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Decreto Carceri, il Garante Ciambriello: “I rimedi sono davvero insufficienti. Occorrono ulteriori figure professionali”

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“I rimedi proposti dal Governo col decreto per ‘l’umanizzazione delle carceri’ appaiono davvero insufficienti. Utilizzano il decreto d’urgenza ma il contenuto delle norme non è applicato immediatamente: dal 5 luglio al 5 settembre l’unica norma applicabile è quella sull’aumento delle telefonate. Una scatola vuota per i detenuti”.

Così Samuele Ciambriello, Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, a proposito della presentazione del dossier ‘Morire di carcere’ con l’aggiornamento dei dati recenti degli istituti detentivi e sul decreto-legge del Governo sulle carceri, nell’Aula Caduti di Nassirya al Consiglio regionale insieme al Garante comunale don Tonino Palmese e a Gennaro Oliviero, presidente del Consiglio regionale che ha anche la delega dalla Conferenza nazionale dei consigli regionali a seguire le autorità garanti dei detenuti e dei minori.

Per Ciambriello “nessuna delle misure previste possiede concrete ricadute sull’impellente necessità di ridurre il numero dei detenuti, garantire cure e assistenza ai soggetti affetti da fragilità e disagi psichici, evitare nuovi ingressi limitando l’adozione di misure cautelari in carcere”.
Nel Decreto Carceri “si parla solo di telefonate! Nessun riferimento all’aumento di figure professionali come psicologi, psichiatri, pedagogisti, assistenti sociali, figure di ascolto”. Nel decreto non si fa riferimento alla parola suicidio” ha spiegato Ciambriello “Eppure ad oggi in Italia si sono suicidate 51 persone, ed è di stamattina la notizia di un altro suicidio nel carcere di Varese, 7 delle quali aveva un’età compresa tra 18 e 21 anni. 26 persone si sono suicidate nei primi 6 mesi di detenzione, 6 entro i primi 15 giorni, 3 addirittura entro i primi 5 giorni dall’ingresso”.

Per arginare il fenomeno è necessario “aumentare le figure d’ascolto. L’umanizzazione del carcere passa attraverso l’apertura delle celle, la chiusura delle blindo alle 23.00, l’utilizzo dello spazio delle aree verdi, il diritto al lavoro, il diritto all’affettività”.
Altro punto critico, il sovraffollamento. “Utile potrebbe essere l’approvazione della Proposta Giachetti volta a modificare l’istituto della liberazione anticipata che prevede uno sconto di ulteriori 30 giorni a semestre per i prossimi due anni, rispetto a riduzioni già concesse dal 2016 ad oggi”. E poi “l’amnistia e l’indulto per coloro che devono scontare meno di due anni”. Ciambriello, lunedì 15 luglio alle 16.00, terrà una conferenza stampa al Senato dal titolo ‘Il diritto alla vita e alla speranza per i carcerati’ e in qualità di portavoce nazionale della Conferenza dei Garanti territoriali presenterà proposte alla politica.


(fonte: Ansa)

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Casoria. Accolta la richiesta di controlli mirati, il sindaco Bene: “Alto impatto è la migliore risposta per la sicurezza dei cittadini”

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In occasione del comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica avvenuto nelle scorse ore, il Prefetto di Napoli Michele Di Bari ha avuto un colloquio telefonico con il sindaco di Casoria, Raffaele Bene.

L’oggetto della telefonata era l’accoglimento della richiesta, avanzata dal primo cittadino nel corso degli incontri, per l’ulteriore invio di uomini e mezzi incaricati di pattugliare il territorio di Casoria e garantire la sicurezza sotto molteplici aspetti, a partire dal contrasto alla microcriminalità ed al controllo delle baby gang.

A tal proposito, ecco le parole di soddisfazione del sindaco Raffaele Bene:

“Ci tengo a ringraziare personalmente ed ancora una volta il Prefetto. La sua telefonata è un gesto di grande generosità ed attenzione verso il nostro territorio. Dopo le nostre richieste e l’interlocuzione tanto è stato fatto, ma è chiaro che la complessità del territorio deve portare a sforzi mirati anche per estirpare le forme di violenza più spontanee. Le istituzioni sono al fianco di Casoria in questa battaglia”.

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Forum nazionale beni confiscati: il comunicato

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Si terrà lunedì prossimo, 7 ottobre 2024, alle ore 12 presso la Sala Francesco De Sanctis a Palazzo Santa Lucia, la conferenza stampa di presentazione del terzo Forum nazionale del riuso e della valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata che si svolgerà l’11 e il 12 ottobre 2024 presso la Stazione Marittima di Napoli.

L’incontro con la stampa sarà introdotto dall’assessore Mario Morcone, che illustrerà insieme al professor Mario Mustilli presidente di Sviluppo Campania, i dettagli del programma, i contenuti e il significato di questo importante appuntamento nazionale per la lotta alla criminalità organizzata. Sarà l’occasione per sottolineare l’importanza della gestione e della valorizzazione dei beni sottratti alle mafie, non solo come strumento di giustizia, ma anche come opportunità di sviluppo economico e sociale per i territori coinvolti.

Giunta Regionale della Campania – Ufficio Stampa
Via Santa Lucia, 81 – 80132 Napoli
Tel. 081 7962383
e-mail: ufficio.stampa@regione.campania.it
www.regione.campania.it

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In Campania aumentano le infezioni in ospedale e le aggressioni

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Con una media stimata che varia tra il 5% e il 15% dei pazienti ricoverati in ospedale che sviluppano almeno un’infezione correlata all’assistenza (Ica), la sicurezza ospedaliera e la gestione del rischio infettivo si confermano tra le priorità più urgenti per il sistema sanitario nazionale ed europeo.

È questo uno dei temi al centro dell’edizione 2024 del convegno “Ospedale Sicuro”, promosso dall’Osservatorio salute lavoro del Dipartimento di Sanità pubblica dell’Università Federico II di Napoli, in collaborazione con l’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro (Eu-osha), Inail, la Direzione della Prevenzione della Regione Campania e gli enti di pertinenza, tra cui Asl, strutture ospedaliere e società scientifiche.

In Campania, la situazione appare particolarmente critica. Nel 2023, la Regione ha registrato un’incidenza di infezioni correlate all’assistenza superiore alla media nazionale, con tassi di infezione che hanno raggiunto il 10% dei pazienti ricoverati. In particolare, i dati raccolti dall’Agenzia regionale Sanità della Campania evidenziano che circa 1.500 casi di infezioni ospedaliere sono stati segnalati nelle principali strutture sanitarie della regione, con un aumento del 12% rispetto all’anno precedente. Tra le tipologie più frequenti spiccano le infezioni del sito chirurgico, che rappresentano il 30% del totale delle Ica regionali. 

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