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Cronaca

Sesso in caserma con una donna, carabiniere assolto in appello: le ultime

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Era la notte tra il 10 e l’11 gennaio 2017, quando un appuntato scelto di 54 anni originario della provincia di Napoli entrava in piena notte presso il comando dei carabinieri di Ravenna insieme a due donne, ufficialmente per motivi di servizio.

Tuttavia, poco dopo, egli ebbe un rapporto sessuale con una delle due, sotto gli occhi dell’altra. Pertanto fu scoperto e condannato a 11 mesi per truffa e per falso, anche se la Corte d’Appello di Bologna lo ha assolto con varie formule, così come richiesto dal suo avvocato. Inoltre, la Corte ha anche revocato la pena accessoria della perdita del grado di rimozione.

Stando ad una prima ricostruzione, la vicenda venne a galla nel novembre di quello stesso anno, quando la donna era tornata in caserma per denunciare il militare per violenza sessuale. Tale versione fu però smentita dall’amica che aveva assistito al rapporto, e che aveva riferito che era stata la 40enne a prendere l’iniziativa.

Dunque, dopo una richiesta di archiviazione della Procura con opposizione della difesa del carabiniere, è scattata un’imputazione coatta con condanna in abbreviato della 40enne ad un anno e quattro mesi di reclusione oltre al pagamento di 5mila euro di provvisionale al militare.

Cronaca

19enne uccide il padre davanti alla madre per difenderla

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Nel corso della nottata, i Carabinieri di Trento sono intervenuti in un appartamento di Mezzolombardo ove un uomo, 46enne bosniaco, era stato accoltellato mortalmente dal figlio di 19 anni.

Sembrerebbe che il ragazzo,  Bojan Panic, sia intervenuto per difendere la propria madre che in quel frangente stava subendo un’aggressione da parte del marito, Simeun Panic

Il ragazzo, rimasto sul posto, è stato arrestato nella flagranza del reato di omicidio.

Sono in corso accertamenti a cura del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale coordinati dal pm di Trento per ricostruire l’esatta dinamica dell’evento e meglio delineare il contesto. La madre deve essere sentita. 

La famiglia, di origine bosniaca, era arrivata in Italia da molti anni, quando il Bojan era ancora un bambino. Prima di trasferirsi a Mezzolombardo vivevano a Lavis, in Trentino.

All’Arma non risultano denunce per maltrattamenti.


(fonte: Ansa)

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Cronaca

Napoli, scoperte telecamere per spiare i clienti in un B&b: attività sospesa per 60 giorni

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Il Questore di Napoli, Maurizio Agricola, su proposta del Commissariato Vomero, ha disposto la sospensione per 60 giorni dell’attività di locazione turistica pura nei confronti di una struttura ricettiva in zona Arenella.

In particolare, il 14 marzo scorso, gli agenti del locale commissariato erano intervenuti presso la struttura in questione poiché una coppia aveva segnalato la presenza di due telecamere occultate nella stanza in cui era ospite.

Giunti sul posto, i poliziotti avevano riscontrato la presenza delle 2 microcamere funzionanti sia nel bagno che nella camera da letto. In quella circostanza, gli operatori avevano denunciato il proprietario per diffusione di riprese e registrazioni fraudolente. Il provvedimento è dunque finalizzato a scongiurare un concreto pericolo per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini.

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Cronaca

Tamponamento a via Marina: automobilisti coinvolti soccorsi da Francesco Emilio Borrelli

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Incidente intorno alle 14.00 di oggi all’esterno della sede Regionale di Palazzo Armieri a via Marina pochi metri dopo lo svincolo di via Duomo in direzione centro città.

Fortunatamente solo danni alle vetture e qualche escoriazione per gli automobilisti coinvolti; situazione che ha comunque necessitato dell’intervento dei soccorsi sanitari arrivati sul posto circa mezz’ora dopo.

Soccorritore d’eccezione, il deputato Francesco Emilio Borrelli che si trovava casualmente sul posto mentre era intento a documentare alcuni fenomeni di degrado urbano nell’area circostante. Subito dopo il tamponamento a catena Borrelli è intervenuto in soccorso di una delle vittime coinvolte nell’incidente chiamando i soccorsi.

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