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Caivano, bimba di 6 mesi ingerisce marijuana: ricoverata

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Una bimba di 6 mesi, residente a Caivano, è stata ricoverata in codice giallo nell’ospedale San Giovanni di Dio di Frattamaggiore dopo aver ingerito sostanza stupefacente.

I Carabinieri della locale compagnia, dopo essere intervenuti nell’ospedale, hanno perquisito l’abitazione della piccola dove verosimilmente aveva ingerito piccole quantità di marijuana.

I Carabinieri hanno trovato e sequestrato un grammo di stupefacente. La bimba non è in pericolo di vita. La posizione dei genitori è al vaglio, avvisati i servizi sociali del Comune.

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Caivano

CAIVANO ha bisogno di sogni e non di prediche

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CAIVANO – Ieri sera al Teatro Augusteo si è inscenata la vera grande bellezza di Caivano e tutto grazie al genio artistico-drammaturgico di Crescenzo Autieri che con la sua nuova opera denominata “Il Giardino Giapponese” ha saputo scavare nell’animo di tutti noi presenti in platea, denunciando e dando vita a quelli che sono i tormenti del passato che abitano la coscienza di ognuno e contestualmente ha insegnato a tutti noi come superare i propri mostri e le proprie paure e come riprendersi tra le mani la propria vita.

Insomma, un po’ quello che dovrebbe fare anche la comunità caivanese che dopo il crollo socio-politico degli ultimi mesi, piuttosto che voltarsi indietro e applaudire chi ancora cerca aiuto al governo centrale, sperando nell’ennesimo gesto assistenzialistico che quasi sempre si traduce in emergenza, urgenza e bonifica con relativa pioggia di denaro pubblico, dovrebbe assumersi quel senso di responsabilità collettivo, riprendersi la propria vita politica con l’atto più democratico previsto dalla nostra costituzione, riempire quel vuoto politico creato dalla vecchia classe dirigente e fare in modo che i nuovi delegati possano trovare la soluzione ideale affinché Caivano possa diventare un nuovo volano di impiego volto alla creazione di nuovi posti di lavoro. Poiché solo attraverso il lavoro si può restituire dignità ad una comunità e sconfiggere il degrado.

E parlando di soluzioni non posso non pensare ai problemi, non posso non pensare al personaggio, oggi più autorevole a Caivano, che è dedito alla spettacolarizzazione dei problemi e del degrado. Non propone mai soluzioni ma chiede aiuto ai potenti e come questi ultimi crede che tutti i problemi del mondo si risolvano con i soldi.

Quel personaggio ieri era seduto in prima fila. Anche lui ad assistere alla bellezza e all’eccellenza culturale di Caivano, eppure è dovuto scappare dal Teatro alla fine del primo atto, nei ringraziamenti finali, dal palco è stato detto di essersi dovuto assentare per sopraggiunti impegni: chissà che impegni tengono lontani da un evento così esclusivo un prete di sabato alle 11 di sera.

Non volevo parlare di lui, almeno non in questa occasione. A dire il vero ero contento di averlo visto seduto in prima fila, ho pensato subito, finalmente Patriciello assisterà alla bellezza caivanese e questa sarà finalmente pubblicizzata attraverso i suoi canali social e data la sua popolarità, immediatamente l’Italia intera, governo compreso, saprà che Caivano è soprattutto questo!

È bastato poco tempo per far riaccendere in me la solita indignazione nei suoi confronti. Mi è bastato leggere il suo post subito dopo l’esbizione di Crescenzo e i suoi che recitava: “Napoli, sabato 5 ottobre 2024. Napoli è uno spettacolo. Via Toledo, un fiume spumeggiante di vita. La nostra parrocchia “ San Paolo Apostolo “ in Caivano è venuta a teatro per applaudire il maestro Autieri e la sua ottima compagnia. Buon divertimento. Padre Maurizio Patriciello”. Subito sotto una foto del suo gruppo parrocchiale scattata a via Toledo con lui protagonista assoluto del post al centro dell’immagine.

Caro Maurizio Patriciello è davvero così pesante per lei reclamizzare la bellezza di Caivano?

Nel suo post Patriciello non menziona affatto Caivano, eppure la nostra città, al Teatro Augusteo era la protagonista subito dopo Crescenzo Autieri, né tanto meno tiene a precisare che il genio teatrale sia un figlio di Caivano, preferisce sottolineare che Napoli sia uno spettacolo e non Caivano, che la vita spumeggiante la si ritrova in via Toledo e non nella platea dell’Augusteo quando alla fine dello spettacolo si è alzata in piedi per omaggiare il grande artista. In effetti lui non c’era e non ha potuto vedere.

Perché il prete Maurizio Patriciello quando si tratta di allarmare il mondo intero su problemi e degrado lo si trova in prima linea e invece risulta stitico di complimenti quando Caivano, al contrario, offre spettacoli che poche altre città al mondo possono permettersi?

Perché sponsorizzare le bellezze caivanesi non conviene a nessuno, specie a quelle persone che aspirano ad un futuro sempre ricco di emergenze, quelle emergenze che la politica spicciola e sprovveduta non perde tempo, con la scusa di risolverle, a devolvere fondi pubblici, soldi che poi andranno nelle tasche dei soliti noti.

Un altro esempio di stitichezza nei confronti delle eccellenze caivanesi è il Commissario Straoridinario per il risanamento del territorio Fabio Ciciliano che da capo della Protezione Civile non ci pensa su due volte a prendere il primo treno da Reggio Emilia per venire a Caserta a ritirare un premio che elogia se stesso, oppure a stare seduto in prima fila alla Festa della Polizia dove c’erano TV e testate nazionali a riprendere l’evento. Ieri a ritirare i ringraziamenti di Crescenzo Autieri, ha mandato un suo delegato e non ha dedicato una riga di Comunicato Stampa di ringraziamento all’evento che, nell’ultimo periodo, ha potuto più rappresentare l’orgoglio caivanese.

Ecco perché la Storia di Caivano deve essere scritta dai caivanesi. Finora la storia di Caivano è stata rappresentata da icone come “Marchesino ‘o cusutore”, vere istituzioni storiche della nostra città, personaggi umili e dediti alla famiglia che hanno saputo fare grande, con la propria arte, la nostra città.

Ma Patriciello e Ciciliano non possono elogiare il figlio di “Marchesino” non sanno chi era il più bravo sarto di Caivano, non conoscono Caivano e non sono di Caivano. Ecco perché il futuro di un’intera comunità non può essere delegato nelle mani di chi non conosce la sua storia.

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L’Associazione “Caivano Legalitaria” organizza il primo street food a Caivano, denominato “Show & Food al Castello”.

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Riceviamo e pubblichiamo:
L’Associazione “Caivano Legalitaria” organizza il primo street food a Caivano, denominato “Show & Food al Castello”.

La missione della nostra Associazione è quella di riportare dignità tra la gente di Caivano, specialmente dopo i fatti di cronaca che ancora oggi continuano a susseguirsi.

Problemi e degrado sociale attanagliano la nostra città, sono fenomeni tangibili e oggettivi che nessuno potrà mai negare o nascondere ma è indubbia però la cattiva comunicazione messa in atto da quei pochi attori che lucrano e tutelano i propri interessi sull’immagine deviata e distorta affibbiata ad un’intera comunità.

Così dalla primavera scorsa il Presidente di Caivano Legalitaria Giuseppe Libertino insieme al Direttore di Minformo Mario Abenante da caivanesi doc decidono di usare tutto il loro know how e di metterlo al servizio della collettività, tentando di fare controinformazione raccontando ed evidenziando le bellezze, la storia, la cultura e le eccellenze caivanesi, promuovendole e facendole conoscere a chi finora su Caivano menziona solo l’esistenza della criminalità organizzata.

In continuità con quanto finora proposto, l’Associazione “Caivano Legalitaria” organizza il primo Street Food della storia caivanese che si terrà nei giorni 12 e 13 ottobre in Piazza Cesare Battisti ed è denominato “Show & Food al Castello”: vedrà la partecipazione di dodici attività di somministrazione cibi e bevande, provenienti da tutto il meridione d’Italia, presiedere all’evento, ognuna col proprio food truck, adibito alla vendita dei propri prodotti tipici.

Ogni serata dell’evento sarà allietata dalle esibizioni delle varie associazioni del territorio nonché da musica con DJ set e terminerà con una performance di cabaret. Sabato 12 ottobre si esibiranno sul palco il quartetto maschile dei “Vico Alleria” e domenica 13 ottobre si esibirà il quartetto degli “Snap mini Show” con Ciro Ceruti e Antonio D’Ausilio.

L’evento organizzato dall’Associazione Caivano Legalitaria vuole offrire un messaggio chiarissimo. A Caivano è possibile creare un’offerta culturale alternativa a tutto quanto già visto negli anni, a partire dal modus operandi degli organizzatori e dalla nomenclatura dei supporters che oggi vedono Caivano come un’opportunità di lancio per i propri investimenti e non come una periferia degradata.

L’Associazione Caivano Legalitaria ha scelto il tema street food per l’evento in questione perché, come già dichiarato dal duo Libertino-Abenante nel format televisivo dedicato al centro storico di Caivano, si vogliono immaginare quella piazza e quelle stradine del centro come un  borgo dedicato al food e alla movida, ipotizzando un centro storico con ZTL, interamente dedicato al passaggio pedonale con ogni locale commerciale adibito ad attività enogastronomiche e trasformarlo in una meta ambita da giovani e meno giovani per passare le proprie serate in compagnia.

Intanto l’Associazione Caivano Legalitaria si augura di trascorrere il prossimo week end in compagnia dei propri concittadini in Piazza Cesare Battisti degustando ottimi panini, pizze e bevande e immaginando un bel futuro enogastronomico all’ombra del castello.

Si ringraziano tutti quanti hanno potuto rendere possibile tale manifestazione, in particolare il nostro Media Food Partner che rappresenta il vero cuore pulsante dell’organizzazione Meeto Pizza & C., partendo dai main sponsor Grens e Mennillo Giannotti e Partners insieme a tutti gli altri sponsor e ai media partners Minformo TV che curerà e seguirà le due serate dal punto di vista televisivo e Amato Service per il supporto logistico dell’evento.

L’INGRESSO e GLI SPETTACOLI SONO GRATUITI

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CAIVANO. Subito operativi quelli di Più Europa. Domani saranno al Corso Umberto con il loro gazebo

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CAIVANO – In un clima di silenzio politico e militarizzazione del territorio appare subito operativo il neocostituito gruppo cittadino di Più Europa che non vede l’ora di ritagliarsi il suo piccolo spazio all’interno del dibattito pubblico e lo fa con un appuntamento quasi esclusivo: la raccolta firme per il referendum sulla cittadinanza italiana.

Un’azione politica fortemente voluta dal partito di Emma Bonino e dal suo segretario Riccardo Magi. Una decisione vincente viste le firme raccolte in pochi giorni, un successo che ha messo in ginocchio il governo e l’ha fatto propendere per la decisione di invitare i gruppi politici promotori ad eliminarlo dalla piattaforma del Ministero con la banale scusa dell’intasamento dei server, dato che il requisito minimo di 500mila firme è stato raggiunto già da giorni.

Ma il gruppo di Caivano, vuole esserci lo stesso, e si proietta già nel futuro prossimo, a Febbraio del 2025 quando si dovrà votare a favore della legge proposta al prossimo referendum. Così, domani scenderanno in piazza con un gazebo allestito al Corso Umberto I, altezza Bar Romano per illustrare le ragioni della legge e contestualmente raccogliere le istanze del territorio caivanese.

Questo il loro messaggio pubblicato su Facebook: “DOMANI SAREMO IN PIAZZA LO STESSO! Ci troverete di fianco al BAR ROMANO sul Corso Umberto I.

Il Governo Meloni, con una motivazione banale, ha chiesto ai partiti presentatori di eliminare, prima della data conclusiva, la raccolta firme per il referendum sulla Cittadinanza dalla piattaforma del MInistero.

In settimana, con largo anticipo e in pochi giorni, avevamo già raggiunto la soglia delle 500mila firme utili, il nostro intento era quello di raddoppiarle, per dimostrare che l’ITALIA non è xenofoba ma è inclusiva.

Giorgia Meloni e i suoi hanno deciso di farci chiudere ieri la raccolta firme per distogliere l’attenzione verso un tema contrario alle volontà del governo lontane dal popolo.

Domani con il nostro gazebo spiegheremo perché votare a favore della diminuzione del tempo necessario per la cittadinanza italiana al prossimo referendum che si terrà a Febbraio 2025 e contestualmente raccoglieremo istanze del territorio per cercare di capire come migliorare la nostra amata Caivano”.

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