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Orrore in Kenya, trovati otto corpi di donne in una discarica: avevano tra i 18 e i 30 anni

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Orrore in Kenya: la polizia ha recuperato otto corpi femminili da una discarica in una baraccopoli di Nairobi. Le ipotesi al vaglio degli agenti sono ricollegabili a culti oscuari, serial killer o medici disonesti. Sono raccapriccianti le scoperte di corpi mutilati e smembrati gettati in sacchi di plastica in una discarica a Mukuru, nel sud della capitale keniota.

“Abbiamo a che fare con una setta associata ad attività criminali, o con dei serial killer?”, ha detto durante l’incontro con la stampa il capo della polizia nazionale del Kenya, Douglas Kanja “Potremmo anche avere a che fare con medici disonesti coinvolti in attività criminali”.

Kanja, in conferenza ha dichiarato che i primi sei cadaveri sono stati trovati venerdì e altre parti del corpo sono state recuperate ieri. Amin Mohammed, capo della Direzione delle Investigazioni Criminali, ha affermato che l’età delle vittime variava tra i 18 e i 30 anni e che tutte erano state uccise nello stesso modo.  

Soltanto un anno fa, il Kenya è stato sconvolto dalla scoperta di fosse comuni in una foresta vicino alla costa dell’Oceano Indiano, contenenti i corpi di oltre 400 membri di una setta del giorno del giudizio, uno dei peggiori massacri al mondo legati a una setta. Lunedì, il pastore Paul Nthenge Mackenzie è stato processato con l’accusa di terrorismo insieme a 94 coimputati per le morti, con l’accusa di aver incitato i suoi seguaci a morire di fame per incontrare Gesù. 

AGGIORNAMENTO – E’ stato definito un “serial killer psicopatico” l’uomo arrestato in Kenya che ha confessato di aver ucciso 42 donne dopo che erano stati scoperti alcuni corpi smembrati e buttati in una discarica di Nairobi. “Il sospettato ha confessato di aver attirato, ucciso e smaltito 42 corpi femminili nella discarica”, ha riferito il capo della direzione delle indagini penali, Mohamed Amin. L’uomo, 33 anni, è stato definito dagli inquirenti come un assassino che “non ha rispetto per la vita umana”. Come riporta la Bbc, avrebbe iniziato ad uccidere nel 2022 e avrebbe tolto la vita anche alla moglie. Oltre a lui è stato fermato anche “un secondo sospettato che è stato beccato in possesso di un cellulare di una delle vittime”.

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“Una pizza numero 40, per piacere” e arrivava la cocaina: tre persone in manette

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La polizia tedesca ha smantellato un caso che sembra uscito direttamente da un film.

Al centro dell’indagine, una pizzeria di Düsseldorf, utilizzata come copertura per il traffico di cocaina nascosta sotto le pizze.

Tutto è iniziato a marzo, quando un ispettore del lavoro ha rinvenuto tracce di cocaina nella cucina del locale, scatenando l’intervento delle forze dell’ordine, che hanno rivelato un sistema ben organizzato.

I clienti che ordinavano la pizza numero 40 ricevevano non solo la pizza, ma anche la droga nascosta sotto di essa.

Sebbene i dettagli sugli ordini e i costi non siano stati resi noti, è emerso che il proprietario, un 36enne di origine croata, era coinvolto in una rete criminale.

La scorsa settimana, la polizia ha arrestato tre persone, tra cui un giovane tedesco di origine russa, considerato il capo dell’organizzazione. L’operazione ha portato al sequestro di 1,5 kg di cocaina, 400 g di cannabis, 280.000 euro in contanti, orologi di lusso e armi, trovati nell’appartamento del proprietario.

Nonostante un breve rilascio, il titolare ha ripreso le sue attività illecite, fino a quando, in agosto, è stato arrestato definitivamente e la pizzeria è stata chiusa.

Le indagini hanno rivelato che l’organizzazione gestiva anche serre di cannabis in diverse proprietà, tra cui una a Mönchengladbach con 300 piante. L’operazione, che ha coinvolto oltre 150 agenti e perquisito 16 proprietà in 9 città, ha smantellato l’intera rete criminale.


(fonte: worldy.it)

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Turchia, attacco terroristico vicino ad Ankara: almeno 10 morti

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Ci sono almeno 10 morti nell’attentato alla sede della Turkish Aerospace Industry vicino ad Ankara con conflitto a fuoco e presa di ostaggi in corso.

Nell’area dell’impianto – secondo quanto apprende l’ANSA da fonti informate – sono presenti anche 8 tecnici Leonardo, che stanno bene e sono al sicuro. L’attacco a Kahramankazan, cittadina a nord ovest di Ankara che dista circa 50 chilometri dalla capitale. Lo riporta la Cnn Turk, mentre il Ministro dell’Interno, Ali Yerlikaya, aveva affermato che “l’attacco terroristico” aveva anche provocato feriti.

Secondo la Cnn Turk “due terroristi sono dentro” i locali della sede dell’Industria Aerospaziale turca. “C’è la possibilità che ci siano ostaggi”, ha fatto sapere l’emittente, mentre precedentemente aveva parlato di almeno due persone uccise al momento dell’attacco, che è stato portato avanti con un’esplosione nei pressi dell’edificio, mentre successivamente alcune persone armate sono entrate.

Al momento non è stata rivendicata l’operazione. Le immagini trasmesse mostrano una grande quantità di fumo bianco davanti all’ingresso del sito.

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Accuse di stregoneria nel calcio africano: il Sudan denuncia il Ghana

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Il Sudan ha accusato il Ghana di aver utilizzato pratiche di stregoneria durante una partita di qualificazione alla Coppa d’Africa, impiegando aglio e cipolle.

Secondo la federazione calcistica sudanese, la squadra ghanese avrebbe fatto ricorso a questi elementi per influenzare negativamente le prestazioni degli avversari.

Nonostante il Sudan abbia vinto per 2-0, le autorità sudanesi hanno avanzato sospetti, presentando una denuncia ufficiale alla Confederazione Africana di Calcio (CAF), accusando il Ghana di comportamenti non ortodossi.
Diverse testimonianze riportano che alcuni membri della delegazione sudanese avrebbero notato gesti e comportamenti insoliti da parte dei ghanesi, ricollegabili a rituali. La presenza di aglio e cipolle sul campo è stata citata come prova della stregoneria.

Il Ghana ha prontamente respinto le accuse, definendole prive di fondamento e assurde. Attualmente, la denuncia del Sudan è sotto revisione da parte delle autorità calcistiche internazionali, anche se è improbabile che venga preso un provvedimento concreto.

Non è la prima volta che credenze superstiziose e pratiche magiche emergono nel calcio africano. In passato, diverse squadre e giocatori sono stati accusati di utilizzare rituali spirituali o sciamanici per ottenere vantaggi sul campo. Un esempio è il Tanzanian Simba SC, una delle squadre più prestigiose della Tanzania, che durante la stagione 2021-2022 è stata coinvolta in tali pratiche.

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