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Sanità

Addio mascherina, da oggi non è più obbligatoria nei reparti ospedalieri e nelle strutture che ospitano fragili

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Le mascherine non sono più obbligatorie, anche all’interno dei reparti ospedalieri e delle residenze socio-sanitarie che ospitano pazienti fragili. Anche se il loro utilizzo sarà comunque demandato alla valutazione dei direttori sanitari.

Lo prevede la nuova circolare del ministero della Salute emanata oggi, dopo la scadenza il 30 giugno dell’ordinanza che sanciva l’obbligo delle mascherine in tali contesti.

“Si raccomanda ai direttori sanitari delle succitate strutture, in quanto titolari delle funzioni igienico-sanitarie – si apprende – di valutare l’opportunità di disporre l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie nei propri contesti”.

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Salute

Tumore al polmone: è record di casi a Napoli

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Per ridurre la mortalità e l’incidenza del cancro, occorrono gli screening e stili di vita accettabili.
Oltre al colon-retto, seno e cervice uterina, che rientrano nel Lea e sono screening offerti gratuitamente dalle Asl garantiti in Campania in tutte le aree dei comuni di Terra dei fuochi, è il cancro del polmone quello su cui si agisce di meno con la diagnosi precoce che per questo resta uno dei principali big killer in ambito oncologico.

Sicché, la prevenzione risulta insufficiente in quest’ultimo caso: record a Napoli ovest e a Napoli est, di incidenza di nuovi casi di cancro al polmone e anche di mesotelioma.

Per lo screening del tumore del polmone nel nostro Paese non è ancora entrato nella pratica clinica e non rientra tra gli screening oncologici offerti dal SSN.

Secondo i risultati del modello italiano sviluppato da C.r.e.a. Sanità, con il contributo di Roche Italia, e presentato nei giorni scorsi alla Camera dei Deputati, l’attuazione di un programma di screening nazionale per il tumore al polmone nei pazienti ad alto rischio consentirebbe, grazie ad una diagnosi tempestiva, un incremento della sopravvivenza dei pazienti screenati di 7,63 anni rispetto ai non screenati.

L’iniziativa prevede un investimento iniziale (legato anche all’organizzazione dello screening) pari a circa 80 milioni di euro, compensato però dai risparmi pari a circa 180 milioni già al primo anno. 

Gli screening, insomma, consentono di giocare d’anticipo sulla malattia e sulle conseguenze.

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Lavoro

Venerdì 28 scatta il sit-in di protesta della Fials Salerno davanti all’ospedale di Nocera Inferiore

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La Fials Salerno denuncia condizioni di lavoro illegittime per il personale sanitario.

“La situazione attuale – afferma Carlo Lopopolo, segretario generale della Fials Salerno – ha un impatto negativo sul carico di lavoro, sui turni e sugli orari, portando a una significativa mancanza di riposo e a un eccessivo ricorso agli straordinari e ai doppi turni, con un accumulo di ore non recuperate. È urgente affrontare immediatamente la carenza di personale e le criticità organizzative per evitare conseguenze negative sul livello minimo di assistenza essenziale per i cittadini. Assistiamo con rammarico a una significativa riduzione dell’assistenza sanitaria“.

Sicché, la Fials provinciale ha deciso di intraprendere azioni di protesta, organizzando sit-in davanti a ciascun presidio ospedaliero/Dea. L’inizio del sit-in sarà venerdì 28 giugno nei pressi dell’ingresso/parcheggio dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore dalle 10 alle 13.
Durante il sit-in, il sindacato Fials intende rivolgersi all’opinione pubblica e alle istituzioni “riguardo alle condizioni di lavoro insostenibili del personale sanitario e alle gravi carenze che stanno mettendo a rischio la qualità dell’assistenza offerta ai cittadini”.

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Sanità

Direttore scientifico del ‘Pascale’ nominato tesoriere dei più importanti centri oncologici europei

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Il direttore scientifico dell’Istituto dei tumori di Napoli, Alfredo Budillon, è stato nominato tesoriere per il triennio 2024-2027 dell’OECI, l’organizzazione non governativa fondata a Vienna nel 1979 e trasformata nel 2005 in OECI-EEIG, un gruppo europeo di interesse economico che comprende i più importanti centri oncologici europei.

L’obiettivo dell’OECI è accelerare l’applicazione di approcci assistenziali multidisciplinari personalizzati per ridurre la mortalità e garantire un accesso equo alle cure a tutti i malati di cancro e sostenere iniziative parallele al di fuori dell’UE e in altri continenti.
L’OECI è attualmente orientata al miglioramento della qualità e dell’organizzazione interna dei suoi membri, con un programma di certificazione riconosciuto anche dal Ministero della Salute Italiano, al sostegno della ricerca di base, traslazionale e clinica.

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