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Cronaca

Rione Sanità, ritorna a Napoli la ‘cocaina rosa’: polvere allucinogena da 400 euro a dose

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Ritornano prepotentemente a Napoli le droghe per i ricchi. Era il 23 dicembre quando i carabinieri della compagnia Stella arrestarono 3 persone sorprese in una sorta di laboratorio in via San Nicola dei Caserti, un vicolo nel centro storico di Napoli. Un blitz che permise di concludere un’operazione anti droga e di comprendere le mutazioni nel mercato dello stupefacente partenopeo.

Questa volta siamo nell’iconico rione Sanità e il contesto di via Vicoletto San Gennaro dei poveri è diverso dal centro storico di Napoli, ad accomunare gli ambienti solo i sanpietrini e – questa volta – la droga.
L’appartamento al civico 1 permette, secondo i piani poi andati a monte del 20enne Giuseppe Amabile, napoletano classe ’03, di tenere tutto sott’occhio.
Il blitz del nucleo operativo dei carabinieri della Stella sorprende il giovane che non ha vie di fuga. Nella camera da letto del 20enne, oltre alle consuete ingenti quantità di marijuana, cocaina e hashish i carabinieri trovano la droga dei ricchi.
La “cocaina rosa”, il cui costo per dose può raggiungere i 400 euro. Sono 35 involucri ma se pensiamo al costo il bottino è importante.
Non ci si ferma però e i carabinieri trovano anche spid e ketamina con 2 bilancini di precisone.

L’uomo è stato arrestato e trasferito in carcere mentre sono in corso indagini dei carabinieri per riscostruire l’esatta dinamica del traffico di stupefacenti.

La specifica del sequestro:

· kg. 1,603 di marijuana, suddivisa in 37 involucri;
· gr. 680 di “hashish”, suddivisa in dieci panetti;
· gr. 102 di farmaco “ketamina”, contenuta in un involucro;
· gr. 70 di “spid”, contenuto in un involucro;
· gr. 10 di “cocaina”, contenuta in un involucro;
· gr. 26 di “cocaina rosa”, contenuta in 35 involucri;
· 2 bilancini di precisione.

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Cronaca

Paura ad Aversa, rissa tra ragazzini in zona Seggio: i dettagli

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Episodio di violenza avvenuto ieri sera ad Aversa, dove si è consumata una rissa tra due gruppi di ragazzini.

Secondo le prime informazioni, il primo gruppo era in evidente stato di alterazione dovuto probabilmente all’alcol, quando si è incrociato con l’altro gruppo dando vita ad una rissa. Il motivo sarebbe la richiesta di una sigaretta da parte del primo gruppo, ma al rifiuto dell’altra banda si sarebbe scatenata una furiosa discussione con calci e pugni ai membri secondo gruppo.

Pertanto le vittime sono tutte minorenni e hanno sporto denuncia ai carabinieri per i fatti accaduti in zona Seggio. Indagini in corso per rintracciare i responsabili.

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Cronaca

Napoli, baby gang picchia a colpi di casco il titolare di un takeaway: la denuncia

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Era lo scorso 13 ottobre quando il titolare di un takeaway sito in piazza Monteoliveto a Napoli è stato aggredito e picchiato da quattro giovani.

Secondo le prime informazioni i quattro stavano consumando uno snack all’esterno del locale, quando gli si è avvicinato l’uomo per rimproverarli del troppo casino. A quel punto però, è nata una discussione sfociata ben presto in una rissa, con i quattro che hanno afferrato i caschi e colpito violentemente il malcapitato, che per difendersi ha usato come arma uno sgabello.

Pertanto, tale episodio è giunto all’attenzione del deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha così commentato:

“Ancora una volta il cuore della città è teatro di violenze ad opera di baby-gang. L’ennesimo episodio che dimostra quanto questi ragazzini siano educati e pronti alla reazione violenta, spesso senza che vi siano reali motivi scatenanti, e motivati ad arrecare quanti più danni possibili agli avversari/vittime attraverso anche l’utilizzo di armi bianche, improvvisate o addirittura da fuoco. Più danni possibili vuol dire anche arrivare ad uccidere, come successo troppo spesso e come potrebbe ancora capitare se non si argina il fenomeno con misure preventive, con una riforma della giustizia minorile e con un programma sociale di rieducazione totale. Le strade sono sempre più in mano ai giovani criminali e in particolare il centro storico sta diventato invivibile e sempre più simile ai peggiori quartieri malfamati dei paesi del Terzo Mondo”.

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Cronaca

Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona: sgominata rete di spaccio nel Cosentino

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Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona, dove all’alba di stamane sono state eseguite quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti indagati.

Stando ad una prima ricostruzione è stata smantellata una presunta associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, dedita allo spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi comuni da sparo, nonché lesioni personali aggravate dal metodo mafioso.

Le indagini hanno consentito di accertare l’operatività a Scalea, nel Cosentino, di un sodalizio criminale dedito allo spaccio di stupefacenti di vario tipo, principalmente cocaina, che si riforniva di narcotico da due canali di approvvigionamento, uno napoletano, l’altro cetrarese.

Pertanto le acquisizioni investigative hanno permesso di ricostruire la dinamica di un’azione ritorsiva da parte dei membri del sodalizio ai danni di un soggetto che aveva assunto un comportamento evidentemente ritenuto oltraggioso nei confronti di alcuni indagati.

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