Cinquantasette persone, tra cui tre medici e un avvocato, sono accusati di aver orchestrato una truffa basata su falsi incidenti stradali. E’ quanto emerso dall’indagine condotta dalla Procura di Avellino.
Per l’accusa, il sistema, che coinvolgeva anche altri legali, prevedeva la compilazione di moduli di constatazione amichevole e la presentazione di documentazione medica falsa al fine di ingannare le compagnie assicurative., per un totale di 74 sinistri ritenuti falsi e 77 capi di imputazione.
La truffa coinvolgeva diversi gruppi criminali che operavano in varie aree, utilizzando quasi sempre lo stesso protocollo: inscenavano incidenti in zone senza videosorveglianza e procuravano lesioni ai partecipanti, spesso persone in difficoltà economiche o affette da gravi patologie, per ottenere risarcimenti assicurativi.
Inoltre, i tre gruppi criminali promettevano denaro a individui pronti a subire lesioni. Gli indagati si avvalevano di un totale di 17 medici, 3 avvocati e 2 titolari di studi di infortunistica stradale per la compilazione delle pratiche risarcitorie, alcuni già sospesi dall’attività professionale o in stato di fermo.