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Tecnologia

Il 70% dei giovani tra i 18 e i 30 anni non risponde più al telefono

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Un sondaggio del Times of London rivela un dato allarmante: quasi un giovane su quattro tra i 18 e i 34 anni non risponde al telefono quando riceve una chiamata.
Addirittura, il 70% degli intervistati ammette di detestare le telefonate, considerate “stressanti” e “portatrici di brutte notizie”. L’idea di dover sostenere una conversazione in tempo reale sembra spaventare i ragazzi. Secondo il sondaggio il 31% degli intervistati si lascia prendere dal panico quando squilla il telefono, soprattutto se la chiamata proviene da un numero sconosciuto.

La possibilità di rispondere in un secondo momento, con più tempo per elaborare il messaggio e senza la pressione di una reazione immediata dall’interlocutore, rende i messaggi e i vocali molto più attraenti delle telefonate per i giovani.

In Giappone, questo fenomeno ha assunto proporzioni tali da meritare un nome: “muon sedai”, ovvero “generazione silenziosa”. Si tratta di giovani tra i 20 e i 30 anni che evitano sistematicamente le telefonate, salvo poi ricontattare subito tramite messaggi o vocali.

La questione non riguarda la capacità tecnologica dei giovani, che anzi sono nativi digitali perfettamente a loro agio con gli smartphone. Il problema risiede nel diverso approccio alla comunicazione: i giovani sono abituati a forme di interazione “indirette”, mentre le telefonate richiedono una comunicazione “diretta”, che implica una maggiore esposizione emotiva e un’immediatezza che può spaventare.

(fonte: thegap_media)

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Dal Mondo

Uomo hackera la Nasa evidenziando le loro vulnerabilità: l’azienda gli invia una lettera di ringraziamento

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Il mondo della sicurezza informatica ha visto questi giorni un nuovo successo nel campo dell’hacking etico, grazie all’utente “7h3h4ckv157”, un hacker che ha violato con successo (ed eticamente) i sistemi della NASA.

Questo tipo di iniziative rientra nei cosiddetti Vulnerability Disclosure Programs (VDP), programmi che permettono a organizzazioni come la NASA di migliorare continuamente la loro sicurezza informatica grazie al contributo di ricercatori indipendenti.

L’utente in questione, come dichiarato anche nei suoi profili social, avrebbe evidenziato alla NASA alcuni difetti dei suoi sistemi, segnalandoli ai responsabili.

La NASA, più precisamente il Senior Agency Information Security Officer dell’azienda, ha risposto all’hacker tramite una lettera ufficiale di ringraziamento, la quale è stata successivamente pubblicata sul profilo X dell’utente “7h3h4ckv157”, ovvero l’ hacker stesso.

La promozione dell’hacking etico e la sua integrazione in programmi di segnalazione come i VDP sono ormai prassi anche per le grandi aziende tecnologiche.

Queste aziende spesso offrono ricompense o addirittura opportunità lavorative agli hacker che dimostrano di avere un impatto positivo sulla sicurezza dei loro sistemi.

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Attualità

‘Digital Roots: innovazione e sviluppo nelle aree interne’, il 20 settembre il convegno ad Ariano Irpino

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Il convegno “Digital Roots: innovazione e sviluppo nelle aree interne” è un evento che si propone di esplorare come l’innovazione digitale possa trasformare e rilanciare le aree interne del nostro Paese. Avrà luogo presso il Salone delle Armi nel Castello Normanno di Ariano Irpino (Av), il 20 settembre alle ore 14,30.
Questo appuntamento rappresenta l’occasione per scoprire le storie di successo di imprenditori e operatori del settore digitale che, nonostante le sfide legate alla loro collocazione geografica nell’entroterra, sono riusciti a far crescere le loro attività grazie all’adozione di tecnologie innovative.

Nel corso del convegno ci sarà l’opportunità di ascoltare esperti, visionari e leader del settore che condivideranno le loro esperienze e strategie. L’obiettivo è non solo quello di mettere in luce il potenziale delle aree interne, ma anche di ispirare altri imprenditori a sfruttare le nuove tecnologie per superare le barriere e creare opportunità di crescita economica e sociale.

La convinzione è che la digitalizzazione rappresenti una chiave fondamentale per lo sviluppo sostenibile e inclusivo, specialmente in contesti spesso marginalizzati.
Con “Digital Roots” si vuole favorire il dialogo tra innovazione e tradizione, tra modernità e radici locali, per costruire un futuro dove le potenzialità digitali possano essere sfruttate ovunque, senza limiti territoriali.

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Attualità

Napoli, nasce il Competence Center di Ntt Data Italia: sfide tecnologiche con visione umanistica

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Nasce a Napoli il Competence Center in Digital linguistics & human behaviour di Ntt Data Italia, che ha l’obiettivo di raggruppare le competenze linguistiche e comportamentali per affrontare le sfide tecnologiche con una visione umanistica, sviluppando tecnologie (come l’intelligenza artificiale) più inclusive e trasparenti in grado di offrire interazioni empatiche tra uomo e macchine, anticipare i bisogni e fornire soluzioni alternative per migliorare il lavoro e la vita quotidiana degli utenti.

Il Competence Center, spiega una nota, conta oggi 50 persone, ma punta a raddoppiare questo numero nei prossimi due anni focalizzandosi su progetti che spaziano dalla realizzazione di assistenti virtuali all’analisi automatizzata dei report di sostenibilità, passando per strumenti di linguaggio neutro per eliminare gli stereotipi di genere.


(fonte: ilmattino.it)

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