Giovanni Toti si dimette dalla carica di presidente della Regione Liguria. Questa la notizia, annunciata nelle ultime ore dall’assessore alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone, che arriva dopo 80 giorni agli arresti domiciliari per l’ex governatore.
Ecco la nota diffusa ai media pochi minuti fa:
“Giovanni Toti si è dimesso da presidente di Regione Liguria. A consegnare la lettera di dimissioni irrevocabili all’ufficio protocollo dell’Ente è stato questa mattina alle 10.40 l’assessore Giacomo Raul Giampedrone, su delega dello stesso Toti”.
Poi, in una lettera di due pagine, è lo stesso Toti a spiegare le ragioni di tale decisione:
“Mi assumo tutta la responsabilità di richiamare alle urne anticipatamente, nei prossimi tre mesi, gli elettori del nostro territorio che dovranno decidere per il proprio futuro. Fino ad oggi il Presidente ad interim Alessandro Piana, la Giunta, la maggioranza tutta, che ringrazio di cuore, si sono assunti l’impegno di evitare il blocco dell’Ente, rispettando tutti gli impegni presi e portando avanti progetti e cantieri, con senso di responsabilità, capacità e onore. Lo hanno fatto anche di fronte ad un’opposizione che, lontana dall’attitudine istituzionale richiesta dal momento, ha saputo solo cavalcare la complessa situazione, dimenticando i suoi stessi valori del passato, di ogni civiltà giuridica, della Costituzione e di quella cultura di governo che dovrebbe rappresentare chi si candida alla guida di una comunità”.
Poi, Toti lancia un appello alla sua coalizione:
“Sono certo che la coalizione che fino ad oggi mi ha lealmente sostenuto, saprà portare avanti gli ambiziosi progetti che abbiamo cominciato a realizzare per cambiare la nostra terra, senza perdersi in egoismi e particolarismi, facendo invece tesoro di quella sinergia tra partiti e forze civiche che hanno attribuito alla nostra esperienza consenso e capacità di realizzazione”.
In seguito, l’ex governatore ha ribadito la convinzione sulla bontà del proprio operato:
“Lascio una Regione in ordine. Ho atteso fino ad oggi per rassegnare le mie dimissioni per consentire al Consiglio Regionale di approvare l’Assestamento di bilancio e il Rendiconto, fondamentali per la gestione dell’Ente. Ed è di soddisfazione che questo difficilissimo momento coincida con la fine del cantiere e l’apertura della Via dell’Amore, un’opera complessa, a cui abbiamo lavorato anni, che restituisce al mondo uno dei simboli della Liguria. Lascio orgoglioso delle tante cose fatte e onorato di aver lavorato con molte persone capaci e coraggiose, che sapranno portare avanti questa esperienza”.