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Cronaca

Panico tra gli automobilisti, toro a ‘spasso’ in autostrada per due settimane: i particolari

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Era il 23 maggio scorso, quando sull’autostrada A4 tra Vicenza Ovest e Montecchio Maggiore si verificava un incidente stradale a seguito del quale un camion che trasportava 51 capi di bestiame ha perso diversi bovini, molti dei quali vennero recuperati e messi in salvo.

Tuttavia uno di questi, un toro di circa cinque quintali, era dato per disperso e segnalato in varie ore del giorno e della notte sempre nelle zone di Vicenza Ovest. Pertanto, la mattina del 6 giugno, il grosso bovino è stato visto a ridosso della carreggiata costituendo un rischio per gli automobilisti.

Sul posto sono intervenute le Volanti della Questura, gli equipaggi della Sezione Polizia Stradale di Vicenza e il servizio Veterinario della AULSS, nel tentativo di sedarlo e portarlo in sicurezza in una stalla autorizzata. L’intervento non andò a buon fine poiché l’animale cercava di caricare gli agenti della Polizia di Stato, che non volendo abbatterlo hanno dovuto però rifugiarsi tra i cespugli, mentre il toro si dileguava nel nulla.

La notte successiva venne nuovamente segnalata la presenza del bovino in via dell’Edilizia a Vicenza, e anche in questo caso gli agenti si sono portati sul luogo della segnalazione mettendo in sicurezza le strade limitrofe per evitare il transito di automobilisti.

Questa volta però, lo specialista intervenuto riuscì ad attingere il toro con un dardo narcotizzante, lanciato dalla sua speciale carabina. A quel punto si è dovuto attendere che il medicinale facesse effetto, così da poter caricare il toro su un mezzo specializzato e condurlo in una stalla autorizzata della provincia.

Cronaca

Paura ad Aversa, rissa tra ragazzini in zona Seggio: i dettagli

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Episodio di violenza avvenuto ieri sera ad Aversa, dove si è consumata una rissa tra due gruppi di ragazzini.

Secondo le prime informazioni, il primo gruppo era in evidente stato di alterazione dovuto probabilmente all’alcol, quando si è incrociato con l’altro gruppo dando vita ad una rissa. Il motivo sarebbe la richiesta di una sigaretta da parte del primo gruppo, ma al rifiuto dell’altra banda si sarebbe scatenata una furiosa discussione con calci e pugni ai membri secondo gruppo.

Pertanto le vittime sono tutte minorenni e hanno sporto denuncia ai carabinieri per i fatti accaduti in zona Seggio. Indagini in corso per rintracciare i responsabili.

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Cronaca

Napoli, baby gang picchia a colpi di casco il titolare di un takeaway: la denuncia

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Era lo scorso 13 ottobre quando il titolare di un takeaway sito in piazza Monteoliveto a Napoli è stato aggredito e picchiato da quattro giovani.

Secondo le prime informazioni i quattro stavano consumando uno snack all’esterno del locale, quando gli si è avvicinato l’uomo per rimproverarli del troppo casino. A quel punto però, è nata una discussione sfociata ben presto in una rissa, con i quattro che hanno afferrato i caschi e colpito violentemente il malcapitato, che per difendersi ha usato come arma uno sgabello.

Pertanto, tale episodio è giunto all’attenzione del deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha così commentato:

“Ancora una volta il cuore della città è teatro di violenze ad opera di baby-gang. L’ennesimo episodio che dimostra quanto questi ragazzini siano educati e pronti alla reazione violenta, spesso senza che vi siano reali motivi scatenanti, e motivati ad arrecare quanti più danni possibili agli avversari/vittime attraverso anche l’utilizzo di armi bianche, improvvisate o addirittura da fuoco. Più danni possibili vuol dire anche arrivare ad uccidere, come successo troppo spesso e come potrebbe ancora capitare se non si argina il fenomeno con misure preventive, con una riforma della giustizia minorile e con un programma sociale di rieducazione totale. Le strade sono sempre più in mano ai giovani criminali e in particolare il centro storico sta diventato invivibile e sempre più simile ai peggiori quartieri malfamati dei paesi del Terzo Mondo”.

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Cronaca

Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona: sgominata rete di spaccio nel Cosentino

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Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona, dove all’alba di stamane sono state eseguite quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti indagati.

Stando ad una prima ricostruzione è stata smantellata una presunta associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, dedita allo spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi comuni da sparo, nonché lesioni personali aggravate dal metodo mafioso.

Le indagini hanno consentito di accertare l’operatività a Scalea, nel Cosentino, di un sodalizio criminale dedito allo spaccio di stupefacenti di vario tipo, principalmente cocaina, che si riforniva di narcotico da due canali di approvvigionamento, uno napoletano, l’altro cetrarese.

Pertanto le acquisizioni investigative hanno permesso di ricostruire la dinamica di un’azione ritorsiva da parte dei membri del sodalizio ai danni di un soggetto che aveva assunto un comportamento evidentemente ritenuto oltraggioso nei confronti di alcuni indagati.

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