Scienza

Il confine tra veglia e sonno nel cervello è più labile del previsto

Pubblicato

il

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Nature Neuroscience e condotto dall’Università della California a Santa Cruz e dalla Washington University a Saint Louis, il confine tra veglia e sonno nel cervello potrebbe essere più sfumato del previsto.

Infatti singoli neuroni possono indulgere in micro-pisolini della durata di pochi millisecondi, anche quando il resto del cervello è sveglio. I ricercatori hanno osservato il cervello dei topi grazie ad elettrodi impiantati in 10 regioni diverse, scoprendo microscopici sfarfallii nell’attività dei neuroni della durata variabile da 10 a 100 millisecondi, e la stessa cosa potrebbe avvenire nel cervello umano.

In particolare, gli scienziati hanno studiato nove topi per cercare di capire se la distinzione tra veglia e sonno fosse più labile di quanto ipotizzato finora. Analizzando i dati raccolti con un metodo basato sull’Intelligenza Artificiale, gli autori dello studio sono riusciti a identificare i micro-sonnellini dei neuroni e hanno anche osservato che questi brevissimi blackout coincidevano con quelle frazioni di secondo in cui gli animali smettevano di muoversi.

Ecco il commento del ricercatore Aidan Schneider della Washington University:

“Abbiamo potuto osservare i singoli istanti in cui questi neuroni si riattivavano, ed era abbastanza chiaro che stessero passando ad uno stato diverso da quello in cui si trovavano subito prima”.

Popolari

Exit mobile version