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Politica

Fondo Coesione, sindaci della Campania chiedono incontro con il ministro Fitto

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Il presidente di Anci Campania, Carlo Marino, in una lettera inviata al ministro per gli Affari europei, il Sud e le Politiche di Coesione Raffaele Fitto, ha chiesto un incontro con una delegazione di sindaci della Campania per arrivare a una soluzione per lo sblocco dei fondi di coesione.

“Signor Ministro – scrive Marino – da presidente di Anci Campania vorrei sottoporle una questione di estrema urgenza che riguarda i comuni della nostra regione. Da oltre un anno, infatti, questi Enti locali attendono con grande trepidazione e preoccupazione l’erogazione del Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC). Questa situazione di incertezza ha provocato finora, come lei ben sa, disagi e sofferenze, con numerose progettazioni che rimangono in uno stato di limbo, impedendo lo sviluppo di iniziative cruciali per il benessere delle nostre comunità e la coesione territoriale”.

“Voglio, nel contempo – sottolinea Marino – ringraziarla sentitamente per aver favorito, con lodevole sensibilità istituzionale, il recente via libera ai 388 milioni di euro destinati al completamento della programmazione 2014-2020. Tale intervento rappresenta una vera e propria boccata d’ossigeno per i Comuni campani, e una significativa iniezione di fiducia per i sindaci e le comunità che essi rappresentano. Questo gesto dimostra, una volta di più, il suo impegno nel sostenere le necessità del nostro territorio. Tuttavia, ora è necessario arrivare alla sintesi finale, al momento atteso di una soluzione definitiva. Sappiamo, dopo l’incontro avuto il 9 luglio con il Presidente della giunta regionale della Campania, che la nostra Regione si è resa pienamente disponibile ad accogliere tutte le richieste avanzate dal suo Ministero sul Fsc“.
“In quest’ottica – prosegue il sindaco di Caserta – Anci Campania ritiene di fondamentale importanza poterla incontrare, con una piccola ma significativa delegazione di sindaci, rappresentativa delle diverse realtà territoriali. Riteniamo che questo incontro possa essere un’occasione per sottolineare ancora una volta, come già avvenuto nel nostro appuntamento di febbraio, l’importanza di agire con tempestività e unità per superare ostacoli residuali, semmai ce ne fossero ancora”.
“Confidiamo – si conclude la missiva – nella sua disponibilità a riceverci, ad ascoltare le nostre istanze a proporci come interfaccia attiva per una soluzione condivisa, come il dovere istituzionale ci suggerisce di fare. Perché, signor Ministro, è tempo di dare finalmente certezze ai Comuni della Campania. Tutti noi, infatti, siamo fermamente impegnati nella difesa degli interessi dei cittadini della Campania, e siamo certi che anche lei condivide questo obiettivo prioritario”.

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POLITICA

Nomine Ue, il Pd: “Auguri a Raffaele Fitto, ma noi mai con i nazionalisti”

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Il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano, nell’Aula della Camera ha augurato buon lavoro a Raffaele Fitto in Ue rimarcando al contempo che “nessuna apertura politica ci potrà essere per noi in quella commissione a nazionalismi in Ue”.

Provenzano ha quindi invitato ad un “approfondimento” politico su quanto affermato da Fitto, sostenendo che “i toni trionfalistici di Foti (il capogruppo di FdI alla Camera che aveva parlato di vittoria dell’Italia e di Meloni, ndr) sono “smentiti”.

“In audizione Fitto ha contraddetto tutte le posizioni politiche portate avanti da questa maggioranza” affermando “l’impegno a perseguire l’interesse europeo non solo secondo i trattati ma anche secondo le linee guida presentate a luglio da von der Leyen” per esempio nella “difesa del green deal da possibili arretramenti”, ha aggiunto.

“Nell augurare buon lavoro a Fitto con l’auspicio che” faccia “il commissario europeo” in modo “migliore” di come ha fatto “il ministro, ritengo che tutti insieme – e il Pd lo farà – dovremo impegnarci pertanto a provare a portare avanti un processo di integrazione”, ha affermato il dem. 

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Dal Mondo

Corte penale internazionale: mandato di arresto internazionale per Netanyahu per ‘crimini di guerra’

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La Camera preliminare I della Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per il premier israeliano Benyamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant nell’ambito della guerra a Gaza “per crimini contro l’umanità e crimini di guerra” commessi almeno dall’8 ottobre 2023 fino ad almeno il 20 maggio 2024, giorno in cui la Procura ha depositato le domande di mandato di arresto”, riferisce una nota parlando di “un attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile di Gaza”.

La Camera preliminare I della Corte penale internazionale “ha emesso all’unanimità un mandato di arresto per Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri, comunemente noto come Deif”, il capo militare di Hamas che Israele ritiene di aver ucciso in un bombardamento sulla Striscia di Gaza lo scorso luglio.

Lo si legge in una nota della Corte la quale spiega che, dopo ulteriori richieste di informazioni a Israele e Palestina, la Camera preliminare “non è in grado di stabilire se Deif sia stato ucciso e sia ancora in vita”. Pertanto, ha emesso il presente mandato d’arresto contro Deif “per presunti crimini contro l’umanità e crimini di guerra commessi sul territorio dello Stato di Israele e dello Stato di Palestina almeno dal 7 ottobre 2023”. La nota ricorda inoltre che la Procura aveva chiesto anche l’arresto di “altri due importanti leader di Hamas, vale a dire Ismail Haniyeh e Yahya Sinwar”, ma le richieste sono state ritirate “dopo la conferma della loro morte”. “L’accusa – prosegue la nota – continua a indagare sui crimini nel conflitto in corso e prevede che verranno presentate ulteriori domande di mandato d’arresto”.

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Attualità

Il nuovo Codice della strada è legge: come cambiano regole e sanzioni

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Il nuovo Codice della Strada è legge. Entrerà in vigore nelle prossime settimane, dopo la promulgazione del Presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Ma intanto il testo ottiene il via libera del Senato, dopo quello della Camera del 27 marzo scorso.

Cavallo di battaglia del vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, il rinnovato CdS aggiorna le regole approvate nel 1992 con una serie di novità, che vanno dalla stretta alla guida sotto effetto di alcol e droghe a quella sull’uso dei telefoni in auto, passando per i nuovi limiti di velocità o ai neopatentati, ma non solo.

GUIDA IN STATO DI EBREZZA:
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,5 e 0,8 g/l si riceve una sanzione tra 573 e 2170 euro, con la sospensione della patente da 3 a 6 mesi.
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,8 e 1,5 g/l si è puniti con la doppia sanzione, detentiva e pecuniaria, con la sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno.
– se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 g/l la contravvenzione è punita con una sanzione detentiva e pecuniaria e sospensione della patente da 1 a 2 anni.

CELLULARI:
– la sanzione per chi guida con lo smartphone andrà da un minimo di 250 euro a un massimo di 1000 euro.
– la sospensione della patente può arrivare a tre mesi e si aggiunge la decurtazione da 8 a 10 punti.
– mini sospensione automatica della patente per chi viene sorpreso al volante con lo smartphone in mano.

DROGHE, VELOCITÀ E ANIMALI:
– per chi risulterà positivo ai test anti-droga scatterà la revoca della patente e la sospensione di tre anni
– sanzione da 173 a 694 euro a chiunque superi di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti massimi di velocità
– revoca e sospensione della patente da sei mesi ad un anno per chi abbandona gli animali in strada. Inoltre si rischiano fino a sette anni di carcere se questo causa un incidente con morti e feriti.

MONOPATTINI:
devono essere dotati di assicurazione, targa e frecce, ed è obbligatorio l’uso del casco. Inoltre, si potrà circolare con i monopattini solo sulle strade urbane con limiti sotto i 50 km/h e non più sulle piste ciclabili e nelle isole pedonali.

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