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Giustizia

Sant’Antimo, uccise genero e nuora in un raptus di gelosia: Caiazzo condannato all’ergastolo

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Ergastolo e isolamento diurno. È questo il verdetto nei confronti di Raffaele Caiazzo, 45 anni, ritenuto responsabile di un duplice omicidio consumato all’ombra del proprio nucleo familiare. In sintesi, Caiazzo è stato considerato colpevole del delitto di Luigi Cammisa, marito della figlia; poi di Maria Brigida Pesacane, moglie del figlio. 

Due delitti a pochi minuti di distanza, messi a segno il 4 giugno di un anno fa, in quel di Sant’Antimo. Secondo la ricostruzione condotta dagli inquirenti, a scatenare la volontà omicida un istinto morboso di gelosia maturato dall’uomo nei confronti della donna. 

In aula, i parenti delle due vittime erano costituite parte civile, grazie al lavoro degli avvocati Manuela Palombi e Marco Mugione; a costituirsi parte civile anche Fondazione Polis, rappresentata da Gianmario Siani e Celeste Giliberti.

Un processo scandito da momenti di tensione, come quando – alcuni mesi fa – l’uomo venne additato come «il diavolo» per il duplice omicidio consumato. 


(fonte: ilmattino.it)

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Avellino

Inchiesta Avellino: di nuovo annullato il sequestro all’ex Sindaco Gianluca Festa

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Il Tribunale di Avellino ha nuovamente annullato il sequestro di 40 mila euro disposto nei confronti dell’ex sindaco Gianluca Festa, nell’ambito del filone delle indagini su presunti episodi corruttivi nel quale, insieme all’ex sindaco, sono coinvolti tre imprenditori e l’architetto Fabio Guerriero: le indagini portarono il 10 luglio scorso alla emissione di una seconda ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per Festa e Guerriero, dopo quella emessa il 18 aprile scorso.

I giudici hanno ritenuto che il sequestro, in un procedimento dove viene contestata anche l’associazione per delinquere, non si applica la sospensione feriale e, dunque, il Tribunale del Riesame che dopo il primo annullamento, su richiesta della Procura, aveva ribadito il sequestro del denaro, avrebbe dovuto pronunciarsi entro e non oltre il 30 agosto scorso.

Intanto è stato fissato il calendario degli inviti a comparire da parte del pm Fabio Massimo Del Mauro, propedeutici alla richiesta di giudizio immediato al Gip del Tribunale di Avellino, Giulio Argenio, che evita passaggio dell’udienza preliminare.
L’ex sindaco è stato convocato il 12 settembre, ma il suo difensore, il penalista Luigi Petrillo, sta valutando se aderire o meno, anche in vista dell’udienza della Corte di Cassazione, fissata il 18 settembre, chiamata a pronunciarsi sulla illegittimità delle intercettazioni che coinvolgono l’ex sindaco e di escludere alcuni capi di imputazione a lui contestati.
I primi a comparire davanti al Pm, il 10 settembre, saranno i due vincitori dei concorsi banditi dal comune di Avellino che sarebbero stati manipolati, insieme al genitore di uno dei due.
L’architetto Guerriero dovrebbe comparire il 17 settembre mentre il giorno successivo sarà la volta dei tre imprenditori indagati a piede libero per concorso in corruzione.

(fonte: Ansa)

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Cronaca

Macchinista navale ‘sedato e legato a letto’: indagini prorogate

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Il gip di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) Alessandra Grammatica ha disposto un supplemento di indagini per fare luce sulla vicenda che un giovane macchinista avrebbe subìto mentre era in servizio a bordo una nave mercantile: la presunta vittima, un ventenne di Mondragone (Caserta), lo scorso marzo venne prelevato – in stato confusionale e con un grave trauma da schiacciamento alle gambe – da un’eliambulanza dalla nave sulla quale lavorava e portato in Italia.

Secondo la denuncia successivamente depositata dai suoi familiari, le lesioni accertate dai sanitari erano frutto di violenze subìte mentre era in servizio sulla nave: in base al racconto, il giovane aveva riportato quei traumi a causa del contenimento subìto nella cosiddetta “cabina di isolamento” della nave, dove era stato legato al letto con i cavi che si usano per il trasporto delle auto, col rischio di perdere l’uso degli arti.

Il ventenne venne ricoverato nel reparto di chirurgia vascolare del Cardarelli di Napoli e poi dimesso con “una sindrome compartimentale ad entrambi gli arti inferiori (Crusch Syndrome) con severa compromissione vascolo-nervosa e lesioni da contenimento”.

La procura, dopo avere indagato contro ignoti ipotizzando i reati di sequestro di persona e lesioni aggravate, ha chiesto l’archiviazione del procedimento.

La famiglia, con l’avvocato Sergio Pisani, ha però presentato un’opposizione accolta dal giudice che ha disposto altri sei mesi di accertamenti investigativi.

Il legale ha anche chiesto al Tribunale la nomina di un consulente per accertare se i traumi subìti sìano riconducibili alla violazione dei reati di lesioni personali colpose e di abuso dei mezzi di correzione o di disciplina.

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Cronaca

62enne morto dopo l’aggressione dei vigilanti dell’ospedale: 4 arresti

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Concorso in omicidio preterintenzionale pluriaggravato: è l’accusa ipotizzata nei confronti di quattro vigilanti che l’8 aprile scorso, al culmine di una lite, hanno aggredito un paziente di 62 anni che aveva tentato di accedere con la sua auto nel Policlinico Universitario “Federico II” di Napoli.

Stamattina i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Napoli Vomero e i militari della Stazione Napoli-Marianella, su disposizione del giudice, hanno arrestato e messo ai domiciliari i quattro indagati.

Le indagini dell’arma – protrattesi da aprile a giugno 2024 e basate sulle dichiarazioni dei testimoni, delle attività tecniche svolte e sulle risultanze delle consulenze medico-legali – hanno consentito di fare luce sulla triste vicenda: la vittima, dopo aver tentato di accedere in ospedale a bordo della propria vettura, nel corso di un alterco innescato dall’ennesimo diniego e da una spropositata reazione, venne aggredito con pugni e calci sferrati al volto e ai genitali da un gruppo di vigilanti tra i quali c’erano anche i quattro arrestati.

Le percosse subite avrebbero determinato il decesso del 62enne, poco dopo l’arrivo dei soccorsi, a causa delle lesioni riportate.

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