Il partito Laburista ha vinto le elezioni che si sono tenute ieri in Gran Bretagna con una maggioranza schiacciante. “Ce l’abbiamo fatta e il cambiamento inizia oggi”, ha dichiarato il leader Keir Starmer, che ha promesso una nuova era politica “di speranza”.
A conteggio quasi ultimato, i laburisti hanno conquistato quasi 410 seggi in Parlamento, raddoppiando la loro presenza a Westminster. Bastano 326 seggi per avere la maggioranza.
Il partito Conservatore, al potere da 14 anni, ne ha persi oltre 225 e ha subìto la peggiore sconfitta della sua storia. “Mi assumo ogni responsabilità per la nostra sconfitta – ha detto il premier uscente, Rishi Sunak -, il popolo britannico ha dato il suo verdetto, e noi abbiamo molto da imparare”.
A danneggiare i Tories non è stata solo l’ascesa dei laburisti ma anche il successo dei partiti minori.
Sunak, premier da poco più di un anno e mezzo, sperava di convincere gli elettori dando uno sguardo al futuro, ma ciò che ha pesato è stato il passato. Negli ultimi 14 anni al potere i Conservatori hanno imposto un’austerità che ha decimato i servizi pubblici, hanno dovuto gestire la crisi economica che ha portato al peggiore crollo del tenore di vita dei cittadini dalla seconda guerra mondiale e hanno aumentato le tasse al livello più alto dal 1948.