Il ministro della Giustizia Carlo Nordio sta lavorando su alcune misure che intende far adottare, ovvero: pene alternative per i detenuti per reati minori, affidamento in comunità per tossicodipendenti, e possibilità di far rientrare i detenuti stranieri nei paesi d’origine. C’è l’impellenza di un nuovo decreto per le carceri visti i dati che sono – a dir poco – allarmanti: 51.234 posti regolamentari, secondo il dato aggiornato al 30 giugno, e record di suicidi da inizio anno, praticamente uno ogni due giorni. Un pacchetto atteso in Cdm nei giorni scorsi, ma che fa fatica ad approdare. Ora il Guardasigilli rilancia: “Sono certo che andrà entro la fine del mese al Consiglio dei ministri”.
“Non sarà sicuramente uno svuotacarceri”, ha precisato Nordio. “Noi abbiamo quasi 20mila reclusi stranieri, – ha continuato il ministro della Giustizia – e se riuscissimo anche solo per la metà a concludere accordi con i Paesi di origine per far scontare lì le pene, avremmo già quasi risolto il problema”. Poi Nordio si sofferma sulle presenze nelle carceri per minori “una situazione del tutto nuova ed emergenziale”. Secondo i dati aggiornati al 15 giugno, sono 555 in totale i minori e giovani adulti negli istituti penali per minorenni, 266 sono di origine straniera.
Intanto, il 17 luglio tornerà in Aula alla Camera la proposta di legge in quota opposizioni di Roberto Giachetti per la “Liberazione anticipata speciale”, e che prevede 75 o almeno 60 giorni di sconto di pena ogni sei mesi – anziché gli attuali 45 – con il via libera del magistrato di sorveglianza per chi ha dimostrato una buona condotta e un serio ravvedimento.