno prove certe, di doversi fidare di questo governo?

Fidarsi di un governo che tende a strappare le nomine per un capriccio di una consorte gelosa di un Ministro o perché quella figura o quell’altra figura non sia gradita al cerchio magico meloniano e dopo aver documentato lo sperpero di denaro fatto, usando e deturpando il nome della mia città, mi si chiede di fidarmi?

IO NON MI FIDO. E pretendo da cittadino italiano nel nome del Decreto Legislativo 33/2013 che determina l’accesso civico che la proroga al Commissario Ciciliano sia pubblicata prima della diffusione della notizia attraverso Comunicati Stampa. In maniera contraria donateci il beneficio del dubbio sulla genuinità dell’atto, dell’iter e della capacità amministrativa di questo governo che opera nel solo ed esclusivo interesse teso al consolidamento e all’equilibrio tra i partiti di maggioranza. Non vogliamo che a Caivano si ripeta un caso Boccia bis.

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Caivano

Da ieri Caivano è senza Commissario Straordinario per il risanamento del territorio: chi gestirà i fondi rimasti e i lavori in sospeso?

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CAIVANO – “Tanto dire gatto quando ce l’hai nel sacco!” una frase resa celebre dal grande allenatore di calcio Giovanni Trapattoni e che noi di Minformo abbiamo adottato come mantra.

Al di là dei titoloni e degli squilli di tromba dei giorni scorsi da parte di alcuni colleghi che annunciavano l’imminente rinnovo di Ciciliano alla nomina di Commissario Straordinario di Governo per il risanamento del territorio di Caivano, ad oggi quella nomina non è ancora arrivata. Ma non solo. Da ieri è scaduto anche il suo mandato.

Si, perché il DPCM che lo nominava nel 18 settembre dell’anno scorso, firmato dal delegato Sottosegretario di Stato Alfredo Mantovano, aveva la durata di un anno con possibilità di proroga. Quindi scaduto nella giornata del 17 settembre 2024.

Ora, ammesso che appare strano farsi capicollare addosso una scadenza così importante e sembra alquanto strano come il Governo Meloni non si sia premunito di firmare la proroga nei giorni addietro e altrettanto strana è la scelta di lasciare Caivano, non solo con tutti i lavori in stand by, al netto di quelli dell’Università sulla S.S. Sannitica ma quelli, addirittura sono stati affidati ad un subappaltatore, poi di questo ce ne occuperemo poi, ma anche priva di quel supervisore che doveva vigilare e controllare l’iter e lo stato dei lavori dei progetti da egli stesso proposti e autorizzati.

Da bravi giornalisti ci siamo scorciati le maniche e abbiamo cominciato ad indagare tra i piani sovracomunali della politica e abbiamo scorto che in realtà su Caivano, le attenzioni di chi vorrebbe continuare ad alimentare clientele politiche non si sono mai distolte e come spesso accade in politica, quando qualche alleato comincia a sentirsi mortificato all’interno di una sorta di lottizzazioni di poltrone, inizia a dare calci.

Questa volta tocca a Forza Italia che già avendo ingoiato rospi grossissimi, come la legge sull’Autonomia Differenziata, dato che il maggiore elettorato del partito azzurro si registra in Campania, Calabria e Sicilia – regioni martoriate dalla legge sull’Autonomia Differenziata – la forzatura del voto contro lo Ius Scholae, pur andando contro i principi liberali e dei diritti civili condivisi con la Sinistra come annunciato nei giorni scorsi dalla famiglia Berlusconi, cerca di racimolare qualche contentino che possa ancora giustificare, davanti al proprio elettorato, la garanzia alla stabilità governativa.

Uno di questi contentini è proprio la nomina di un nuovo Commissario Straordinario a Caivano, magari di espressione proprio di Forza Italia. Una richiesta più che legittima dato che Fabio Ciciliano gode già di un più alto ruolo come quello di Capo della Protezione Civile e che dimostrerebbe all’Italia intera di non essere in penuria di professionisti che possano ricoprire ruolo di garanzia sul risanamento di un territorio. Una richiesta già avanzata dal partito azzurro nei mesi scorsi alla Premier in persona, secondo le nostre indiscrezioni.

Al contempo, il nuovo Commissario che arriverebbe, avrebbe l’opportunità di modificare e integrare il Piano di Ciciliano, di dare ripsote politiche a persone e ambienti diversi da quelli di estrema destra, augurandoci che possa spendere con più parsimonia i soldi rimasti e chissà forse apporre qualche modifica a qualche capitolo del Piano e trovare anche fondi per un nuovo palazzetto dello sport che assicurerebbe la pratica dello sport alle Associazioni indoor del territorio, sempre se non si scelga di assegnare la gestione di questo a qualche altro gruppo sportivo statale e sottrarlo alla comunità caivanese.

Intanto i caivanesi si domandano: senza commissario straordinario che fine faranno i soldi non spesi? Chi si occuperà della conclusione dei lavori iniziati? Ma soprattutto si faranno tutte quelle cose promesse? Ai posteri l’ardua sentenza.

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Attualità

Caivano, all’Istituto ‘Collodi’ sorgerà un nuovo Polo Millegiorni di Save the Children

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Save the Children e la Commissione Straordinaria del Comune di Caivano, composta da Filippo Dispenza, Simonetta Calcaterra e Maurizio Alicandro, hanno siglato un protocollo d’intesa per la realizzazione delle attività del “Polo Millegiorni” che nascerà nel Parco Verde di Caivano.

L’intesa punta a individuare le aree di collaborazione per promuovere il progetto, che prevede la realizzazione di uno spazio ad alta intensità educativa dedicato alle bambine e ai bambini da 0 a 6 anni e alle famiglie all’interno dell’Istituto Scolastico “Collodi”, coordinato da Save the Children, anche con il coinvolgimento di attori del territorio.

Con il Protocollo firmato, Save the Children e la Commissione Straordinaria del Comune di Caivano si impegnano a collaborare per l’individuazione, la sensibilizzazione e la presa in carico integrata dei bambini e delle loro famiglie al fine della loro partecipazione alle attività del Polo Millegiorni, con particolare attenzione alla fascia di età da uno a tre anni. Inoltre, verranno realizzate iniziative congiunte per favorire la promozione del Progetto attraverso gli uffici del Comune e i servizi sociosanitari ed educativi del territorio. Aspetto centrale del Protocollo è la costituzione di un tavolo territoriale cittadino per lo sviluppo e il rafforzamento del sistema integrato 0-6 anni e per la presa in carico delle famiglie più vulnerabili. Il tavolo sarà un luogo concreto di lavoro, in cui i diversi attori coinvolti a livello territoriale si confronteranno per definire e attuare gli interventi educativi efficaci per il territorio.

Le attività del Polo Millegiorni, gratuite e continuative per tutto  l’anno scolastico,  comprenderanno un servizio educativo mattutino per i bambini da 0 a 3 anni, laboratori settimanali per i bambini da 0 a 6 anni, attività pomeridiane per bambini e genitori, come lettura, psicomotricità, gioco, creatività e sport, mirate a integrare l’educazione scolastica, supporto alle famiglie con sportelli di ascolto e laboratori per il sostegno alla genitorialità, supporto psicologico, orientamento ai servizi e alla ricerca di lavoro.

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