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Cronaca

Violazioni edili a Ischia, annullato il sequestro del ristorante ‘Le Fumarole’

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E’ stato disposto dal tribunale del Riesame di Napoli l’annullamento del sequestro del ristorante “Le Fumarole” di località Maronti, a Ischia, notificato dai carabinieri giugno dai carabinieri di Barano d’Ischia lo scorso 25 giugno.

Contestualmente, fanno sapere gli avvocati Alfredo Sorge e Biagio Di Meglio, è stata anche disposta l’immediata restituzione della struttura all’amministratrice Lucia Di Meglio.

I difensori di Di Meglio esprimono “soddisfazione per l’accoglimento delle proprie ragioni, avendo evidenziato la correttezza sotto tutti i profili della attività svolta presso il ristorante Le Fumarole da tantissimi anni e con estremo gradimento della clientela”.

La struttura in questione è piuttosto nota ed è frequentata ogni anno da vip e celebrità che approdano sull’isola da tutto il mondo.

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Cronaca

Macchinista navale ‘sedato e legato a letto’: indagini prorogate

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Il gip di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) Alessandra Grammatica ha disposto un supplemento di indagini per fare luce sulla vicenda che un giovane macchinista avrebbe subìto mentre era in servizio a bordo una nave mercantile: la presunta vittima, un ventenne di Mondragone (Caserta), lo scorso marzo venne prelevato – in stato confusionale e con un grave trauma da schiacciamento alle gambe – da un’eliambulanza dalla nave sulla quale lavorava e portato in Italia.

Secondo la denuncia successivamente depositata dai suoi familiari, le lesioni accertate dai sanitari erano frutto di violenze subìte mentre era in servizio sulla nave: in base al racconto, il giovane aveva riportato quei traumi a causa del contenimento subìto nella cosiddetta “cabina di isolamento” della nave, dove era stato legato al letto con i cavi che si usano per il trasporto delle auto, col rischio di perdere l’uso degli arti.

Il ventenne venne ricoverato nel reparto di chirurgia vascolare del Cardarelli di Napoli e poi dimesso con “una sindrome compartimentale ad entrambi gli arti inferiori (Crusch Syndrome) con severa compromissione vascolo-nervosa e lesioni da contenimento”.

La procura, dopo avere indagato contro ignoti ipotizzando i reati di sequestro di persona e lesioni aggravate, ha chiesto l’archiviazione del procedimento.

La famiglia, con l’avvocato Sergio Pisani, ha però presentato un’opposizione accolta dal giudice che ha disposto altri sei mesi di accertamenti investigativi.

Il legale ha anche chiesto al Tribunale la nomina di un consulente per accertare se i traumi subìti sìano riconducibili alla violazione dei reati di lesioni personali colpose e di abuso dei mezzi di correzione o di disciplina.

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Avellino

Resta bloccato in ascensore: 84enne trovato morto nell’Avellinese

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Un uomo di 84 anni è stato trovato senza vita all’interno dell’ascensore in cui era rimasto bloccato di un condominio di Montella, in provincia di Avellino.

È accaduto nel pomeriggio di ieri in via Rinaldo D’Aquino.

Sono intervenuti i Vigili del Fuoco che attraverso manovre manuali sono riusciti ad aprire le porte. L’anziano era accasciato all’interno della cabina privo di sensi. Hanno cercato invano di rianimarlo. I sanitari del 118 hanno constatato il decesso.

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Cronaca

62enne morto dopo l’aggressione dei vigilanti dell’ospedale: 4 arresti

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Concorso in omicidio preterintenzionale pluriaggravato: è l’accusa ipotizzata nei confronti di quattro vigilanti che l’8 aprile scorso, al culmine di una lite, hanno aggredito un paziente di 62 anni che aveva tentato di accedere con la sua auto nel Policlinico Universitario “Federico II” di Napoli.

Stamattina i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Napoli Vomero e i militari della Stazione Napoli-Marianella, su disposizione del giudice, hanno arrestato e messo ai domiciliari i quattro indagati.

Le indagini dell’arma – protrattesi da aprile a giugno 2024 e basate sulle dichiarazioni dei testimoni, delle attività tecniche svolte e sulle risultanze delle consulenze medico-legali – hanno consentito di fare luce sulla triste vicenda: la vittima, dopo aver tentato di accedere in ospedale a bordo della propria vettura, nel corso di un alterco innescato dall’ennesimo diniego e da una spropositata reazione, venne aggredito con pugni e calci sferrati al volto e ai genitali da un gruppo di vigilanti tra i quali c’erano anche i quattro arrestati.

Le percosse subite avrebbero determinato il decesso del 62enne, poco dopo l’arrivo dei soccorsi, a causa delle lesioni riportate.

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