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Orban oggi sarà da Putin, l’Alto Rappresentate Ue Borrell: “Non ha alcun mandato Ue per visitare Mosca”

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Il primo ministro ungherese Viktor Orban, presidente di turno della Ue, è arrivato a Mosca.

Orban ha riconosciuto di non avere un mandato dell’Unione per trattare sul conflitto in Ucraina. “Non ho un mandato, sto semplicemente visitando posti dove è in corso una guerra che può avere un impatto sull’Ungheria e pongo delle domande”, ha detto Orban in un’intervista a Radio Kossuth, ripresa dall’agenzia russa Tass. L’Ungheria sa qual è il suo posto e che saranno “i grandi Paesi” a decidere, ma vorrebbe “incoraggiare le parti” a trovare una soluzione.

“La visita del primo ministro Viktor Orbán a Mosca si svolge esclusivamente nel quadro delle relazioni bilaterali tra Ungheria e Russia”. Lo afferma una dichiarazione dell’Alto rappresentante Ue Josep Borrell. Alla presidenza di turno Ue l’Ungheria non ha “alcuna rappresentanza esterna dell’Unione”. “Orban non ha ricevuto alcun mandato dal Consiglio dell’Ue per visitare Mosca” e “non rappresenta l’Ue in alcuna forma”. 

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Guerra, Zelensky: “La Polonia potrà abbattere razzi russi nei cieli ucraini”

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L’accordo di sicurezza firmato tra Polonia e Ucraina “include una disposizione per l’abbattimento di missili e droni russi lanciati nello spazio aereo ucraino in direzione della Polonia. Ci impegniamo a metterlo in pratica”.

Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

“Collaboreremo anche sugli aerei da combattimento, sia quelli già trasferiti dalla Polonia, sia la possibilità di trasferirne altri in futuro. Nel nostro accordo sulla sicurezza abbiamo formalizzato l’addestramento della legione ucraina, una nuova unità militare volontaria, sul territorio polacco”, ha aggiunto.

Zelensky ha incontrato oggi a Varsavia il primo ministro polacco, Donald Tusk.

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Clinica Hermitage di Capodimonte, aboliti altri 55 posti letto: dura replica della Cisl che chiama il prefetto

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“Consentire la fruizione delle ferie al personale”, è questa la motivazione dell’amministrazione Hermitage Maugeri di Capodimonte a seguito della decisione riguardante la chiusura del quarto piano.
Un provvedimento che ha prodotto una immediata e dura replica dei vertici della Cisl funzione pubblica della Campania e dell’area metropolitana, con i rispettivi segretari generali Lorenzo Medici e Luigi D’Emilio, e il responsabile per la categoria del comparto sanità privata Massimo Imparato.

“Chiederemo di bloccare una scelta che avrebbe effetti devastanti per la città, che già soffre per un numero di posti letto esiguo ed assolutamente insufficiente per soddisfare la domanda di salute dei cittadini, anche per il mancato funzionamento di centinaia di essi esistenti soltanto sulla carta. Abolirne altri 55, con il relativo accorpamento di pazienti appartenenti a diverse branche specialistiche, rappresenterebbe un ennesimo dramma per Napoli e tutta la provincia”. E’ il commento di Luigi D’Emilio.

“E’ tempo di smetterla con la logica del profitto come unico obiettivo da perseguire per questi grandi gruppi che comprano in Campania, perché così il sistema implode”, rincara così la dose Medici.

La Cisl FP annuncia, dal canto suo, che in assenza di una soluzione definitiva tra le parti, intensificherà lo stato di agitazione del personale, senza escludere alcuna forma di mobilitazione.

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Sviluppo Industria turistica, Intesa San Paolo rinnova l’impegno con 10 miliardi di euro di nuovo credito

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Saranno presentate domani a Giardini Naxos, nel Messinese, le nuove misure dedicate allo sviluppo dell’industria turistica da parte di Intesa San Paolo, la cui finalità è quella di affiancare la crescita delle imprese del settore e cogliere le opportunità previste da Pnrr e iniziative ministeriali.

La prima banca italiana rinnova il proprio impegno per il turismo con 10 miliardi di euro di nuovo credito, di cui 3 miliardi destinati alle aziende del Mezzogiorno, che si aggiungono a circa 9 miliardi di liquidità già erogati al comparto dal 2020.

L’intervento si inserisce tra le leve previste nel programma “Il tuo futuro è la nostra impresa” della divisione Banca dei Territori guidata da Stefano Barrese, che destina 120 miliardi di euro fino al 2026 per gli investimenti delle aziende italiane e dedica un sostegno specifico al Turismo e all’Agribusiness, settori strategici per l’economia del Paese.

Secondo il Rapporto Srm Intesa Sanpaolo, nel 2024 si prevede nel Mezzogiorno il pieno recupero delle presenze turistiche. Rispetto al 2019 il dato è stimato in crescita del 2,8% per un totale di quasi 89 milioni di notti trascorse.

Nel contesto europeo, il turismo meridionale è ben posizionato ma con ampi margini di miglioramento.
Dall’analisi su 98 regioni dell’area UE4 (Italia, Spagna, Francia e Germania) tre regioni del Sud (Sardegna, Campania e Puglia) sono tra le prime 30, e la Sicilia è trentunesima, per livello di competitività turistica e ben 6 comunque sono sopra la media europea. Ci sono spazi per crescere sia in termini quantitativi che qualitativi.

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